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Condroma

Dr. Luigi Di Giorgio

Dr. Luigi Di Giorgio

Ortopedico Medico Chirurgo, specialista in Ortopedia e Traumatologia Creato il: 31/10/2024
Il condroma è una forma di tumore benigno che colpisce lo scheletro (particolarmente le piccole ossa) ed è caratterizzato dalla crescita anomala di tessuto cartilagineo. Questo tipo di tumore può svilupparsi in diverse parti del corpo, ma tende a colpire maggiormente le ossa più piccole, come quelle che costituiscono mani e piedi. È composto principalmente da cellule cartilaginee mature, che sono quelle che normalmente costituiscono il tessuto cartilagineo del corpo umano.

I condromi possono essere classificati in base alla loro localizzazione e al tipo di tessuto coinvolto in due categorie:
 
  • condromi intraossei (encondromi), che si sviluppano all'interno delle ossa e possono essere singoli o multipli; 
  • condromi extraossei (eccondromi), che si sviluppano al di fuori delle ossa, sviluppandosi soprattutto verso l’esterno.
Condroma

Cause Cause

Le cause esatte dei condromi non sono completamente comprese, ma si ritiene che possano essere influenzate da fattori genetici, ambientali e dello sviluppo. In genere, a causare l’accumulo di tessuto cartilagineo è un’alterazione del normale processo di sviluppo dell’osso. 

Alcuni condromi possono essere sporadici, mentre altri possono essere associati a condizioni ereditarie rare, come la sindrome di Ollier o la sindrome di Maffucci.
 

Sintomi Sintomi

I sintomi associati ai condromi dipendono dalla loro localizzazione e dalle loro dimensioni. In molti casi, questi sono asintomatici e vengono scoperti accidentalmente durante esami strumentali o interventi chirurgici per altri problemi medici. Tuttavia, quando si sviluppano in modo significativo possono anche causare sintomi come:
 
  • dolore, in quanto il condroma può comprimere i nervi o le strutture circostanti, causando una sensazione dolorosa nella zona interessata;
  • gonfiore, in quanto l’accumulo di tessuto può portare alla comparsa di tumefazioni sull’osso colpito;
  • limitazioni funzionali, che possono comparire quando a essere interessate sono le ossa di un’articolazione, di cui possono ostacolare la mobilità.

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi di un condroma si può sospettare già durante l’esame obiettivo, in quanto si presenta con dei rigonfiamenti o delle protuberanze di osso che sono già individuabili al tatto. 

Per avere una visione più dettagliata, e in generale per avere una conferma diagnostica, l'ortopedico, o lo specialista affine, si fa ricorso a degli esami strumentali come le radiografie, che possono rivelare le lesioni ossee e le eventuali deformità. La risonanza magnetica, invece, fornisce immagini più dettagliate del tessuto molle circostante, consentendo una migliore visualizzazione del condroma e di come intacca le strutture circostanti. Anche la scintigrafia ossea può essere utile in quanto consente di individuare le lesioni ossee utilizzando un tracciante radioattivo. 

Per confermare la diagnosi può essere utile svolgere una biopsia, ossia il prelievo di un campione di tessuto per l'analisi microscopica.
 
Condroma

Rischi Rischi

I condromi sono generalmente condizioni che, laddove diagnosticate e trattate tempestivamente, hanno una prognosi positiva nella maggior parte dei casi; tuttavia, i sintomi a essi associati possono produrre complicanze anche fastidiose, in quanto vanno a minare la stabilità del tessuto osseo colpito; le manifestazioni più rilevanti includono quindi:
 
  • deformità, che possono diventare anche visibili a occhio nudo quando l’accumulo di tessuto osseo è particolarmente rilevante;
  • limitazioni funzionali, in quanto, come detto in precedenza, i condromi possono ostacolare i corretti movimenti delle articolazioni, interferendo quindi con la capacità di muovere le zone colpite e quindi con le attività quotidiane;
  • rischio di fratture, specialmente se i condromi si sviluppano nelle ossa lunghe, possono aumentare il rischio di fratture, soprattutto se si verificano traumi nell'area interessata.
Infine, in alcuni casi i condromi possono subire una trasformazione maligna in condrosarcomi, una forma di cancro del tessuto cartilagineo. Questa trasformazione avviene raramente, ma è importante monitorare attentamente il condroma nel tempo per rilevare eventuali segni di malignità.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento dei condromi varia a seconda di diversi fattori, tra cui la posizione del condroma, le sue dimensioni, i sintomi che provoca e il suo potenziale di crescita nel tempo. Le opzioni di trattamento possono essere diverse e vengono scelte in base alle specifiche necessità di ogni paziente.

In molti casi, soprattutto se il condroma è di piccole dimensioni e non causa sintomi significativi, può essere utile adottare un approccio di osservazione regolare. Questo significa che il paziente viene sottoposto a esami strumentali periodici per monitorare eventuali cambiamenti nel condroma nel tempo. Se il condroma rimane stabile e non causa sintomi, può non essere necessario alcun intervento aggiuntivo.

Viceversa, se il condroma causa sintomi significativi o se si verifica un aumento delle dimensioni nel tempo, può essere necessario un intervento chirurgico. La chirurgia può assumere diverse forme a seconda della localizzazione del condroma e delle preferenze del chirurgo. In generale il trattamento preferenziale è rappresentato dal curettage del tumore, ossia l’aspirazione di quest’ultimo e il seguente raschiamento della loggia tumorale; in casi più gravi, può rendersi necessaria l’asportazione di tutto il frammento di osso colpito dalla lesione.  

In genere, questa procedura deve essere eseguita su un osso integro; ciò significa che, se il paziente ha subito una frattura nella zona interessata, quest’ultima deve prima essere stabilizzata completamente. La prognosi per i pazienti con condroma benigno è generalmente buona, soprattutto se il tumore totalmente asportato.

In genere, dopo l’intervento è necessario mantenere l’osso a riposo per alcuni giorni in modo da favorire un recupero ottimale; in questi casi, può essere utile il ricorso ad antinfiammatori per limitare il dolore post-operatorio.  
 

Bibliografia

  • Cakir IM, Aslan S, Bekci T. Extraskeletal chondroma. Br J Hosp Med (Lond). 2020 Oct 2;81(10):1.
  • Kim SR, An S, Lee JY. Soft Tissue Chondroma of the Chin. J Craniofac Surg. 2023 Jul-Aug 01;34(5):e501-e503.
  • Rockwell MA, Saiter ET, Enneking WF. Periosteal chondroma. J Bone Joint Surg Am. 1972 Jan;54(1):102-8.

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