Trattamento ambulatoriale delle emorroidi: qual è il migliore?
Molto spesso, la patologia emorroidaria può essere curata in ambulatorio, in maniera indolore, con la legatura elastica e/o la sclerosi. Questa modalità di cura viene generalmente chiamata trattamento strumentale delle emorroidi.
Per capire quali siano le indicazioni al trattamento strumentale, bisogna avere in mente la classificazione delle emorroidi.
Quanti tipi di emorroidi esistono?
I GRADI sono un sistema convenzionale semplice (anche se non l'unico) di classificare le emorroidi:
- 1º grado: emorroidi piccole, che non prolassano (fuoriescono) mai;
- 2º grado: emorroidi che prolassano, ma che si riducono spontaneamente;
- 3º grado: emorroidi che prolassano e che il paziente deve ridurre manualmente (che non rientrano da sole)
- 4º grado: emorroidi che non possono più essere ridotte.
Quando ricorrere al trattameno ambulatoriale?
Le indicazioni tradizionali al trattamento strumentale riguardano il I e il II grado; nella realtà, la pratica ambulatoriale ha dimostrato che non raramente anche le emorroidi di III grado possono essere curate, evitando così l’intervento chirurgico.
Legatura elastica: che cos'è?
La legatura elastica consiste nel collocare un elastico alla base del gavocciolo emorroidario: in pratica, con una speciale “pistola” si solleva il tessuto emorroidario, aspirandolo in una cannula cilindrica, e si “spara” un piccolo elastico. Con la sclerosi, si inietta nel tessuto mucoso sottoemorroidario e nell’emorroide stessa un farmaco, la kinurea, che agisce inducendo una reazione infiammatoria la quale, da un lato, occlude il complesso vascolare emorroidario, e dall'altro “fissa” i cuscinetti emorroidari agli strati più superficiali della parete del retto.
Quanto dura il trattamento?
Il protocollo da noi standardizzato da molti anni comprende 6 sedute di legature, distanziate di 15 giorni tra loro, seguite da due sedute di sclerosi con kinurea, anch'esse distanziate di 15 giorni.
La legatura elastica è sicura?
La sicurezza di questo protocollo è elevatissima. Sebbene in Letteratura sia riportato che si potrebbero legare anche tre cuscinetti emorroidari alla volta, in realtà ciò che si ottiene con la legatura è l'ischemia e la successiva caduta dell'area legata, con formazione di una cicatrice che fissa la mucosa del retto ai sottostanti piani muscolari.
Aumentare l'area ischemica, legando più di un gavocciolo emorroidario alla volta, aumenta il rischio di perforazione della parete rettale (evento estremamente grave, che provoca un'infezione dei tessuti molli perirettali che, nei casi più infausti, può condurre a morte il paziente), e quindi la condotta più prudente è quella di limitare la legatura ad un'emorroide per volta. Ad ulteriore riprova, ci è capitato di visitare pazienti con prolassi emorroidari gravi ed indicazione chirurgica urgente, provocati da legatura di tre o più emorroidi in una volta.
È dolorosa?
La legatura, quando ben eseguita, è rapidissima e praticamente indolore: il paziente può avvertire una specie di discomfort, come di stimolo alla defecazione senza riuscire a farlo, nelle prime ore dopo la legatura, e poco più. Questo discomfort dipende dalle dimensioni del gavocciolo legato e può essere trattato semplicemente assumendo del metamizolo, del paracetamolo, o qualsiasi altro analgesico mezz'ora prima della seduta. Qualche giorno dopo la legatura, il gavocciolo strangolato si stacca e viene eliminato con le feci, in genere senza che il paziente si accorga di nulla: al massimo, viene notata la presenza di un po’ di sangue sulla carta igienica, sempre in funzione delle dimensioni del gavocciolo legato.
Il dolore è praticamente assente, dal momento che la zona legata è priva di innervazione sensitiva: il trattamento non ha bisogno di alcun tipo di anestesia e non limita in alcun modo le normali attività quotidiane di chi vi si sottopone.
Bibliografia
- Gallo G, Martellucci J, Sturiale A, Clerico G, Milito G, Marino F, Cocorullo G, Giordano P, Mistrangelo M, Trompetto M. Consensus statement of the Italian society of colorectal surgery (SICCR): management and treatment of hemorrhoidal disease. Tech Coloproctol. 2020 Feb;24(2):145-164. doi: 10.1007/s10151-020-02149-1. Epub 2020 Jan 28. PMID: 31993837; PMCID: PMC7005095.