Cos’è lo Smart imaging del segmento anteriore?
È una metodica di diagnostica che si avvale delle possibili applicazioni della VideoMicrosopiaDigitale (VMD), la quale analizza le immagini catturate con il ben conosciuto software VideoCap 10.0 (la versione più aggiornata prodotto dalla DS Medica) per la diagnosi di tutte le vasculopatie delle mucose e della cute superficiale, lo strato al disopra del derma.
La vera novità, come in effetti non tradisce il nome è che, anziché una sonda o meglio un manipolo predisposto, utilizza come telecamera un comune smartphone senza predilezione di marca o modello, ma a completa scelta dell’operatore.
Naturalmente, è chiaro che sarebbe meglio sceglierne qualcuno tra i migliori e più recenti modelli.
Ottiene questo scopo con l’ausilio di un adattatore prodotto con basso costo e con una lente da 20X, che permette di avere un'ottima qualità di immagine.
Il software del PC è quello già noto, consente lo studio delle caratteristiche della morfologia delle immagini nei suoi tratti più salienti fino a fini valutazioni sull’angiotettonica, il disegno vasale per semplificare. Le immagini arrivano al PC con trasmissione Wi-Fi, ovviamente dallo smartphone.
Come si esegue la Videodermatoscopia (VCD)?
È molto semplice, l’esame dura pochissimi minuti, è ripetibile e non è invasivo.
Il paziente è seduto comodamente su di una poltrona con lo schienale reclinato, a turno vengono esaminati dall’operatore i suoi occhi.
Lo smartphone predisposto in modalità Wi-Fi per la trasmissione delle immagini al computer viene impugnato dall’ esaminatore che, avendolo provvisto di un'ottica aggiuntiva da 20x, aggiunge un altro piccolo adattatore che, con un'estremità grande quanto un cono per tonometria, cattura immagini selezionate della superficie anteriore dell’occhio.
Volendo, se il paziente è particolarmente apprensivo, si può, come nella tonometria, instillare mediante gocce un blando anestetico di superficie. La tecnica, tuttavia non è mai a contatto, ma piuttosto a sfioramento.
Tutte le immagini inviate al computer Pc sono, in un secondo momento, archiviate in una cartella personale del paziente. Qui si possono aggiungere commenti della visita con misurazioni morfometriche. Ovviamente, diviene possibile il follow-up dell’andamento clinico.
Quando si può impiegare questa metodologia diagnostica in oftalmologia?
La VCD ha un’origine lontanissima nel tempo. Le prime tecniche pionieristiche iniziarono proprio con studi sulla congiuntiva nel 1661 con lo scienziato anatomo-patologo Marcello Malpighi.
Attualmente, i campi più utili nel settore di impiego in oftalmologia sono:
- valutazione e follow-up di ciascun “occhio rosso”, con monitorizzazione dell’efficacia e dell'appropriatezza della prescrizione terapeutica;
- valutazione e follow-up del mantenimento dei trapianti di cornea e di tutta la medicina rigenerativa, onde prevenire il rigetto tessutale;
- valutazione e follow-up delle potenziali lesioni displastiche e tumorali della superficie anteriore dell’occhio;
- valutazioni e follow-up in portatori di lenti a contatto;
- valutazioni e follow-up negli affetti da malattie cronico-degenerative quali diabete, ipertensione arteriosa, dislipidemie ed altre malattie endocrine
- valutazioni e follow-up nelle malattie genetiche e nelle malattie rare.
Presentazioni di casi clinici
In queste sede ne abbiamo due di recente acquisizione:- il primo un paziente di sesso maschile di appena 18 anni, ma portatore di lente a contatto per più di 10 ore al giorno in un solo occhio da circa sei anni;
- l’altra una paziente di sesso femminile che aveva avuto una incompleta risposta terapeutica, residuante in una flogosi di cause pregresse, più accentuata in un solo occhio.
Il diverso sviluppo del disegno vascolare influenza nettamente l’aumento della densità capillare. Essa è stata calcolata nelle sue misurazioni effettuate nella stima dei valori di angiotettonica, considerati come decorso più o meno ramificato, tortuosità, calibro, numero di densità di vasale per campo pari a 0,05 mm 2,numero di reti sul piano esplorato visibile.
Caso n° 2: paziente di sesso femminile di età 37 aa. affetta da incompleta ed asimmetrica risposta terapeutica dopo episodio di flogosi anteriore curata con terapia topica con antibiotici e corticostroidi.
(OD con flogosi residua)
(OD con flogosi assente)
Benché clinicamente sia meno evidente la variazione dell’angiotettonica rispetto al caso precedente, anche qui sono effetivamene visibili e documentabili i cambiamenti, la metodica è pertanto tecnica sensibile ed affidabile.
Conclusioni
L’utilizzo della tecnologia dello smartphone costituisce un sicuro passo avanti nel controllo e nella gestione della conosciuta tecnica della VideoMicroscopiaDigitale (VCD) del segmento anteriore che, eliminando la necessaria sonda ed i suoi collegamenti al relativo PC, utilizza una trasmissione Wi-Fi e, in aggiunta, un strumento conosciuto ed utile nella vita comune.
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