La retinopatia diabetica è una microangiopatia che rappresenta un’ importante complicanza del diabete mellito.
Dati statistici dimostrano che la retinopatia diabetica è compresa fra le prime 3 cause di cecità in una popolazione adulta (Ophthalmology, 2003) ed è responsabile di circa un terzo dei casi di perdita della vista (American Journal of Epidemiology ).
Il soggetto affetto da diabete mellito rischia di essere colpito da cecità 25 volte in più rispetto al soggetto sano. L’incidenza risulta correlata in maniera diretta con la qualità del controllo glicemico e soprattutto con la durata della malattia. Infatti l’ esposizione all' iperglicemia per un lungo periodo può indurre importanti modificazioni biochimiche e morfologiche nella struttura vascolare della retina (danno vascolare endoteliale, ispessimento della membrana basale dei capillari, aumentata produzione del fattore di crescita endoteliale (VEGF), ecc). Tali alterazioni determinano una progressiva compromissione dei capillari retinici con conseguente ischemia retinica, responsabile della neovascolarizzazione della retina. La retinopatia diabetica si suddivide in non-proliferante (RDNP) e proliferante (RDP).
La differenza tra le due forme è sostanzialmente l’ischemia retinica che causa una anomale risposta neovascolare con la formazione di nuovi capillari retinici. Tali neovasi crescono progressivamente sulla superficie retinica ed avendo una parete molto fragile tendono a rompersi facilmente provocando importanti emorragie intraoculari.
Nelle sue fasi iniziali la patologia non provoca alcun sintomo; pertanto è fondamentale che i soggetti diabetici si sottopongano a periodici controlli dall’oculista che permettano di evidenziare precocemente l’eventuale comparsa di lesioni a carico della retina. Con il progredire della patologia si possono avere sintomatologie più o meno importanti che in molti casi sono aspecifici e perciò comuni a molte altre patologie oculari.
La diagnosi di retinopatia diabetica si pone all’inizio tramite un semplice esame, veloce e non invasivo (si instillano solo alcune gocce di collirio midriatico) del FONDO OCULARE. È importante che tutti i pazienti che soffrono di diabete vengano sottoposti all’esame del fondo oculare almeno 1 volta l’anno. Molto spesso altri indagini diagnostiche (OCT, Fluorangiografia) possono essere d’aiuto per valutare la retinopatia diabetica e procedere con il giusto trattamento terapeutico.