L'immagine della maternità legata a una donna giovanissima è ormai superata, fortunatamente. Oggi, le donne vivono vite complesse, ricche di ambizioni personali e professionali, di percorsi di studio lunghi e articolati, di carriere che richiedono tempo ed energie. La decisione di avere un figlio è sempre più spesso il risultato di una riflessione ponderata, lontana dagli stereotipi del passato e dalle pressioni sociali e che tiene conto di molti fattori, non solo biologici. In questo articolo, esploreremo in modo approfondito come l'età influisce sulla fertilità, sia femminile che maschile, e quali sono i fattori da considerare per una scelta consapevole.
 

Fertilità femminile: un orologio biologico che non detta legge, ma che va ascoltato

Se da un lato la biologia indica che la fertilità femminile è al suo apice tra i 18 e i 24 anni, dall'altro la realtà è ben diversa. Molte donne scelgono di posticipare la maternità, e questo è un diritto inalienabile. Tuttavia, è importante essere consapevoli che l'orologio biologico esiste e che, con il passare degli anni, la fertilità diminuisce.

La fascia d'età tra i 25 e i 35 anni rimane comunque un periodo di buona fertilità, ma è fondamentale ricordare che ogni coppia è un caso a sé, e che fattori come lo stile di vita, la salute generale e la presenza di eventuali patologie possono influenzare la capacità di concepire.
 

Oltre i 35 anni: consapevolezza, rischi e possibilità

Dopo i 35 anni, la fertilità femminile diminuisce gradualmente e dopo i 40 i rischi di complicazioni aumentano in modo significativo. Aborti spontanei, ipertensione, diabete gestazionale e parti prematuri sono più frequenti. Inoltre, il rischio di anomalie cromosomiche, come la sindrome di Down, cresce con l'età materna. Tuttavia, è importante sottolineare che molte donne concepiscono e portano a termine gravidanze sane anche in età avanzata, grazie ai progressi della medicina e alle tecniche di procreazione assistita.

Illustrazione 1 - Ginecologia e Ostetricia

Non solo la donna: il ruolo fondamentale dell'età maschile

La fertilità maschile è anch'essa influenzata dall'età, anche se in modo diverso rispetto a quella femminile. La qualità dello sperma diminuisce con il passare degli anni, con una riduzione del numero di spermatozoi, della loro motilità e un aumento delle anomalie morfologiche. Questo può comportare difficoltà nel concepimento e un aumento del rischio di malformazioni genetiche nel nascituro. La consapevolezza del proprio ruolo nel processo riproduttivo è quindi fondamentale anche per l'uomo, che deve prendersi cura della propria salute e adottare uno stile di vita sano.
 

Una scelta personale, informata e condivisa

In definitiva, l'età è solo uno dei fattori da considerare nella scelta del momento giusto per avere un figlio. L'importante è prendere una decisione informata, consapevole dei rischi e delle possibilità, e in sintonia con il proprio partner. La comunicazione aperta e sincera all'interno della coppia è fondamentale per affrontare insieme questo percorso, considerando tutti gli aspetti, sia biologici che psicologici e sociali.

 

Bibliografia

  • Istituto Superiore di Sanità (ISS) – Fattori ambientali e stili di vita che influiscono sulla fertilità.
  • Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) – Infertility.
  • Ministero della Salute – Salute riproduttiva.