Quanti fumatori ci sono in Italia?

Nel 2017, in Italia, il rapporto uomini e donne fumatori è stato vicino ad 1:1, con diminuzione per gli uomini ed incremento importante per le donne, che sono passate in pochi anni da 4,6 milioni a 5,7 milioni di fumatrici. Nello stesso tempo le morti attribuibili al fumo sono state ben 83.000. Sempre in base ai dati odierni, circa una donna su due che assume estroprogestinici è anche fumatrice.

Le conseguenze del fumo interessano tutti gli aspetti delle discipline mediche e particolarmente gli aspetti flebologici. In considerazione dell’associazione tra estroprogestinici e fumo, le giovani donne corrono un rischio triplo rispetto agli uomini giovani di incorrere in un episodio tromboembolico
 

Illustrazione 1 - Chirurgia Vascolare


Insufficienza venosa, indice di massa corporea e fumo

Il rischio di comparsa di una insufficienza venosa nella donna è conseguente, al di fuori della familiarità (dieci volte di incremento rispetto a chi non ha precedenti familiari), sia al fumo (due volte rispetto alle non fumatrici), che alla stazione eretta prolungata (due volte il rischio rispetto a chi non ne è costretto) e all’incremento della massa corporea o all’obesità (due volte rispetto ad un normopeso).

In genere i due ultimi aspetti, obesità e stazione eretta, vengono presi sempre in considerazione nella valutazione dell’incremento del rischio nell’insufficienza venosa. Il fumo invece non è in genere preso in considerazione nella patologia venosa, e questo a torto.

Infatti, l’ipossia determinata dall’incremento del monossido di carbonio sembra essere il fattore di maggior rilievo nell’incremento della liberazione di fattori pro infiammatori che aumentano la permeabilità capillare, determinando un’alterazione del microcircolo e conseguente insufficienza venosa cronica. L’insufficienza venosa cronica inizia dal microcircolo e in seguito coinvolge il microcircolo e non viceversa.

 

Trattamento sclerosante e fumo

Non ci sono certezze, ma secondo alcuni autori nelle pazienti fumatrici che si sottopongono a terapia sclerosante anche a scopo estetico (sui capillari quindi) sembra esserci un incremento delle possibilità di un interessamento trombotico delle vene di maggior calibro (collaterali maggiori e safene: Trombosi Venosa Superficiale o TVS) e in taluni casi si può giungere ad episodi di trombosi venosa profonda (TVP).
 

 

Episodi Tromboembolici, Estroprogestinici e Fumo

I contraccettivi orali estroprogestinici aumentano il rischio di trombosi venosa ed embolia nelle giovani donne che presentano alterazione della coagulazione, sicuramente sin dal primo anno della somministrazione. Durante la gravidanza, invece, è il fumo che determina il maggior rischio di trombosi venosa, subito dopo i casi in cui le pazienti siano state sottoposte a recente stripping chirurgico o abbiano avuto episodi di trombosi venosa superficiale (TVS) oppure di trombosi venosa profonda (TVP).

Eventi Cerebrovascolari Estroprogestinici e Fumo

Il rischio globale degli eventi cerebrovascolari in caso di assunzione di estroprogestinici è incrementato di due volte. Mentre nel caso di associazione al fumo gli eventi cerebrali si incrementano di ben cinque volte. In genere si incrementano gli episodi ischemici a seguito di tromboflebite cerebrale mentre gli episodi emorragici non sembrano essere coinvolti in questo incremento.

Il fumo è la causa principale di eventi cerebrovascolari nelle giovani donne (comprese tra 30 e 55 anni), anche al di fuori dall’assunzione di estroprogestinici.E secondo gli ultimi dati statistici vi è un incremento di rischio doppio sino a 15 sigarette e di ben 4 volte se si superano le 25 sigarette.

Emicrania, Estroprogestinici e Fumo

In caso di emicrania, l’assunzione di estroprogestinici incrementa il rischio di eventi cerebrovascolari e per le fumatrici il rischio diventa ancora maggiore. Nelle donne che sono soggette ad emicrania l’associazione di fumo e di estroprogestinici incrementa il rischio di eventi cerebrovascolari e sembra che il dosaggio dell’estroprogestinico possa influenzare significativamente tale incremento.

Nei soggetti che presentano episodi di emicrania e sono fumatrici bisognerebbe evitare assolutamente di somministrare contraccettivi a base estrogenica e rivolgersi eventualmente a trattamenti orali o dispositivi intrauterini su base progestinica. Senza dimenticare però che la sospensione del fumo riduce di per sé significativamente il rischio stesso.

 

Bibliografia

  • Zhang G, Xu X, Su W, Xu Q. Smoking and risk of venous thromboembolism: a systematic review. Southeast Asian J Trop Med Public Health. 2014 May;45(3):736-45.
  • Hawkins RI. Smoking, platelets and thrombosis. Nature. 1972 Apr 28;236(5348):450-2.