ABLAZIONE ENDOMETRIALE

Distruzione della mucosa endometriale mediante una specifica attrezzatura. In anestesia generale, con un elettrodo particolare chiamato "roller ball", è possibile asportare la mucosa endometriale. Questa tecnica può consentire di evitare l'isterectomia e di riprendere in pochi giorni le normali attività.

ABORTO

La legislazione italiana definisce aborto l’interruzione della gravidanza entro il 180° giorno di amenorrea (25 settimane e 5 giorni).

ABORTO ABITUALE

Si definisce tale quando almeno 3 gravidanze terminano con un aborto spontaneo.

ABORTO INTERNO

Gravidanza interrotta che rimane in utero (anche per settimane) senza venire espulsa.

ABORTO PROVOCATO

Vedi interruzione volontaria di gravidanza.

ACNE

Disfunzione dei follicoli delle ghiandole sebacee delle cute, con aumento della secrezione di sebo, aumento della produzione di cheratina nel dotto escretore che causa una sorta di tappo (comedone, o punto nero) ostruendo la fuoriuscita del sebo con conseguente infiammazione (foruncolo), ed esiti cicatriziali. E’ causata dagli ormoni androgeni, per eccessiva sensibilità alla loro azione o per aumento della loro quantità.

ADENOCARCINOMA

Tumore epiteliale maligno della componente ghiandolare di un organo o tessuto.

ADENOMA

Tumore epiteliale benigno a struttura ghiandolare.

ADENOMIOSI

È la forma di endometriosi che si sviluppa all'interno della parete muscolare (miometrio) dell'utero.

ADERENZE

In seguito a processi infiammatori, endometriosi, interventi chirurgici, infezioni, utero, tube e ovaie possono rimanere adesi tra loro e alle strutture circostanti. Questa situazione può essere la causa di dolori anche molto forti, deficit funzionali e infertilità.

ADOLESCENZA

Periodo della vita non precisamente definito cronologicamente tra inizio o fine della pubertà e età adulta.

ADRENARCA

Inizio dell’aumento della produzione di androgeni da parte del surrene durante la pubertà, con stimolazione della crescita dei peli ascellari e pubici. Nelle ragazze la crescita dei peli è quasi esclusivamente stimolata dagli androgeni di produzione surrenale, nei maschi dagli androgeni di produzione testicolare.

AIDS

Malattia descritta per la prima volta nel 1981, caratterizzata da deficit immunitario (dall’inglese A cquired I mmune D eficiency S yndrome) causata da un’infezione da retrovirus.

ALENDRONATO

Farmaco non ormonale appartenente alla categoria dei bifosfonati, utilizzato per la terapia dell’osteoporosi.

ALOPECIA

Calvizie dovuta all’aumentata perdita di capelli.

ALGOMENORREA

Mestruazione dolorosa in cui il dolore è prevalentemente, se non esclusivamente, localizzato al basso ventre.

AMENORREA

Indica l'assenza delle mestruazioni. Si parla di amenorrea primaria quando il flusso mestruale non è mai comparso, mentre si parla di amenorrea secondaria quando le mestruazioni sono assenti dopo un periodo più o meno lungo di flussi normali.

ANALOGHI

Sostanze con configurazione chimica simile a quella delle gonadotropine (ormoni che stimolano la produzione di ormoni sessuali) ma con azione neutra, che bloccando i recettori per le gonadotropine le rendono inutilizzabili dall’organismo. In questo modo si blocca la produzione degli ormoni sessuali dipendente dalle gonadotropine. Vengono usati nell’endometriosi, nei fibromi, nella fecondazione assistita, in alcuni tumori ormono-dipendenti.

ANAMNESI

Raccolta della storia medica presente e passata, familiare e personale, del paziente.

ANDROGENI

Ormoni sessuali sintetizzati dai testicoli, che determinano modificazioni corporee di tipo maschile. Piccole quantità di androgeni vengono sintetizzate
anche dal surreni e dall’ovaio. L’androgeno più importante è il testosterone.
Androgeno debole, viene prodotto dal surrene e dall’ovaio, e si forma per riduzione dal deidroepiandrostenedione. Può venire metabolizzato ad estrone (ormone estrogeno) nel tessuto adiposo periferico.

ANDROSTENEDIONE

Anestesia locale praticata nelle spazio soprastante la dura madre, cioè la membrana che riveste il midollo spinale, impiegata in numerosi interventi chirurgici ostetrico-ginecologici e durante il travaglio.

