Cosa sono i noduli della tiroide?

Si tratta di una patologia molto comune ma per fortuna i noduli della tiroide sono maligni solo nel 5-10% dei casi.

In conseguenza di difetti, congeniti o acquisiti, nella produzione e rilascio in circolo degli ormoni tiroidei, le cellule della tiroide proliferano con la finalità di supplire al difetto. Ciò porta alla costituzione di gozzo uni o multi-nodulare. Questa finalità è evidente in presenza contemporanea di più di un nodulo. Lo è meno nel caso di noduli unici, per i quali affiora la possibilità di mutazioni cancerogene dei tireociti.

Queste mutazioni possono avvenire nei cromosomi dell’ovocita o dello spermatozoo e sono allora trasmissibili (tumori famigliari della tiroide) ovvero possono avvenire nei cromosomi dei tireociti (forme non famigliari ), per effetto di condizioni ambientali sfavorevoli, tra cui la carenza di iodio in acqua, aria, suolo.

Illustrazione 1 - Endocrinologia
 

Come si manifestano?

Possono essere asintomatici fino a che, con la loro espansione, non comprimono organi contigui alla tiroide (trachea, esofago, nervi laringei) o danno metastasi locoregionali (linfonodi del collo) o, nei casi più gravi, metastasi a distanza (ossa, polmoni); quando si sviluppano in superficie si palpano o vedono.

Frequentemente sono diagnosticati in occasione di indagini strumentali effettuate per altri motivi (incidentali tiroidei).
 

Come si diagnosticano i tumori della tiroide?

La diagnosi non può che essere citologica (agoaspirato del nodulo) o istologica.  Tuttavia, considerata la evenienza di incertezze all’esame cito-istologico, è fondamentale la raccolta incruenta di dettagli: anamnesi personale e famigliare, ecografia della tiroide.

Nei pazienti più giovani prevale il PTC (Papillary Thyroid Carcinoma), a prognosi più favorevole. Nei pazienti più anziani prevalgono tumori più aggressivi con metastasi a distanza, FTC (Follicular Thyroid Carcinoma), HCC (Hurtle Cell carcinoma), TAC (Thyroid Anaplastic Carcinoma), TL (Thyroid Lymphoma).
 

Chi è a rischio?

A maggior rischio sono pazienti:
 
  • di età inferiore a 20 anni;
  • superiore a 60 anni;
  • di sesso maschile;
  • ovvero con una storia di irradiazione del collo durante l’infanzia o l’adolescenza;
  • ovvero di una storia famigliare di cancro della tiroide;
  • ovvero una storia recente di rapida crescita di un nodulo già noto;
  • dolore nella regione del collo;
  • mutamenti della voce;
  • aumento di volume dei linfonodi del collo.
A rischio maggiore sono noduli di 4 cm o anche di 2 cm, purché con caratteri sospetti alla ecografia ovvero di riscontro occasionale in corso di FDG-PET effettuata per altri motivi.
 

Come si curano?

Nel gozzo con due o più noduli di eguali dimensioni è indicata una terapia sostitutiva con ormone tiroideo, vita natural-durante.
In presenza di un nodulo maggiore di 2 cm è indicata tiroidectomia selettiva ovvero totale a seconda dell’esito dell’indagine cito-istologica.
Nel PTC maggiore di 1 cm e nel FCT si procederà a tiroidectomia totale seguita da terapia radiometabolica (I-131).
Nel PTC < 1 cm (microcarcinoma), considerato il lento accrescimento di questa neoplasia, si può suggerire lobectomia selettiva quando è forte il rischio di lesioni chirurgiche accidentali sui nervi laringei. In TAC e TL tiroidectomia, polichemioterapia, radioterapia.
 

Bibliografia

  • 2022  Linee Guida  ISS italiano.
  • 2022  Linee Guida  AME ( Associazione Medici Endocrinologi )rs: A Standardized Diagnostic Approach. Endocrinol Metab (Seoul). 2022 Oct;37(5):703-718. doi: 10.3803/EnM.2022.1553. Epub 2022 Oct 4. PMID: 36193717; PMCID: PMC9633223.