Cos'è l'ortopedia?
In ambito ortopedico oggi molte patologie sono trattate ambulatorialmente, con l’aiuto della radiologia interventistica, la radiologia è una branca medica che ha subito un notevole mutamento nel corso degli ultimi decenni. Nata come disciplina prettamente diagnostica, capace di fornire informazioni complementari all’esame clinico, oggi vanta una serie di approcci terapeutici mini-invasivi, capaci di trattare patologie che un tempo erano suscettibili unicamente di intervento chirurgico “ a cielo aperto”.
I trattamenti ortopedici sono costosi?
Questo progresso tecnologico rappresenta non solo un grande vantaggio per i pazienti, ma ha anche una ricaduta economica positiva per le Aziende sanitarie, dal momento che si tratta spesso di metodiche che eseguite in regime ambulatoriale, senza necessitare di un ricovero ospedaliero.
Quali sono le principali pratiche ambulatoriali?
In ambito ortopedico, in particolar modo, diverse risultano essere le procedure interventistiche entrate nella pratica clinica quotidiana e , tra queste, spiccano:
- le infiltrazioni intrarticolari eco-guidate di acido ialuronico;
- le infiltrazioni eco-guidate intramuscolari ed intra-tendinee di PRP;
- le infiltrazioni antiflogistiche dell’articolazione sacro-iliaca;
- la termo-ablazione vertebrale a radiofrequenze;
- la vertebroplastica;
- la cifoplastica;
- il trattamento eco-guidato della tendinopatia calcifica della spalla.
Cos'è l'infiltrazione con acido ialuronico?
Un altro capitolo interessante è rappresentato dall’infiltrazione intra-articolare eco-guidata di acido ialuronico, una pratica ambulatoriale che consente di trattare alcune patologie dell’articolazione dell’anca, in particolar modo la coxartrosi in fase iniziale, una patologia degenerativa a decorso cronico, che può limitare progressivamente la capacità deambulatoria del paziente.
Chi può ricorrere all'infiltrazione con acido ialuronico?
“Si tratta - continua il dottor Moretti - di una tecnica che deve essere presa in considerazione in pazienti con coxartrosi di grado lieve-moderato, al fine di rallentare l’evoluzione della patologia e di ritardare l’intervento chirurgico di sostituzione protesica. L’intera procedura può essere eseguita ambulatorialmente e dura, nel complesso, pochi minuti. Al termine della prestazione, il paziente può tornare a casa, per poi riprendere l’attività lavorativa nel giro di 24 - 48 ore. Tecnicamente - spiega lo specialista, – a paziente disteso in posizione supina, con l’ausilio della sonda ecografica e di una specifica guida bioptica, si pratica una iniezione intrarticolare di acido ialuronico. Questa procedura, semplice e sicura in mani esperte, permette di ottenere un’elevata concentrazione di acido ialuronico a livello articolare, garantendo al paziente il massimo benificio”.
Le pratiche ambulatoriali sono efficaci?
“L’avvento delle tecniche interventistiche ecoguidate ha condizionato il trattamento ortopedico di diverse patologie muscolo-scheletriche, con risultati più che soddisfacenti” - afferma il dottor Lorenzo Moretti, specialista in Ortopedia e Traumatologia - “Consideriamo per esempio la tendinopatia calcifica della spalla – prosegue lo specialista una patologia dolorosa che può assumere un decorso cronico, limitando notevolmente la qualità della vita del paziente. Un tempo, in caso di fallimento della terapia conservativa, era necessario l’intervento chirurgico eseguito per via artroscopica (cosa che tutt’oggi è sempre valida). Oggi –riprende lo specialista – ,in questi casi, si può anche ricorrere ad una procedura eco-guidata che consente, previa esecuzione di una anestesia locale, l’introduzione di due aghi in sede peri-articolare, a livello della spalla affetta. Tecnicamente, una volta centrata la lesione calcifica, con un ago si inietta della soluzione fisiologica, frantumando la calcificazione, i cui frammenti saranno successivamente aspirati dal secondo ago”.
La letteratura scientifica riporta che l’infiltrazione intrarticolare con acido ialuronico (tecnicamente viscosupplementazione NdR) determina, in pazienti con coxartrosi iniziale, una riduzione del consumo di farmaci analgesici/antinfiammatori ed buon un recupero funzionale, espresso in termini di aumento della distanza percorsa a piedi durante la deambulazione autonoma. In tal modo, l’intervento di artroprotesi d’anca può essere sensibilmente ritardato nel tempo, con conseguente soddisfazione del paziente. La procedura può essere ripetuta, qualora clinicamente indicato, a distanza di sei/dieci mesi.
Cos'è il protocollo fisioterapico?
Al termine della procedura ambulatoriale, il paziente viene subito dimesso con un protocollo fisioterapico da seguire nelle settimane successive, potendo riprendere la normale attività lavorativa nel giro di pochi giorni. Ovviamente, si tratta di una metodica riservata a casi selezionati dopo una accurata visita specialistica. I risultati sono più che positivi: nell’80% dei casi, con indicazioni giuste, si riesce con una sola seduta a risolvere il problema.
In conclusione, va precisato che questi approcci terapeutici mini-invasivi costituiscono un atto medico a tutti gli effetti, per cui devono essere eseguiti da medici specialisti qualificati, dopo un accurato inquadramento diagnostico clinico-strumentale, rispettando i princìpi di sterilità, al fine di evitare da un lato prescrizioni inappropriate e dall’altro complicanze iatrogene.
Bibliografia
- Pelkowski JN, Gajarawala SN, Spelsberg SC, Ledford CK. Incorporating telemedicine into an ambulatory orthopedic practice. JAAPA. 2022 Aug 1;35(8):50-54. doi: 10.1097/01.JAA.0000832616.82316.94. PMID: 35881718.
- Webner D, Huang Y, Hummer CD 3rd. Intraarticular Hyaluronic Acid Preparations for Knee Osteoarthritis: Are Some Better Than Others? Cartilage. 2021 Dec;13(1_suppl):1619S-1636S. doi: 10.1177/19476035211017320. Epub 2021 May 28. PMID: 34044600; PMCID: PMC8808930.