ANESTESIA EPIDURALE

Iniezione di un anestetico locale nelle spazio subaracnoideo (tra la dura madre e la pia madre, cioè le due membrane che avvolgono il midollo spinale).

ANNESSI

Termine che indica complessivamente tube e ovaie.

ANNESSIECTOMIA

Asportazione chirurgica delle tube e delle ovaie.

ANNESSITE

Processo in infiammatorio e/o infettivo che coinvolge le tube e le ovaie. Orifizio attraverso il quale l’intestino retto sbocca all’esterno.

ANORESSIA NERVOSA

Disturbo legato all’assunzione del cibo a causa sconosciuta, caratterizzato da riduzione dell’apporto calorico con eccessiva magrezza e, nelle femmine, anche da amenorrea. Il rifiuto di alimentarsi in modo sufficiente può in casi estremi portare alla morte.

ANORGASMIA

Turba della funzione sessuale con mancanza dell’orgasmo.

ANOVULAZIONE

Assenza del fenomeno dell'ovulazione. E' possibile avere le mestruazioni anche in assenza di ovulazione.

ANTIANDROGENI

Composti che bloccano l’azione degli androgeni occupando i recettori per questi ormoni sulla superficie delle cellule. Nella femmina vengono impiegati nelle disfunzioni causate da aumento degli androgeni, come acne, aumento dei peli, perdita di capelli.

ANTICONCEZIONALI

Metodi per il controllo delle nascite.

ANTIESTROGENI

Composti che bloccano l’azione degli estrogeni sugli organi bersaglio, impiegati principalmente nel tumore mammario (tamoxifen), nell’induzione dell’ovulazione (clomifene), e nella terapia dell’endometriosi (danazolo).

ANTIPROGESTINICI

Composti che bloccano l’azione del progesterone occupando i recettori per quest’ormone sulle cellule bersaglio. Il più noto è il mifepristone (RU 486), usato per ottenere l’aborto.

ASCUS

Sigla usata nell’attuale classificazione del pap test, per indicare alterazioni cellulari di significato poco chiaro o dubbio.

ATROFIA GENITALE

Rimpicciolimento dei genitali, con assottigliamento del rivestimento cutaneo e mucoso e riduzione della secrezione, determinata alla carenza di estrogeni e caratteristica della postmenopausa.

BACINO

Complesso osseo formato dal sacro e dalle due ossa iliache.

BARTOLINO, GHIANDOLA

Ghiandola situata nel terzo inferiore del grande labbro, che secerne una sostanza lubrificante durante la fase di eccitazione sessuale. Il dotto escretore sbocca nell’apertura veginale tra grande e piccolo labbro. La sua ostruzione può causare una cisti o un ascesso della ghiandola del Bartolino.

BETA-HCG

Frazione dell’HCG.

BIFOSFONATI

Farmaci non ormonali usati per la terapia dell’osteoporosi.

BILLINGS

Metodo per il controllo delle nascite basato sull’osservazione del muco cervicale.

BIOPSIA

Prelievo di una piccolo frammento di tessuto per eseguire l'esame istologico.

BLENORRAGIA

Vedi gonorrea.

BRUSH

Sottile spazzolino che durante l’esecuzione del pap test viene inserito nel canale cervicale per raccogliere cellule per l’esame citologico.

BULIMIA

Aumento morboso dell’appetito, con introduzione di un eccessivo apporto calorico e aumento del peso corporeo.

CANALE CERVICALE

Canale che decorre all’interno della cervice, e mette in comunicazione la cavità uterina con la vagina.

CANDIDA

Specie comprendente vari tipi di microrganismi appartenenti alla categoria dei lieviti, o miceti, o funghi, in grado di causare infezioni della cute e delle mucose. In particolare la Candida è in gradi di determinare una delle forme più frequenti di vaginite, vulvite e vulvovaginite. Si tratta con farmaci antimicotici per via locale o generale.

CARCINOMA

Tumore maligno delle cellule epiteliali, cioè le cellule che rivestono cute, ghiandole e mucose. Il carcinoma in situ è un tumore pre-invasivo, che non ha ancora oltrepassato la membrana basale, cioè lo strato di glicoproteine e tropocollagene che divide l’epidermide dal connetivo sottostante, mentre nel carcinoma invasivo la penetrazione nei tessuti sottostanti ha oltrepassato la membrana basale.

CARIOTIPO

Corredo cromosomico delle cellule, definito dalle dimensioni, dalla forma e dal numero dei cromosomi.

