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Ritenzione urinaria

Dr. Gaetano Mazzone

Dr. Gaetano Mazzone

Urologo Medico Chirurgo, specialista in Urologia Creato il: 29/06/2017 Ultimo aggiornamento: 06/11/2023

Con ritenzione urinaria si indica una condizione in cui un individuo non riesce a svuotare completamente la vescica. Questo può avvenire per via di ostruzioni cervico-uretrali che possono coinvolgere:

  • vescica;
  • collo vescicale;
  • prostata;
  • uretra.
Ritenzione urinaria

Cause Cause

A seconda della zona interessata, la ritenzione urinaria può essere dovuta a un gran numero di cause, come:

  • malattie del collo vescicale, come la stenosi (ossia il restringimento);
  • ipertrofia prostatica (la prostata aumenta di dimensione, comprimendo l’uretra) sia tumorale che non;
  • ostruzioni fisiche del canale uretrale (es. calcoli);
  • infezioni che possono colpire la prostata o il tratto urinario;
  • postumi di interventi chirurgici
  • condizioni neurologiche che impediscono la contrazione della vescica (es. ictus, diabete, parto).

Sintomi Sintomi

Il principale sintomo della ritenzione urinaria è la difficoltà o l’impossibilità di urinare; questo consente di distinguere due casistiche:

  • ritenzione urinaria acuta: il paziente, pur avendone necessità, non riesce a urinare o lo fa solo in modo estremamente ridotto; in genere, questa condizione appare improvvisamente;
  • ritenzione urinaria cronica: il paziente fatica ad avviare il flusso di urina o espelle solo volumi ridotti; in genere, il residuo nella vescica aumenta, dando ai pazienti la sensazione di dover urinare ripetutamente.

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi di un paziente con ritenzione urinaria acuta può essere possibile già da una semplice osservazione dei sintomi, in quanto il paziente non riesce a urinare anche in presenza di uno stimolo, normalmente doloroso.

Nei casi di ritenzione cronica, la diagnosi si può effettuare dopo un esame ecografico in cui si osserva la vescica che non viene svuotata dopo la minzione. Una volta verificato questo, è possibile effettuare ulteriori test per individuare la patologia scatenante.

Rischi Rischi

Nei casi di ritenzione acuta, i rischi principali sono costituiti dal malessere sia fisico che emotivo del paziente. 

Per chi è affetto da ritenzione cronica non trattata, invece, il rischio riguarda l’ostruzione delle vie urinarie (uropatia ostruttiva), che può, nei casi più gravi, portare a sviluppare anche una forma di insufficienza renale.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento della ritenzione urinaria acuta prevede, in genere, una procedura d’urgenza che consiste nell’inserimento di un catetere tramite l’uretra, in modo da consentire lo svuotamento della vescica. Nei casi più gravi, si può ricorrere alla nefrostomia percutanea ecoguidata.

Il trattamento di base può variare, anche notevolmente, in base alla causa scatenante: nei casi più comuni, la strategia di riferimento consiste in un intervento chirurgico di disostruzione delle vie urinarie. 

Bibliografia

  • Urinary retention, Patrick J. Shenot, MD, Thomas Jefferson University Hospital.
  • Glen W. Barrisford, Graeme Steele, Urinary Retention, Stuart B. Mushlin, Harry L. Greene, Decision Making in Medicine (Third Edition), Mosby, 2010,570-573, ISBN 9780323041072.

L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

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