La Manometria Anorettale

A cura del Dr. Marco La Torre
Chirurgo Generale Medico Chirurgo, specialista in Chirurgia Generale - ColonProctologo
Che cosa è?
La manometria anorettale è un esame diagnostico, poco o affatto invasivo, utilizzata in chirurgia e gastroenterologia, per valutare l’efficienza della muscolatura sfinteriale anale, misurando la contrattilità muscolare dell'ano, in particolare dello sfintere anale interno ed esterno.
La tecnica consente di raccogliere informazioni sulla fisiopatologia del retto e dell’ano, nonché inquadrare ed analizzare l’intera dinamica muscolare del pavimento pelvico. Come funziona? Il manometro è, in sintesi, un apparecchio computerizzato caratterizzato da un lettore pressorio, un braccio meccanizzato, un serbatoio di acqua distillata, un sensore pressorio anorettale, sonda in lattice. Una pompa agisce spingendo all’interno della sonda, sottile circa 2-3 mm, dell’acqua distillata, la quale fuoriesce nel canale anale e nel retto attraverso 4/8 piccoli orifizi posti ai lati della stessa. La forza esercitata dai muscoli sfinterici sulla sonda, sarà letta dalla macchina (lettore pressorio computerizzato) come una opposizione o contrasto alla fuoriuscita dell’acqua dagli orifizi della sonda stessa, comunicando al lettore pressorio del manometro una pressione statica a riposo o sotto sforzo. Maggiore sarà la forza esercitata, maggiore sarà la pressione sfinteriale, e viceversa.
A che cosa serve?
La manometria anorettale è fondamentale, in associazione ad altri esami diagnostici, nello studio della continenza e dell'evacuazione delle feci. Essa permette di ottenere sia informazioni statiche sia informazioni dinamiche sul funzionamento della muscolatura del pavimento pelvico.
A riposo essa misura le pressioni di base e la compliance rettale (sensibilità alla distensione del retto), mentre sotto sforzo misura la capacità di contrazione volontaria ed il mantenimento della contrazione stessa. In senso dinamico la manometria studia ed analizza i riflessi che sovraintendono l'attività muscolare ed i movimenti dei muscoli rettali ed anali alla distensione e movimento delle feci.
Quali informazioni ci fornisce?
1. Alterazione dei valori pressori anali a riposo o in contrazione, identificando: ipotono od ipertono sfinteriale,
2. Alterazione della sensibilità del Retto,
3. Alterazioni dei meccanismi di contrazione o rilasciamento anale: dissinergia del pavimento pelvico.
L’esame dura circa 30 minuti al termine del quale, verrà rilasciato un referto medico conclusivo contenente i diversi grafici pressori.
Domande frequenti:
- Ci possono essere complicazioni?
Nessuna specifica, tuttavia in presenza di patologie anorettali associate a flogosi o congestione venosa (patologia emorroidaria, ragade anale, prolasso del retto, ecc), si può presentare al termine dell’esame un piccolo ed autolimitante sanguinamento, o una esacerbazione temporanea (pochi minuti) della sintomatologia dolorosa preesistente.
- Quali sono le controindicazioni?
Nessuna specifica; tuttavia particolare prudenza deve essere dimostrata in presenza di recenti interventi chirurgici anorettali e ferite chirurgiche recenti.
- Devo eseguire una preparazione particolare?
È sufficiente un piccolo clistere evacuativo, una o due ore prima dell’esame.
La manometria anorettale è un esame diagnostico, poco o affatto invasivo, utilizzata in chirurgia e gastroenterologia, per valutare l’efficienza della muscolatura sfinteriale anale, misurando la contrattilità muscolare dell'ano, in particolare dello sfintere anale interno ed esterno.
La tecnica consente di raccogliere informazioni sulla fisiopatologia del retto e dell’ano, nonché inquadrare ed analizzare l’intera dinamica muscolare del pavimento pelvico. Come funziona? Il manometro è, in sintesi, un apparecchio computerizzato caratterizzato da un lettore pressorio, un braccio meccanizzato, un serbatoio di acqua distillata, un sensore pressorio anorettale, sonda in lattice. Una pompa agisce spingendo all’interno della sonda, sottile circa 2-3 mm, dell’acqua distillata, la quale fuoriesce nel canale anale e nel retto attraverso 4/8 piccoli orifizi posti ai lati della stessa. La forza esercitata dai muscoli sfinterici sulla sonda, sarà letta dalla macchina (lettore pressorio computerizzato) come una opposizione o contrasto alla fuoriuscita dell’acqua dagli orifizi della sonda stessa, comunicando al lettore pressorio del manometro una pressione statica a riposo o sotto sforzo. Maggiore sarà la forza esercitata, maggiore sarà la pressione sfinteriale, e viceversa.
A che cosa serve?
La manometria anorettale è fondamentale, in associazione ad altri esami diagnostici, nello studio della continenza e dell'evacuazione delle feci. Essa permette di ottenere sia informazioni statiche sia informazioni dinamiche sul funzionamento della muscolatura del pavimento pelvico.
A riposo essa misura le pressioni di base e la compliance rettale (sensibilità alla distensione del retto), mentre sotto sforzo misura la capacità di contrazione volontaria ed il mantenimento della contrazione stessa. In senso dinamico la manometria studia ed analizza i riflessi che sovraintendono l'attività muscolare ed i movimenti dei muscoli rettali ed anali alla distensione e movimento delle feci.
Quali informazioni ci fornisce?
1. Alterazione dei valori pressori anali a riposo o in contrazione, identificando: ipotono od ipertono sfinteriale,
2. Alterazione della sensibilità del Retto,
3. Alterazioni dei meccanismi di contrazione o rilasciamento anale: dissinergia del pavimento pelvico.
L’esame dura circa 30 minuti al termine del quale, verrà rilasciato un referto medico conclusivo contenente i diversi grafici pressori.
Domande frequenti:
- Ci possono essere complicazioni?
Nessuna specifica, tuttavia in presenza di patologie anorettali associate a flogosi o congestione venosa (patologia emorroidaria, ragade anale, prolasso del retto, ecc), si può presentare al termine dell’esame un piccolo ed autolimitante sanguinamento, o una esacerbazione temporanea (pochi minuti) della sintomatologia dolorosa preesistente.
- Quali sono le controindicazioni?
Nessuna specifica; tuttavia particolare prudenza deve essere dimostrata in presenza di recenti interventi chirurgici anorettali e ferite chirurgiche recenti.
- Devo eseguire una preparazione particolare?
È sufficiente un piccolo clistere evacuativo, una o due ore prima dell’esame.
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