CASTRAZIONE

Rimozione chirurgica delle ghiandole sessuali (ovaie nella donna e testicoli nell’uomo) o perdita della loro funzione a seguito di terapie farmacologiche o radianti.

CAVITA’ UTERINA

La parte interna dell’utero, in comunicazione con la vagina attraverso il canale cervicale e con il peritoneo attraverso le salpingi.

CAVITA’ ENDOMETRIALE

Vedi cavità uterina.

CELIOSCOPIA

Vedi laparoscopia.

CELLULE GERMINALI

Vedi gameti.

CERVICE

Parte inferiore dell'utero (collo) che sporge in vagina. E' una zona molto importante per la fertilità, infatti al momento dell'ovulazione cambiano le caratteristiche del muco nel canale cervicale per facilitare la risalita degli spermatozoi.

CERVICITE

Infiammazione del canale cervicale.

CHLAMYDIA

Vedi clamidia.

CICLO ANOVULATORIO

Ciclo mestruale nel quale non avviene l’ovulazione. Solitamente, questo ciclo mestruale è irregolare per quantità e durata. È spesso presente durante l’adolescenza e nel climaterio.

CICLO MESTRUALE

Periodo intercorrente dal primo giorno della mestruazione al giorno precedente la mestruazione successiva, caratterizzato da modificazioni degli organi genitali che si verificano a causa delle differenze nella secrezione ormonale. Molto schematicamente, si può dividere in una prima fase (follicolare) caratterizzata dalla secrezione di estrogeni, e da una seconda fase (luteinica), che si verifica dopo l’ovulazione e nella quale oltre agli estrogeni viene secreto anche il progesterone.

CIN

Acronimo dall’inglese C ervical I ntraepitelial N eoplasia, cioè neoplasia intraepiteliale cervicale. I termini CIN1, CIN2 e CIN3 nella classificazione del pap-test sostituiscono i vecchi termini di displasia lieve, media, grave e carcinoma in situ. L’attuale classificazione ha sostituito il termine CIN con i termini LSIL e HSIL. Si tratta della trasformazione in senso neoplastico di varia gravità delle cellule epiteliali (squamose) che rivestono la cervice.

CIPROTERONE

Antiandrogeno, viene utilizzato in terapia sotto forma di ciproterone acetato (ad esempio in alcune pillole anticoncezionali).

CISTI OVARICA

Raccolta liquida (circondata da una parete propria) di diverse dimensioni e contenuto a partenza dall’ovaio. Le cisti sierose contengono liquido limpido, le cisti endometriosiche contengono sangue (vedi endometriosi), le cisti dermoidi contengono oltre ad una parte liquida una componente solida costituita da residui di tessuti diversi (denti, capelli, cartilagine, ecc.).

CISTITE

Infezione della vescica, causata dalla presenza nell’urina (che normalmente è sterile) di germi che provengono dall’intestino attraverso i vasi linfatici. Il batterio più frequentemente presente nella cistite è l’Escherichia Coli. La cistite può accompagnarsi a perdite di sangue, e in questo caso viene denominata c.emorragica.

CISTOADENOCARCINOMA

La forma più frequente dell’adenocarcinoma dell’ovaio.

CISTOADENOMA

Tumore benigno dell’ovaio con tendenza alla degenerazione maligna.

CISTOCELE

Abbassamento della vescica (vedi prolasso).

CISTOMA

Vedi cistoadenoma.

CITOLOGIA

Studio della morfologia delle cellule.

CLAMIDIA

Microrganismi intracellulari classificati come un tipo particolare di batteri. La Chlamydia trachomatis può causare infezioni genitali trasmesse per via sessuale, come uretrite, cervicite, salpingite e malattie infiammatoria pelvica.

CLIMATERIO

Periodo della vita della donna nel corso della quale si verifica una progressiva riduzione dell'attività ormonale dell'ovaio, che porta alla cessazione della capacità riproduttiva. È un periodo molto ampio che in linea di massima è compreso tra 42 e i 54 anni.

CLITORIDE

Organo erettile femminile situato alla congiunzione anteriore delle piccole labbra.

CLITORIDECTOMIA

Rimozione del clitoride. Vedi infibulazione.

CLOASMA

Macchie scure al volto causate dalla deposizione di melanina. Possono non riconoscere cause particolari, oppure possono essere favorite dall’assunzione di farmaci (anche ormoni e dalla gravidanza).

CLOMIFENE

Composto ad azione debolmente antiestrogenica usato per stimolare l’ovulazione nelle donne che non riescono a rimenere gravide a causa dell’assenza dell’ovulazione.

