Il laser a femtosecondi è un sistema laser innovativo, prodotto e sviluppato da un’azienda californiana, che sta modificando (e lo farà sempre di più) l’attività dei chirurghi oculisti nella correzione dei difetti di vista (chirurgia refrattiva) e nell’intervento per cataratta.
Il laser a femtosecondi prende il nome dalla sua frequenza di emissione pari a 10.000 impulsi al secondo con un diametro di soli 3 micron (3 millesimi di millimetro) e lunghezza d’onda di 1.053 nanometri.
Come agisce il femtolaser nel tessuto corneale per la chirurgia refrattiva? Esso consente agli oculisti di creare un lembo corneale di diametro e spessore del tutto corrispondenti a quelli desiderati, diversamente dal microcheratomo ad avanzamento motorizzato che ha come limite principale la variabilità dello spessore del lembo. Il laser determina all’interno dello spessore corneale (stroma) una microesplosione che produce piccole bolle d’aria, le quali separano il tessuto e grazie al controllo computerizzato si possono creare geometrie e piani di incisione del tutto personalizzate. Ciò consente al chirurgo di trattare con maggior sicurezza e precisione i difetti di vista, specie le ipermetropie e gli astigmatismi; il taglio effettuato con il femtolaser evita il rischio delle complicanze che si possono verificare con il microcheratomo motorizzato, quali taglio incompleto o irregolare con perdita totale o parziale del lembo corneale. Promettenti, ma ancora sperimentali, sono i trattamenti intracorneali per la correzione della presbiopia.
Applicazioni ulteriori del femtolaser sono rappresentate dalla preparazione del tunnel corneale per l’inserimento degli anelli intrastromali nella cura del cheratocono.
Un altro utilizzo è rappresentato dal trapianto corneale (cheratoplastica) in quanto il laser crea un taglio circolare perfetto, riducendo al minimo la deformazione corneale successiva all’intervento.
Il laser a femtosecondi infine è ormai realtà nella chirurgia della cataratta in quanto effettua:
- l’incisione corneale (tunnel) con maggiore precisione ripetto alla lama del bisturi,
- l’incisione della capsula anteriore della cataratta (migliore centratura e dimensioni della stessa) con miglioramento dei risultati negli impianti di lenti intraoculari multifocali e di quelle che correggono l’astigmatismo,
- la frammentazione della cataratta.