Cos’è il laser?

Il laser è una luce monocromatica in grado di trasferire sui tessuti energia che genera effetto di taglio, vaporizzazione e coagulazione di vario grado a seconda del tipo di tessuto, della quantità di energia, della lunghezza d’onda, della modalità di applicazione e delle fibre ottiche utilizzate per veicolarla.
 

Illustrazione 1 - Chirurgia Proctologica e Proctologia

Come funziona?

L’energia trasferita determina l’effetto massimo (taglio, vaporizzazione e coagulazione) nella parte desiderata di tessuto (organo bersaglio) in cui essa si concentra, oltre alla quale la diffusione e la penetrazione risulta minima, soprattutto se paragonata ad altri dispositivi ad energia usati in chirurgia. Questo comporta il massimo effetto sul bersaglio con minimo danno sui tessuti circostanti.
 

Quali patologie proctolgiche possono essere trattate con il laser?

Emorroidi

Le emorroidi possono essere trattate con il laser attraverso due principali tecniche: la HeLP® e la LHP®. La HeLP® è una dearterializzazione guidata con doppler, mentre la LHP® é una emorroidoplastica. In entrambi i casi si tratta di tecniche non escissionali (senza asportazione delle emorroidi). Nel caso della HeLP® il laser è utilizzato per chiudere i vasi che portano il sangue alle emorroidi, mentre nel caso della LHP® il laser è utilizzato per coagulare direttamente i gavoccioli dall’interno. Anche se tutti i gradi di emorroidi possono essere trattati, le emorroidi di secondo e terzo grado rappresentano indubbiamente la migliore indicazione a queste tecniche.

Fistole anali

Le fistole anali possono essere trattate con una tecnica detta FiLaC® (Fistula Laser Closure) che consiste nella chiusura del tramite fistoloso attraverso l’introduzione della fibra laser all’interno del tragitto della fistola stessa. Possono essere trattati teoricamente tutti i tipi di fistola comprese le fistole complesse come quelle di Crohn e le recidive. Il laser può essere usato da solo o più spesso come parte di un programma di trattamento multimodale (setone, VAAFT, flap, etc.).

Cisti sacrococcigea  

Alcuni casi di cisti sacrococcigea possono beneficiare del trattamento con laser. La tecnica, detta SiLaC® (Sinus Laser Closure), si basa sulla chiusura dei tramiti fistolosi attraverso la distruzione delle pareti della fistola e la pulizia della cavità. La SiLaC può essere utilizzata da sola o in associazione ad altre tecniche (ad esempio la EpSiT).

Il laser può anche essere utilizzato per l’ablazione di lesioni anali e perianali come, ad esempio, i condilomi.
 

Quali sono i vantaggi del laser rispetto ad altri trattamenti?

I vantaggi del trattamento con laser andrebbero valutati patologia per patologia e, meglio ancora, caso per caso. In generale, possiamo riconoscere i seguenti vantaggi:

  • ferite e cicatrici assenti o minime; 
  • Maggiore rispetto dell'anatomia
  • dolore postoperatorio estremamente ridotto
  • basso rischio di complicazioni; 
  • rapida ripresa delle normali attività; 
  • combinabile con altre tecniche mini-invasive; 
  • associabile ad altri trattamenti; 
  • minima necessità di medicazioni.

Quali sono gli svantaggi ed i rischi?

Lo svantaggio principale del laser é, probabilmente, insito nel suo carattere mini-invasivo: potrebbe non essere sufficiente, in alcuni casi, con un rischio di recidiva maggiore rispetto ad altre tecniche. Al momento non sono state descritte complicanze di rilievo, ma ogni intervento chirurgico, pur se condotto con tecnica rigorosa, non è esente da rischi.

Per esempio, per quanto riguarda il trattamento con laser delle emorroidi, il rischio di complicazioni riportato in letteratura (Trigui, 2021) é al di sotto dell’8%: si tratta di complicazioni comuni a tutti gli interventi per emorroidi come edema, tromboflebite e sanguinamento, ma in percentuale più bassa.

Quali sono le controindicazioni del laser?

Non ci sono controindicazioni assolute all’uso del laser. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe non essere applicabile.

Cosa aspettarsi dopo il trattamento? 

Anche se ovviamente il postoperatorio può essere estremamente variabile in funzione di numerosi fattori (tra cui il tipo e la gravità della patologia, il tipo di intervento, il tipo di anestesia e le condizioni del paziente) possiamo dire che, grazie alle proprietà mini-invasive del laser, il disagio dopo la dimissione è generalmente lieve ed il dolore è piuttosto contenuto. Insomma, il comfort post operatorio è maggiore rispetto ad altre tecniche.
 

Bibliografia

 
  • Rahman, ASM Tanjilur. "Laser in Proctology: A New Hope in Treating the Distressing Anal Diseases." Faridpur Medical College Journal 14.2 (2019): 57-57. 
  • Tajana A, Chiurazzi D, De Lorenzi I. Fotocoagulazione all'infrarosso, criochirurgia e laser chirurgia nella malattia emorroidaria [Infrared photocoagulation, cryosurgery and laser surgery in hemorrhoidal disease]. Ann Ital Chir. 1995 Nov-Dec;66(6):775-82. Italian. PMID: 8712589. 
  • Trigui, Aymen, et al. "Laser utility in the treatment of hemorrhoidal pathology: a review of literature." Lasers in Medical Science 37.2 (2022): 693-699.