COITO

Rapporto sessuale con introduzione del pene nella vagina.

COITO INTERROTTO

Metodo di controllo delle nascite basato sulla retrazione del pene dalla vagina prima dell’eiaculazione.

COLLO DELL’UTERO

Vedi cervice.

COLPOISTERECTOMIA

Asportazione dell'utero attraverso la vagina.

COLPOSCOPIA

Osservazione della vagina e della cervice tramite uno strumento ottico (colposcopio) che consente l’ingrandimento dell’immagine di 10-30 volte. Si utilizza nei casi in cui il pap test dimostra la presenza di una lesione, per precisarne il tipo e l’estensione, e per eseguire delle biopsie mirate.

COLPOSOSPENSIONE

Intervento chirurgico per la sospensione della cupola vaginale in donne precedentemente sottoposte ad isterectomia, per trattare il prolasso.

CONCEPIMENTO

Coito che provoca la fecondazione.

CONDILOMI

Lesioni virali dell’apparato genitale causate da un virus denominato HPV (Human Papilloma Virus). Il papilloma virus (HPV) si trasmette soprattutto per via sessuale, anche se non sempre è possibile risalire alla fonte di contagio. Non si può escludere anche una trasmissione per via non sessuale, attraverso acqua o oggetti contaminati. L'HPV è un virus oncogeno, cioè ha la capacità di causare alterazioni tumorali delle cellule della mucosa che riveste il collo dell'utero, determinando quindi il tumore del collo dell'utero.
L'HPV ha vari sottotipi, che hanno diversa potenzialità di causare trasformazioni tumorali. Naturalmente, solo una piccola minoranza delle persone venute a contatto con il virus avranno problemi di questo tipo, e fortunatamente il tumore è preceduto da alterazioni pretumorali (displasie) che si possono facilmente curare con terapie conservative, come la rimozione della sola piccola parte di mucosa colpita. Molte spesso le lesioni da HPV vanno incontro alla regressione spontanea, per cui molti casi di displasia lieve non si trattano ma vengono solo controllati nel tempo. Le lesioni da HPV che causano alterazioni tumorali o pretumorali del collo dell'utero in genere non causano lesioni nel maschio. Alcuni tipi di HPV possono causare anche i condilomi acuminati, specie di verruche che si localizzano alla zona vulvare. Queste lesioni hanno un potenziale oncogeno molto scarso, mentre sono molto infettive per cui vanno trattate. Il modo più semplice è quello di applicare localmente una soluzione a base di podofillina, e solo se questa risulta inefficace passare alla rimozione con diatermocoagulazione o laser.

CONDOM

Vedi preservativo.

CONGENITO

Presente alla nascita.

CONIZZAZIONE

Intervento attraverso il quale si rimuove una parte del collo dell’utero perché affetta da displasia o carcinoma in situ. In passato veniva eseguita chirurgicamente, attualmente si preferisce utilizzare l’ansa diatermica o il laser.

CONTRACCETTIVI

Metodi per il controllo delle nascite.

CONTRACCETTIVI ORALI

Vedi pillola anticoncezionale.

CONTRACCEZIONE POSTCOITALE

Vedi pillola del giorno dopo.

CORIOCARCINOMA

Tumore maligno dei villi coriali, si instaura in genere per degenerazione maligna di una mola.

CORPO LUTEO

È la trasformazione che il follicolo ovarico subisce dopo l'ovulazione, dopo la quale prevale la produzione del progesterone che si esaurisce 14 giorni dopo in caso di mancato concepimento. Invece, in caso di fecondazione, la secrezione di progesterone e di estrogeni aumenta progressivamente e si parla quindi di corpo luteo gravidico.

CRAUROSI VULVARE

Vedi lichen vulvare.

CROMOSOMI

Corpiccioli filiformi contenuti nel nucleo delle cellule, veicolo delle informazioni genetiche. La razza umana possiede in ogni cellula 23 coppie di cromosomi, di cui 1 coppia determina il sesso: XX la femmina, XY il maschio. Le cellule germinali (gameti) contengono solo 23 cromosomi, uno per coppia, per cui unendosi nel momento della fecondazione si ricostituisce il patrimonio cromosomico completo.

CULDOSCOPIA

Esame laparoscopico eseguito attraverso una piccola incisione del fornice vaginale posteriore. Tecnica poco usata.

CUNNILINGUS

Rapporto sessuale orogenitale con stimolazione orale della vulva.

