Cos'è la distonia focale?

La distonia è l'espressione di un disturbo del movimento di tipo ipercinetico la cui caratteristica principale è una contrazione muscolare prolungata involontaria.

Il risultato clinico di questa contrazione è un movimento eccessivo e iterativo con torsioni articolari e posture anomale locali o distrettuali.

 Illustrazione 1 - Neurologia

Da cos’è provocata?

La causa di questo eccesso di movimento è un ridotto funzionamento dei meccanismi che regolano l’attivazione selettiva di gruppi muscolari.
 

Quali sono i sintomi?

I sintomi variano a seconda del distretto corporeo interessato.

Nel torcicollo, il capo si flette o ruota involontariamente. Nella distonia della mano, le dita possono flettersi involontariamente con una sensazione di tensione lungo l'avambraccio. L’attivazione muscolare può estendersi a polso, avambraccio e talvolta anche braccio e spalla. Tutti i pazienti escogitano delle manovre diversive che riescono ad opporsi al movimento distonico per qualche momento, come toccarsi il mento o poggiare la testa contro il muro nel torcicollo o, ancora,  toccare il braccio nel crampo dello scrivano.

Queste manovre hanno l’effetto di interrompere un flusso anomalo di informazioni (come lunghezza e tensione) proveniente dai muscoli distonici e diretto al cervello al fine
di elaborare la posizione del distretto corporeo nello spazio.

 

Come si diagnosticano le distonie?

La diagnosi è clinica. Gli esami strumentali utilizzati in modo convenzionale (TAC cranio, RM encefalo, Elettroencefalogramma, Potenziali Evocati Motori e Somatosensoriali) non rilevano alterazioni significative e specifiche nelle forme di distonia focale primaria. Solo alcune tecniche neurofisiologiche utilizzate in modo sperimentale hanno evidenziato delle alterazioni nei meccanismi di controllo dell’inibizione interneuronale a livello cortico-sottocorticale e di plasticità sensori-motoria.
 

Quali sono i rischi?

Le alterazioni posturali indotte dalle distonie danno origine a una diversa percezione e anormale rappresentazione cerebrale dei segmenti articolari e delle parti del corpo
distoniche. Per esempio, nella distonia cervicale, il paziente seduto ad occhi chiusi ritiene che il suo collo o la sua testa siano perfettamente in asse e centrate rispetto al resto del
corpo.

Le deformazioni indotte possono diventare permanenti con perdita della capacità funzionale e comparsa di alterazioni secondarie a livello muscolo-scheletrico ed articolare.

 

Come si curano?

Per le distonie focali, il trattamento farmacologico di prima scelta è l’infiltrazione muscolare con tossina botulinica di tipo A.

La tossina causa una riduzione transitoria dell’efficienza di connessione neuromuscolare, dando origine a una paralisi parziale dei muscoli infiltrati. Questo effetto ha una durata variabile che dipende dalla quantità di tossina iniettata e dal tipo di muscolo infiltrato.

Nei grossi muscoli degli arti e del collo, la durata dell’effetto è di circa 3-4 mesi. Nei piccoli muscoli palpebrali, varia dai 6 ai 12 mesi.

ll trattamento ottimale richiede cicli regolari d'infiltrazione con tossina botulinica (ogni 3-4 mesi, in media) prolungati nel tempo.

Grazie a questo farmaco l’iperattività muscolare si riduce così come il dolore, non sempre originato dalla contrattura muscolare. Proprio perché iniettata localmente nel muscolo, la tossina è scevra di effetti collaterali sistemici (ipotensione, astenia generalizzata, confusione, irritabilità,disturbi gastro-intestinali) che si possono invece associare all’assunzione di miorilassanti orali.

Esistono alternative alla tossina botulinica?

Altri farmaci, come i miorilassanti somministrati per via orale, possono essere di supporto ma non sostitutivi al trattamento con tossina botulinica.

C’è bisogno di riabilitazione fisica?

La terapia fisica riabilitativa non è comunemente eseguita perché richiede estrema competenza, oltre che essere specifica e personalizzata.

 

Bibliografia

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