Che cos’é?

La gonorrea è una malattia sessualmente trasmissibile, il cui agente infettivo responsabile è il batterio della Neisseria Gonorrhoeae.

Tale affezione è spesso conosciuta volgarmente con il nome di “scolo”, per le sue evidenti manifestazioni cliniche sintomatologiche.

Questo batterio, fa parte dei germi che per essere identificati utilizzano la colorazione gram.

Tra le malattie sessualmente trasmesse è la più diffusa al mondo, con una prevalenza quasi endemica nel continente africano.

Cause

La principale via di diffusione, è il rapporto sessuali, in particolare attraverso il contatto sessuale non protetto, tra il pene e la vagina o l’ano (genitali o anali), con un partner infetto.  

La probabilità di sviluppare la gonorrea, quindi, aumenta se si hanno rapporti sessuali con diverse persone, senza precauzioni.

Uno dei fattori che favorisce lo sviluppo, la crescita e la riproduzione di questo batterio è un ambiente caldo e umido. Pertanto, i distretti anatomici che vengono più colpiti, sono gli organi genitali della donna e l’uretra (maschile e femminile).

L'infezione può però svilupparsi anche in altre sedi: bocca, gola, occhi e retto. Tale infezione è anche trasmissibile dalla madre al neonato durante il parto.

Sintomi

La sintomatologia da infezione da Neisseria Gonorrhoeae (scolo), ha un periodo di latenza variabile, in quanto dopo il contagio si può manifestare precocemente, alcuni giorni dopo (da 2 a 5 giorni), oppure rimanere latente o asintomatico in una prima fase, per poi manifestarsi clinicamente dopo circa 1 mese (tardivamente). 

In alcuni casi, non molto rari, invece, non vi è alcun sintomo, per cui il soggetto infetto non ne è cosciente, in quanto vi è una  mancanza di sintomi specifici, pertanto nella condizione apparente di portatore sano.

Questo quadro clinico, nella maggior parte dei casi può essere responsabile di un aumentato rischio di insorgenza di complicanze, ed è il principale serbatoio di trasmissione e diffusione dell’infezione.
La manifestazione clinica dell’infezione, presenta un quadro sintomatologico diverso a seconda che il paziente sia un  maschio o una femmina e, in relazione al distretto anatomico coinvolto.

Negli uomini, i sintomi si  possono manifestare clinicamente sotto forma di:

  • Sensazione di bruciore o di dolore durante la minzione;
  • Necessità di urinare frequentemente;
  • Emissione di urine torbide;
  • Secrezioni uretrali spontanea di colorito bianco-giallastro o verdastro;
  • Dolenzia in sede faringea (mal di gola);
  • Prurito in sede perineale o anale, dolori intestinali, rettoragie.
  • Dolore o gonfiore a livello dello scroto o testicoli.

Nelle donne i sintomi della gonorrea, sono  molto spesso aspecifici e talvolta talmente lievi tali da essere attribuibili ad altri disturbi di vario genere, ad esempio a banali vaginiti.

I sintomi più frequenti sono:

  • Secrezioni vaginali bianco/giallastre (banalmente perdite vaginali);
  • Sanguinamento in sede vaginale;
  • Sensazione di bruciore o di dolore durante la minzione;
  • Dolenzia in sede faringea (mal di gola);
  • Dolenzia in sede pelvica;  
  • Prurito in sede perineale o anale, dolori intestinali, rettoragie;
  • Raramente iperpiressia (febbre), accompagnata a sintomatologia di tipo cistitico;
  • Questi ultimi tre sintomi (dolenzia in sede pelvica; prurito perineale o anale; febbre), si manifestano solamente quando l’infezione si è diffusa, per via ematica (attraverso il sangue), ad altri organi.

Diagnosi

La diagnosi viene eseguita, tramite test delle urine e tamponi.

Nella maggior parte dei casi risulta più facilmente eseguibile negli uomini che nelle donne.

La difficoltà nella diagnosi nelle donne, risulta particolarmente difficile, a causa del fatto che la gonorrea, spesso è asintomatica, pertanto per effettuare la diagnosi è necessario far ricorso a esami di laboratorio.

La diagnosi viene eseguita di routine con un test delle urine con coltura del secreto prelevato con dei tamponi dalle parti del corpo infettate.

I distretti anatomici più interessati sono:

  • Uretrale nell’uomo,
  • Endocervicale o vaginale nella donna.
  • Retto e faringe (uomini / donne).

Il campione del secreto sospetto con il microrganismo (batterio) può essere esaminato:

  • Esame diretto (direttamente al microscopio)
  • Esame colturale (coltivato in laboratorio)

 

Rischi  da mancato trattamento

L’infezione da neisseria gonorrea, una volta contratta, se non viene opportunamente diagnosticata e trattata,  può avere conseguenze gravi e permanenti.

  • Nelle donne l’infezione da gonorrea è responsabile nella maggior parte dei casi della sindrome pelvica o malattia infiammatoria delle pelvi (pelvic inflammatory disease, Pid). L’infezione del tratto genitale superiore si può manifestare con febbre, dolore addominale, ascessi interni e dolori pelvici cronici. Tale  processo infiammatorio può danneggiare le tube di Falloppio, causando infertilità e aumentare il rischio di gravidanza ectopica.
  • Nell’uomo invece può essere responsabile di epididimite. Questo processo infiammatorio determina una sintomatologia algica, molto dolorosa, che se non trattata può portare alla sterilità.

 

Trattamenti 

Il trattamento dell’infezione da gonorrea si basa sull’utilizzo di antibiotici (penicillamici o cefalosporine ).

L’utilizzo non appropriato di antibiotici è una delle principali cause  del recente aumento di ceppi resistenti agli antibiotici, pertanto, sempre più spesso al fine di avere un intento curativo radicale si ricorre a una doppia terapia.

Recentemente l’OMS ha segnalato la  presenza di ceppi batterici di neisseria gonorrhoeae,  resistenti  a tutti gli antibiotici attualmente disponibili.

Attualmente la terapia antibiotica in mancanza  o in attesa di un’antibiogramma specifico, si basa sulla  prescrizione di una combinazione di ceftriaxone e azitromicina, da correggere successivamente in attesa di ottenere dal laboratorio di analisi il referto relativo all’antibiogramma, strumento che permette una scelta più mirata dell’antibiotico.

Nel caso in cui i sintomi persistono,  nonostante la terapia si raccomanda ovviamente una rivalutazione.

Durante il trattamento è indispensabile evitare rapporti fino a quando non si ha una completa e accertata guarigione.

La terapia antibiotica ha lo scopo di eradicare l’infezione, ma non ha alcun effetto su eventuali alterazioni anatopatologiche già occorse o in fase evolutiva.

Una precauzione da adottare una volta venuto a conoscenza dell’affezione da gonorrea è quella di avvisare tutti i partner con cui si è venuto in contatto, all’incirca 60gg prima della comparsa della sintomatologia.

Tale comportamento permette di evitare la eventuale diffusione dell’infezione ed evita di esporre  i partner a gravi complicazioni.