La couperose è una patologia caratterizzata dalla presenza di piccoli capillari, denominati in termini scientifici “teleangectasie”, di calibro molto sottile, presenti sul viso, in particolare sulle guance e sugli zigomi. Si manifesta con chiazze rosse diffuse, talvolta presentandosi nella sua estensione con aspetto di “farfalla” dalla porzione laterale delle guance all’ala del naso. Talvolta si avverte una sensazione di calore più o meno intensa.
- Cause.
Può avere origine ereditaria, oppure essere legata a fattori esterni, quali improvvise variazioni climatiche (passaggio da molto caldo a molto freddo); eccessiva esposizione ai raggi del sole, comune soprattutto nelle persone di carnagione chiara; assunzione continua di alcolici e/o superalcolici e di cibi molto piccanti. Sono tutte condizioni che determinano una vasodilatazione cutanea. Può insorgere sia nel sesso maschile che femmminile ma è più frequente tra le donne ed insorge a partire dai 25 anni. Se trascurato può progredire, peggiorando sia l’aspetto estetico che la sintomatologia.
- Sintomi.
La patologia insorge con la comparsa di piccoli vasi dilatati, singoli o ramificati e con improvvisi arrossamenti e vampate di calore diffuse sulle guance, sugli zigome ed ai lati del naso.
- Diagnosi.
La diagnosi è clinica e viene fatta dal medico che deve inquadrarla per valutare se è un episodio isolato o fa parte di una malattia più ampia (acne rosacea, sindrome di Rendu-Osler-Weber ecc.)
- Rischi.
Non è una patologia grave ma può progredire con peggioramento sia della comparsa dei capillari sia dell’arrossamento con conseguente grave inestetismo cutaneo.
- Cure e Trattamenti.
Il trattamento domiciliare ha la funzione di alleviare la sintomatologia di eritema, calore e rossore viene effettuato con apposite creme ed unguenti acquistabili in farmacia.
Il trattamento medico, in grado di chiudere i capillari e migliorare così sia l’inestetismo che i sintomi, viene effettuato con appositi laser, la cui lunghezza d’onda è specifica per l’emoglobina. Il trattamento è ambulatoriale e non necessita di alcuna anestesia se non l’utilizzo di raffreddatori cutanei per contrastare il calore generato dalla macchina. Con tale metodica i vasi si chiudono immediatamente e la pelle rimane intatta. Residua per una o due settimane una traccia rosso scura, tipo graffio di gatto, che poi scompare lasciando la cute totalmente pulita.
In genere sono sufficienti un paio di sedute a distanza di 30/40 giorni l’una dall’altra.