Che cos'è la presbiopia?

La presbiopia, più che un difetto, è una manifestazione naturale legata ad un indebolimento progressivo del meccanismo accomodativo, che inizia generalmente intorno ai 43-45 anni. Con il passare degli anni, si deve allontanare sempre di più l'oggetto che si ha di fronte per poterlo vedere bene. L'innalzamento dell'età media, la maggiore aspettativa di vita e la rilevanza sociale, economica e psicologica contribuiscono ad aumentare il peso di questo problema.

Illustrazione 1 - Oculistica

Esistono fattori di rischio?

No, la causa del problema è l'invecchiamento. Sembra che, con il passare degli anni, il cristallino, aumentando il suo diametro, perde lo spazio che gli è indispensabile per mettere a fuoco le immagini più vicine e quindi perde la sua capacità di accomodazione, non riesce così ad aumentare la sua curvatura in modo sufficiente da consentire la visione degli oggetti vicini.
 

Con quali sintomi compare la presbiopia?

La presbiopia è un disturbo che colpisce tutti e comincia intorno ai 45 anni; per mettere perfettamente a fuoco un oggetto o uno scritto a distanza ravvicinata si dovrà allontanarlo oltre la lunghezza delle proprie braccia. Questo difetto si manifesta in modo differente se riguarda persone già affette da altri difetti visivi:
 
  • nei miopi, la presbiopia sembra manifestarsi tardi o per nulla perché l'occhio miope è comunque adattato per vicino;
  • negli ipermetropi, invece, la presbiopia si somma a questo difetto per cui diventa necessario mettere gli occhiali per la visione da vicino precocemente;
  • negli astigmatici questo si somma alla presbiopia per cui l'astigmatico vede male a tutte le distanze.
 

Come si fa la diagnosi? 

L'oculista, valutando l'età, la presenza di difetti visivi preesistenti, l'occupazione professionale e le abitudini di vita si rende conto del peso della presbiopia sulla vita del paziente e può proporre eventuali correzioni
 

Come si cura la presbiopia?

Per riottenere una buona visione per vicino si ricorre, generalmente, a occhiali per vicino o a occhiali multifocali. Per chi non ne vuole proprio sapere, però, non mancano le alternative chirurgiche: si va dall'impianto di lentine multifocali direttamente nell'occhio, anche in sostituzione del cristallino naturale, ad interventi con il laser ad eccimeri o con la radiofrequenza. Prima di correggere chirurgicamente la presbiopia, si devono però correggere con il laser a eccimeri i difetti visivi preesistenti ossia: miopia, ipermetropia ed astigmatismo. Tra i vari tipi di cure, troviamo:
 
  • uso del laser ad eccimeri: già da diversi anni si interviene con successo con il laser a eccimeri per correggere difetti visivi come la miopia o l'astigmatismo. Negli ultimi tempi, però, si è cominciato ad applicare il laser a eccimeri anche per correggere la presbiopia. La tecnica è nota ed efficace, così come i rischi ad essa associati, ma sono ancora pochi gli interventi svolti sui presbiti. Le tecniche chirurgiche che utilizzano il laser proposte per risolvere la presbiopia sono limitate a pazienti selezionati;
  • impianto di lenti intraoculari multifocali: questa tecnica è la più sicura e la più collaudata per la correzione della presbiopia. Si tratta di inserire una piccola lente multifocale all'interno dell'occhio al posto del cristallino, in occasione dell'intervento di cataratta. Se si inserisce la lente multifocale al posto del cristallino sano, si procede esattamente come in caso di cataratta con la stessa procedura chirurgica di facoemulsificazione. La sostituzione del cristallino è indicata per i presbiti con cataratta, mentre nel caso in cui la persona presbite ha un cristallino sano, l'intervento risulta un’opzione riservata per casi selezionati. 
 

Bibliografia

 
  • Wolffsohn JS, Davies LN. Presbyopia: Effectiveness of correction strategies. Prog Retin Eye Res. 2019 Jan;68:124-143.