L’alluce valgo è una deformità a carico del 1° dito del piede piuttosto frequente nel sesso femminile.  Non è una malattia ereditaria, ma ha una prevalente incidenza familiare.

L’alluce valgo si presenta come una deviazione dell’alluce verso il 2° dito, ma in realtà si tratta di uno spostamento verso l’interno del 1° metatarso per cui l’alluce non ha più una valida base d’appoggio e si sposta gradualmente verso l’esterno

Questo meccanismo porta alla comparsa delle classiche deformazioni: la testa del metatarso sporge in fuori costituendo quella che comunemente viene chiamata “cipolla”, mentre l’alluce va a spingere contro il 2° dito che si deforma a “martello”. Queste alterazioni creano problemi nell’indossare le calzature: l’osso sporgente fa attrito con la scarpa e la cute a la borsa sottostante la cute si infiammano provocando una “ borsite” dolorosa

Il trattamento dell’alluce valgo è principalmente chirurgico.

In passato si eliminava la sporgenza ossea (cipolla) e si correggeva la deviazione fissandola con punti di sutura: ma questo tipo d’intervento portava spesso a recidive della deformità.   Modernamente l’intervento consiste in una osteotomia (taglio) del 1° metatarso e in tal modo la testa del metatarso viene allineata con il 2° metatarso riequilibrando l’asse del 1° dito.

Diverse sono le tecniche chirurgiche a disposizione dell’ortopedico, in relazione alla gravità della lesione ed all’età della paziente:

  • Intervento classico di osteotomia: tramite un’incisione di circa 4-5 cm si apre la capsula articolare, si asporta la “cipolla”, si esegue l’osteotomia e la correzione si fissa con una piccola vite che non dovrà essere rimossa

 

 

  • Intervento miniinvasivo: tramite una piccola incisione si esegue l’osteotomia del metatarso che viene spostato facendo così scomparire la “cipolla” e correggendo la deformità; la correzione viene mantenuta tramite un filo metallico che fuoriesce dall’alluce e che dopo 4 settimane viene rimosso ambulatorialmente

 

 

 

  • Intervento percutaneo: attraverso tre piccoli fori utilizzando delle frese speciali, simili a quelle del dentista, si leviga la “cipolla”, si esegue l’osteotomia e si sposta il metatarso; la correzione viene mantenuta da una particolare fasciatura senza l’utilizzo di mezzi di sintesi

 

 

 

In tutti gli interventi a volte può essere necessaria anche una osteotomia della falange dell’alluce per  completare la correzione

 

Tutti gli interventi si eseguono in anestesia loco-regionale ed in regime di Day-Hospital; dopo si può appoggiare il piede a terra utilizzando una apposita calzatura e il recupero completo avviene in circa quattro settimane.