Cosa sono le emorroidi?

La gravità della malattia emorroidaria viene classificata secondo i criteri di Gollcher in in 4 gradi:

  • 1° grado, non visibili in quanto localizzate all’interno del canale anale;
  • 2° grado, che fuoriescono dall’ano durante la defecazione per poi rientrare spontaneamente all’interno;
  • 3° grado: che fuoriescono dall’ano e rientrano all’interno con riduzione manuale;
  • 4° grado: rimangono persistentemente all’esterno e non sono riducibili manualmente all’interno dell’ano.
Illustrazione 1 - Chirurgia Proctologica e Proctologia


Nelle emorroidi di 3° e 4° grado trova indicazione il trattamento chirurgico, di cui ne esistono varie tecniche. Le più eseguite sono:

  • l’emorroidectomia chiusa secondo Ferguson;
  • l’emorroidectomia aperta secondo Milligan-Morgan;
  • la tecnica di Longo (PPH);
  • la dearterializzazione emorroidaria transanale (THD). 

Le tecniche di Ferguson e Milligan-Morgan si basano sulla rimozione chirurgica delle emorroidi e del prolasso mucoso. Nella prima (Ferguson) si suturano le ferite chirurgiche, mentre nella seconda (Milligan-Morgan) si lasciano aperte. Entrambe sono valide ma con un decorso post-operatorio lungo, caratterizzato da dolore più o meno intenso e secrezioni siero-ematiche o francamente ematiche, che si esauriscono alla cicatrizzazione delle ferite.

La tecnica di Longo consiste nella rimozione di un breve tratto del retto mediante l’impiego di una suturatrice meccanica con eliminazione del prolasso e riposizionamento delle emorroidi nella loro sede naturale (emorroidopessi). Questa tecnica non lascia ferite esterne ma una corona di graffette persistenti anche a distanza di anni all’interno dell’ano in corrispondenza della sutura eseguita con la suturatrice meccanica. Rispetto alle due precedenti procedure chirurgiche di emorroidectomia, il decorso post-operatorio risulta meno doloroso, il sanguinamento si riscontra raramente ed i tempi di recupero risultano maggiormente veloci. 


La tecnica THD: cos'è?

La THD è un procedimento chirurgico mini-invasivo alternativo rispetto alle tecniche tradizionali per il trattamento della malattia emorroidaria che non comporta alcuna asportazione di tessuto. Infatti, tramite l'impiego di una sonda doppler inserita in un anoscopio dedicato,è possibile individuare i rami terminali dell’arteria rettale superiore che vengono legati singolarmente mediante un punto di sutura, con conseguente diminuzione dell'iperafflusso di sangue alle emorroidi, che di conseguenza si riducono. Inoltre, la tecnica permette di eseguire la riduzione del prolasso mucoso mediante l'apposizione di punti di sutura (mucopessi), con riposizionamento dei cuscinetti emorroidari nella loro sede naturale. 

 

Qual è il decorso post-operatorio?

Dal momento che non "si taglia" né "si asporta" tessuto, non rimane alcuna ferita per cui il dolore post-operatorio è assente o di lieve entità. Il paziente trattato con THD può avvertire un senso di pesantezza e/o di tensione locale, talvolta accompagnati da sensazione di urgenza defecatoria, disturbi che peraltro si esauriscono in pochi giorni dall'intervento. Raramente ci può essere un lieve sanguinamento nelle prime ore nell'immediato post-operatorio. La THD può essere inoltre eseguita in anestesia locoregionale.

Per tutti questi motivi, il paziente può essere dimesso nelle 24 ore successive all'intervento con ritorno allo svolgimento della propria attività lavorativa dopo pochi giorni dall'intervento. Nel periodo post-operatorio occorre seguire una dieta ricca di scorie e una adeguata idratazione giornaliera, una corretta igiene locale utilizzando detergenti specifici per la regione anale, e se necessario, l'assunzione di blandi analgesici.

Data la mini-invasività della metodica, non esistono particolari controindicazioni alla THD che può essere peraltro effettuata anche in pazienti con emorroidi recidive già trattate con altre tecniche chirurgiche. 

Il metodo THD quindi è considerato un trattamento chirurgico mini-invasivo della sindrome emorroidaria, le cui peculiarità ne fanno una valida alternativa alle tecniche chirurgiche tradizionali precedentemente descritte.

 

Bibliografia

  • Gachabayov M, Angelos G, Bergamaschi R. THD Doppler: A Reliable Surgical Procedure to Treat Hemorrhoids. Surg Technol Int. 2019 May 15;34:189-193.
  • Bhatia M, Al Chalabi H. Transanal haemorrhoidal dearterialization(THD) versus open haemorrhoidectomy. Ir Med J. 2023 May 18;116(5):770.