Cos’è il narcisismo?


Il Narcisismo è un termine usato per descrivere una persona che ha un disturbo narcisistico di personalità.

Illustrazione 1 - Psicologia

Barriere contro l'innamoramento e l'amore

Il titolo di questo articolo è stato ispirato da Otto Kernberg che, nel 1984, descrisse il narcisismo in un capitolo intitolato "Barriere contro l'innamoramento e l'amore”. L’analisi del comportamento delle personalità narcisistiche di Kernberg "presentano varie combinazioni di intensa ambizione, fantasie grandiose, sentimenti di inferiorità ed eccessiva dipendenza dall'ammirazione ed approvazione altrui”.
 

Quali sono i tratti narcisistici?

Sono tipici:

  • l'incertezza cronica;
  • l'insoddisfazione di sé stessi;
  • la crudeltà;
  • lo sfruttamento, conscio o no, nei confronti degli altri.
 

Come si comporta una persona narcisista?

Viene descritta una persona con un’estrema vulnerabilità alle critiche e al fatto di venire trascurati. Presenta, inoltre, un forte desiderio di amore e di sostegno, di rispetto e di ammirazione da parte degli altri. La posizione di fondo è di amore incondizionato per la propria persona e di presentare controllo sugli altri. Se manca il sostegno o se ci sono segni di mancata perfezione, la considerazione di sé precipita verso una feroce autocritica. Del tutto incapace di empatia, questo tipo di persona tratta gli altri con disprezzo e si ritiene al di sopra e fuori dal comune. 

Chi è il narcisista?

Il narcisista è assorbito dalla propria immagine e non è in grado di distinguere tra l'immagine di chi crede di essere e l'immagine di chi effettivamente è. Il narcisista si identifica con l’immagine idealizzata. L’immagine reale è, così, perduta.

Qualsiasi traccia di imperfezione che aleggi nella sua storia di vita è devastante. Il fardello della perfezione è molto pesante. La considerazione che il narcisista ha di sé deriva dall’interiorizzazione di un’adorazione irreale, la delusione e la critica al posto dell’amore risultano devastanti.

Considera il corpo come uno strumento della mente, soggetto alle loro volontà. L'attività del corpo è basata su delle immagini anziché su delle emozioni. La mancanza o il rifiuto di sentimenti sono tipici di tutti i soggetti narcisistici.

Queste analisi descrittive del comportamento degli uomini e delle donne narcisiste aiutano a identificarli ma non a capirli.

 

Perché si arriva alla negazione dei sentimenti?

Il narcisismo si sviluppa dalla negazione dei sentimenti. Due emozioni sono particolarmente inibite: la tristezza e la paura. La loro espressione rende, infatti, vulnerabili. Esprimere la tristezza porta alla consapevolezza di una perdita e rievoca il desiderio, ma il desiderio ed il bisogno di qualcuno espone alla possibilità di un rifiuto. Non volere e non provare desideri è una difesa contro possibili ferite.

La negazione della paura ha un obiettivo simile. La negazione della tristezza e della paura consente di proiettare un’immagine di indipendenza e di forza. Ma il narcisista, di per sé, non ha forza. La forza sta nei sentimenti dell’individuo. Mancando la forza reale dei sentimenti, il narcisista ha bisogno del potere

Perché il narcisista vuole il controllo?

Per i narcisisti il controllo ha la stessa funzione del potere. Controllano sé stessi, negando quei sentimenti che li renderebbe vulnerabili, devono controllare le situazioni in cui si sentono coinvolti, affinché non esista la possibilità che altri abbiano potere su di loro. La stessa immagine è una negazione dei sentimenti. Nell’identificarsi con un’immagine grandiosa, si può ignorare la penosità della propria vita interiore. Ma l’immagine svolge anche una funzione esterna al mondo. Un modo per acquistare l’accettazione degli altri, un modo di sedurli e di acquisire potere sugli altri.
 

Quali tipologie di narcisismo esistono?

