Cos'è il lutto e cosa significa "elaborarlo"?

La definizione di "elaborazione del lutto" è la contrazione del concetto di "Rielaborazione emotiva dei significatI", dei vissuti emotivi correlati  ad una perdita" dove il termine di "lutto" non va inteso, in senso stretto, come decesso di una persona cara, ma va inteso in senso più ampio, ovvero riferito a ciò che si è modificato, che si è "perso" nella propria esistenza ed in particolare in quel preciso momento della propria vita in cui l'evento di perdita ha scatenato la reazione patologica e, a causa di tale cambiamento, la persona vive in sofferenza e dolore.

 Il vissuto di perdita è soggettivo e sebbene per molte situazioni l'intenso dolore provato si giustifica razionalmente come ovvio (per es. il decesso di una persona cara) per altre situazioni può apparire meno scontato, come per es. un trasloco, anche quando è il soggetto stesso che lo ha spontaneamente deciso. 

Illustrazione 1 - Psichiatria

 

Come gestire il lutto patologico?

Ogni cambiamento può costituire un "lutto da perdita"...

 In molti casi il soggetto presenta condizioni di disagio psicologico, in genere sotto forma di ansia, tristezza esistenziale, insonni (ma anche altri sintomi che dipendono da come ciascun individuo esprime la propria sofferenza, ad esempio le forme psicosomatiche o l'ipocondria, disturbi dell'alimentazione, alcune anomalie comportamentali o relazionali ecc...) senza che la persona riesca spontaneamente a riconoscere la vera origine del suo stato. Si tratta in tali casi di un disconoscimento ( "rimozione" o " negazione" ) a scopo difensivo che nel tempo aggrava la situazione perché il problema di fondo non viene risolto.

 La diagnosi pertanto non sempre è agevole da parte dello psichiatra/psicoterapeuta. In alcuni casi sono necessari più colloqui di approfondimento che consentano di differenziare questa condizione da altre situazioni psicopatologiche che si presentano con sintomi analoghi e magari sfumati. In questi casi la sensibilità intuitiva del terapeuta gioca un ruolo importante nel consentire la diagnosi differenziale fra varie tipologie di depressione.

Qual è il modo migliore per affrontarlo?

La diagnosi corretta consente un approccio terapeutico adeguato al caso, infatti, quando la diagnosi è approssimativa, si verifica il rischio di una cronicizzazione della patologia mentale. Quando la diagnosi è corretta la terapia deve essere calibrata sulla persona perché, sebbene esistano linee guida per il trattamento delle depressioni, l'intervento efficace dipende da altri svariati fattori ( fra cui la motivazione del soggetto, il background culturale, le condizioni più in generale della sua vita, la sua personalità ecc…) Infine il trattamento è anche dipendente dalla formazione dello psichiatra e dal suo background culturale. 
 

I farmaci possono aiutare?

Come psichiatra e psicoterapeuta di orientamento psicoanalitico ritengo che in ogni caso, che si valuti di operare con un trattamento essenzialmente psicofarmacologico (che è rivolto principalmente al superamento dei sintomi) o che si ritenga di procedere con un trattamento psicoterapeutico o con un trattamento misto, in special modo nella "depressione esistenziale" o "depressione reattiva"  i colloqui che consentono di "rielaborare i vissuti luttuosi" rappresentano l'elemento fondamentale, essenziale, non irrinunciabile al superamento dello stato di sofferenza psicologica del paziente.

Come psichiatra e psicoterapeuta di formazione adleriana ritengo altresì in tali casi molto spesso proponibile la tecnica della "psicoterapia breve" ovvero di un percorso che consiste in un numero limitato di sedute, pattuite con il paziente e tassativamente non modificabile (variabile fra 12 e 20) Tale metodo consente un buono spazio per elaborare e risolvere il lutto senza tuttavia impegnare il soggetto in una ricerca molto profonda del Sé che richiede percorsi terapeutici molto lunghi anche di alcuni anni (psicanalisi o psicoterapia analiticamente orientata) praticabili in soggetti fortemente motivati ad apprendere la vera "arte" del Conoscersi e Volersi bene.
 

Bibliografia

  • Szuhany KL, Malgaroli M, Miron CD, Simon NM. Prolonged Grief Disorder: Course, Diagnosis, Assessment, and Treatment. Focus (Am Psychiatr Publ). 2021 Jun;19(2):161-172. doi: 10.1176/appi.focus.20200052. Epub 2021 Jun 17. PMID: 34690579; PMCID: PMC8475918.