Effettuare un accurato esame vascolare nel periodo della pubertà, permetterà di determinare sia la qualità del sistema venoso, sia gli eventuali rischi di sviluppo di una malattia varicosa o tromboflebitica.
Attraverso l’interrogatorio e l’esame ecodoppler, potremo infatti valutare sia la nozione della familiarità, sia la reale dimensione delle vene con relativa ricerca di riflussi valvolari anomali (inversione della direzione del sangue).

Gli  ormoni steroidei sessuali femminili (progesterone, estrogeni), hanno effetto decisamente deleterio sul sistema venoso. Per questo motivo, dopo la pubertà, le varici colpiranno maggiormente le donne rispetto agli uomini, con un rapporto da 2 a 3 volte maggiore. Gli  ormoni sessuali, hanno principalmente azione diretta sugli organi femminili (seno, utero, ovaie, vagina), ma agiscono anche sul sistema cardiovascolare e sul sistema nervoso centrale.

Ad esempio, a livello delle vene sono stati scoperti dei recettori (beta) che, se stimolati dagli ormoni femminili, impediscono la proliferazione di cellule muscolari nelle loro pareti. In questo modo le vene perdono la loro tonicità, con conseguente effetto dilatatorio che originerà la malattia varicosa. Il numero di recettori dipende dall’ereditarietà; in pratica da essi si deduce l’ereditarietà della malattia venosa. L’uso precoce di ormoni (pillola anticoncezionale) determina sull’adolescente una maggiore incidenza di sviluppo della malattia varicosa (stimolazione eccessiva dei recettori beta). Proprio per il suddetto motivo, è importante determinare l’impatto individuale dell’assunzione ormonale attraverso la visita vascolare.