Articolo apparso su "AVISIO" - febbraio 2014
É diventato famoso perché utilizzato da alcuni noti calciatori, eppure il Kinesio Taping non serve ad aumentare le prestazioni sportive. Ma anche se può deludere le aspettative di chi sperava di migliorare i propri risultati atletici, questa tecnica di bendaggio offre numerosi benefici terapeutici.
Si tratta di uno speciale cerotto elastico, in cotone, che non contiene nichel e lattice, anallergico e soprattutto privo di farmaci. É pensato per permettere la respirazione cutanea ed è termo attivo, si attiva, cioè, attraverso il movimento.
Vari e differenziati i benefici: permette di inibire una eccessiva contrattura muscolare, di facilitare un muscolo stanco o di effettuare una correzione meccanica muscolare, legamentosa, impedendo all’articolazione di fare movimenti scorretti.
Il cerotto migliora la circolazione linfatica ed ematica, drenando liquidi accumulati in eccesso, per esempio in presenza di ematomi. Si sta diffondendo l’applicazione sui punti di agopuntura, può alleviare alcuni disturbi interni, come il dolore mestruale, il mal di stomaco, la cefalea o gli acufeni (i fischi nell’orecchio).
Per gli atleti, è indicato per la prevenzione degli infortuni e per la riduzione del tempi di recupero post-infortunio. Una volta applicato, il cerotto dura in media 3-5 giorni e permette di condurre una vita normale, senza inibire nessuna azione.
É fondamentale che, almeno in una fase iniziale, l’applicazione venga effettuata da un applicatore esperto. Solo con il tempo, il paziente potrà prendere dimestichezza con il Kinesio Taping ed imparare ad applicarlo autonomamente in caso di emergenza o dolore acuto.
La visita medica prima dell’inizio del trattamento con il Kinesio Taping è indispensabile per escludere controindicazioni (esempio: lesioni cutanee, metastasi, gravidanza) e per valutare, nella stessa sede, se associare alle applicazioni delle terapie contro il dolore con farmaci convenzionali, ma anche omotossicologici e fitoterapici.