Fu Henri Mondor nel 1939 a descrivere questa rara patologia che colpisce le vene della parete toracica anteriore e della mammella. E per quanto riguarda l’andrologia, le vene superficiali del pene, quali la vena superficiale dorsale e la vena coronale. La patologia si presenta in maniera acuta con edema arrossamento e dolore, in una zona più limitata del pene, o in forma diffusa.

Alla palpazione sentiremo una specie di spaghetto sottocutaneo, dolente nelle fasi iniziali. Nelle forme tardive si presenterà come una corda, dura, priva di elasticità che provocherà dolore in erezione a causa della tensione determinata. Spesso il dolore si può anche estendere alla zona sovra pubica. Nella diagnosi differenziale dobbiamo considerare la malattia d La Peyronie e la linfangite scleroatrofica.


Il decorso di solito è benigno. La terapia si avvale di FANS e antiaggreganti nella fase iniziale. Se la tensione durante l’erezione rimane eccessiva in casi rari si può attuare un piccolo intervento in anestesia locale di sezione o stripping della vena superficiale del pene.