Il contraddittorio senso di autostima narcisistico, rivelato da diverse ricerche scientifiche di cui presento una breve panoramica, ha portato a postulare la presenza di due forme di narcisismo. I pazienti classificati come ‘narcisistici’ hanno, infatti, significative differenze nelle caratteristiche interpersonali, che possono essere concettualizzate come un continuum di vulnerabilità narcisistica, che va da un’iper-vulnerabilità, ad un’intolleranza per la vulnerabilità stessa. Due le polarità:
 
  • vulnerabilità-sensibilità;
  • grandiosità-esibizionismo.
Rosenfeld (1987) ha distinto due forme di patologia narcisistica:
 
  • i narcisisti “a pelle spessa”: sono arroganti, aggressivi, tendono a distruggere l’oggetto e sopravvivono grazie all’investimento in un sé idealizzato;
  • i narcisisti “a pelle sottile”: sono, invece: vulnerabili, provano vergogna e senso d’inferiorità, cercano approvazione e sono ipersensibili a qualsiasi critica.

Il narcisismo per Gabbard

Gabbard (1989) ha individuato due tipologie di narcisista: 
  • il "narcisista inconsapevole" (oblivious) 
  • il "narcisista ipervigile" (hypervigilant).
Egli afferma: “Da un lato, ai pazienti iper-vigili, che sperimentano di continuo ferite narcisistiche, dall’altro i pazienti con disturbo di personalità narcisistico inconsapevole sembrano narcisisticamente invulnerabili poiché escludono le reazioni degli altri dalla propria consapevolezza. Questi individui (…) sono vanagloriosi, arroganti, autocentrati e usano gli altri come spettatori per le proprie performances. La loro armatura caratteriale è impenetrabile e serve a proteggerli da sentimenti d’inferiorità, vulnerabilità e dolore (…) All’estremo opposto del continuum, i pazienti con disturbo di personalità narcisistico iper-vigile sono estremamente sensibili alle reazioni altrui e rifuggono perciò dalle luci della ribalta: in un contesto del genere, infatti, il rischio di subire ferite narcisistiche è molto alto. La loro grandiosità è più silenziosa e prende la forma della convinzione di avere il diritto di essere trattati in modo molto speciale rispetto alle altre persone (…)”.

Wink: la differenza tra narcisista Covert e Overt

Wink (1991) rilevò che il disturbo narcisistico di personalità era causato da profondi problemi di autostima ed identificò due diverse forme, attualmente le più conosciute, del disturbo di personalità narcisistico: 

  • Narcisismo overt;
  • Narcisismo covert.

Il narcisismo overt, come il “Narcisista inconsapevole” di Gabbard (1989), non è consapevole dei propri pensieri di grandiosità e dell’impatto che questi possono avere sugli altri. Si manifesta, dunque, con atteggiamento di grandiosità, ricerca di attenzione e arroganza.

Secondo Cooper (1998), il DSM V descrive solo la forma di Narcisismo overt, senza fornire una descrizione del Narcisismo covert. Quest’ultimo, invece, presenta un egocentrismo esagerato, ma non manifesto, con intense idee di superiorità non esternate. Il narcisista covert, inoltre, potrebbe soffrire anche di:

  • umore labile;
  • crisi d'ansia;
  • depressione.
 

Bibliografia

  • Kernberg, O.(1975) Borderline conditions and pathological narcisissism. Newyork, Jason Aroson.
  • Migone, Paolo. "Il concetto di narcisismo." Il ruolo terapeutico 63 (1993): 37-39.
  • Kernberg, O. (1984) Object relations theory and clinical psychoanalysis.North-vale, NJ: Jason Aroson.
  • Lowen, A. (1983) Narcissism. Denial of the True Self. Macmillan Publishing Company.
  • Gabbard, G. O. (1989). Two subtypes of narcissistic personality disorder. Bulletin of the Menninger Clinic.
  • Grunberger, Bela. "El narcisismo." El narcisismo. 1979. 283-283.
  • Rosenfeld H. (1987) "Impasse and Interpretation". Tavistock Pubblications London.
  • Wink, P. (1991) The faces of Narcissism”. Institute of Personality Assessment and Research University of California, Berkeley.