Cos'è l’ipermetropia?

L’ipermetropia e’ un difetto visivo in cui i raggi luminosi provenienti dall’esterno non vengono messi a fuoco sulla retina, ma in un punto retrostante la retina stessa.

I soggetti affetti da ipermetropia non riescono a mettere a fuoco gli oggetti distanti e ancor più quelli vicini.

Illustrazione 1 - Oculistica

Quali sono le cause?

La causa più frequente di ipermetropia è legata a un diametro anteroposteriore del bulbo oculare più corto del normale (ipermetropia assiale).

Fisiologicamente, tutti gli occhi alla nascita sono ipermetropi per il fatto che la lunghezza del bulbo è corta. Con la crescita, normalmente, l’ipermetropia tende a scomparire, dato che il bulbo aumenta di volume.

Una riduzione della distanza anteroposteriore dell’occhio può essere sostenuta da altre cause. Esse possono essere:

  • congenite (come nel microftalmo);
  • acquisite (come la compressione del bulbo per cause meccaniche o neoformazioni orbitare)
  • da sollevamento retinico.

Altre cause di ipermetropia sono dovute ad alterazione dei diottri oculari (cornea, cristallino).

Quanto è diffusa?

Questo difetto visivo è molto comune nell’infanzia, a causa della ridotta lunghezza del bulbo oculare, ma anche nella senescenza, a causa di una riduzione del tono accomodativo e per un aumento dell’indice refrattivo del cristallino.
 

Come vede l’ipermetrope?

Un occhio ipermetrope, per poter mettere a fuoco le immagini sulla retina, deve utilizzare l’accomodazione, funzione che permette di modificare il potere diottrico del cristallino in modo da modificare la vergenza dei raggi luminosi che entrano nell’occhio e permettere, così, la messa a fuoco. L’accomodazione è massima nei bambini, per poi decrescere durante l’arco della vita ed essere quasi nulla dopo i 60 anni.

I bambini ipermetropi, quindi, usano molto l’accomodazione tanto che a volte si verifica un vero e proprio spasmo accomodativo che può simulare una miopia (difetto inverso all’ipermetropia) e dei sintomi astenopeici quali:

  • sensazione di bruciore;
  • stanchezza oculare;
  • annebbiamento;
  • cefalea dopo l’applicazione.

Inoltre, l’eccesso di accomodazione può determinare un aumento della convergenza che risulta in una esoforia o anche in un’esotropia (strabismo convergente).

 

Come si diagnostica?

La diagnosi di ipermetropia si effettua con un esame dell'acuità visiva, praticando nei bambini la cicloplegia, per poter inibire il tono accomodativo e ottenere quindi una misurazione piu’ verosimile e accurata.

 

Come si corregge?

La correzione dell’ipermetropia si effettua anteponendo davanti l’occhio delle lenti positive che aiutano i diottri oculari a far convergere i raggi luminosi provenienti dall’esterno in modo da poter permettere la corretta messa a fuoco delle immagini.

Per questo motivo, è molto importante correggere i bambini ipermetropi precocemente, per evitare che il bambino:

  • soffra di disturbi astenopeici (quali cefalea, rossore e bruciore oculare);
  • abbia strabismi manifesti o latenti che possano pregiudicare il corretto sviluppo della visione binoculare singola (visione tridimensionale);
  •  sviluppi ambliopia (occhio pigro).

Infatti, quando le immagini non vengono messe a fuoco correttamente sul piano retinico, puo’ instaurarsi quella che viene definita ambliopia, comunemente detta “occhio pigro”. Infatti il bambino non riesce a sviluppare le sue capacita’ visive dal momento che il suo occhio non può formare delle immagini nette.

 

Bibliografia

 
  • Kulp, Marjean Taylor, et al. "Associations between hyperopia and other vision and refractive error characteristics." Optometry and vision science: official publication of the American Academy of Optometry 91.4 (2014): 383.
  • Maistrello, Margaret. "Valutazione di uno screening visivo su bambini dai 6 ai 12 anni: l'importanza di una visione adeguata in età scolare."
  • Mastropasqua, Leonardo. "Possibilità di correzione dell’ipermetropia."
  • Mavi, Sonia, et al. "The impact of hyperopia on academic performance among children: a systematic review." The Asia-Pacific Journal of Ophthalmology 11.1 (2022): 36-51.