CURETTAGE

Rimozione di tessuto dalla cavità uterina tramite uno strumento tagliente denominato curette, per praticare un esame istologico, per fermare un sanguinamento o per rimuovere residui abortivi.

CYTOBRUSH

Tecnica tramite la quale con un piccolo spazzolino introdotto all’interno della cavità uterina si estrae del materiale l’esame citologico dell’endometrio.

DEIDROEPIANDROSTERONE

DHEA, ormone ad attività androgena prodotto dal surrene.

DERMOIDE

Teratoma cistico, quasi sempre benigno, di solito localizzato all’ovaio, contenente frammenti di tessuti diversi (denti, capelli, osso, cartilagine, tessuto nervoso).

DESORGESTREL

Ormone di sintesi ad attività progestinica, contenuto in alcune pillole anticoncezionali.

DETRUSORE

Muscolo della parete della vescica, la cui funzione è essenziale per il suo corretto svuotamento.

DHEA

Vedi deidroepiandrosterone.

DIAFRAMMA VAGINALE

Metodo contraccettivo consistente in un cappuccio di lattice da inserire in vagina prima del rapporto, in modo che esso ricopra il collo dell’utero e impedisca la risalita degli spermatozoi nel canale cervicale. Si usa con uno spermicida.

DISGERMINOMA

Tumore maligno dell’ovaio caratteristico dell’età giovanile.

DISMENORREA

Mestruazione dolorosa accompagnata da un corteo sintomatologico multiforme: ansia, emicrania, cefalea, nausea, vomito, ecc.

DISPAREUNIA

Definizione generica per indicare dolore e altri disturbi avvertiti dalla donna durante il coito.

DISPLASIA

Stadio pre-invasivo di un carcinoma, generalmente del collo dell’utero, ma anche della vagina o della vulva, ancora suscettibile di regressione spontanea.

DISURIA

Sintomo che si verifica nelle cistiti, quando la minzione diventa dolorosa. Vedi lattobacilli.

DÖDERLAIN, BACILLI DI DOPPLERFLUSSIMETRIA

Studio del flusso sanguigno tramite ultrasuoni. Si usa in ginecologia soprattutto per differenziare tra neoformazioni maligne e benigne.

DOUGLAS

La parte più bassa della cavità peritoneale che si trova tra il collo dell'utero anteriormente e il retto posteriormente. È il luogo in cui, per gravità, si raccolgono dei versamenti liquidi (liquido follicolare, essudati infiammatori e sangue).

ECOGRAFIA

Metodica diagnostica basata sull'impiego degli ultrasuoni che, indirizzati da un'apposita sonda all'organo in esame, permettono di trasformare in immagini le onde riflesse dall'organo, per studiarne la forma, la struttura e le dimensioni. In ginecologia si utilizza la metodica transaddominale, con sonda ecografica appoggiata sull’addome, oppure la metodica transvaginale, con sonda introdotta nella vagina.

ECTOPIA CERVICALE

Presenza congenita sul collo dell’utero di mucosa cervicale; erroneamente e volgarmente definita piaghetta.

ECTROPION

Vedi ectopia.

EIACULAZIONE FEMMINILE

In alcune donne si verifica, durante l’orgasmo, un’eiaculazione (emissione di liquido) dall’uretra.

ELEVATORE DELL’ANO

Muscolo a forma di imbuto che estendendosi dal pube al coccige forma la parte muscolare del pavimento pelvico, avvolgendo e mantenendo in posizione la vescica, l’utero e il retto, e svolgendo la funzione di sfintere.

EMATOCOLPO

Raccolta di sangue mestruale all’interno della vagina in caso di imene imperforato.

EMATOMETRA

Raccolta di sangue all’interno della cavità uterina.

EMATOSALPINGE

Raccolta di sangue all'interno della tuba.

EMBOLIA POLMONARE

Occlusione di uno o più vasi polmonari a causa di un trombo proveniente dal circolo periferico, generalmente dalle vene degli arti inferiori o del bacino.

EMOPERITONEO

Raccolta di sangue nella cavità addominale. Le cause più frequenti di origine genitale sono la rottura delle tube per gravidanza extrauterina e la rottura di cisti ovariche.

EMORROIDI

Dilatazione con formazione di noduli dei vasi del retto.

ENDOCERVICE

Vedi canale cervicale.

ENDOMETRIO

Mucosa che riveste la cavità uterina, e si sfalda tutti i mesi per dare origine alla mestruazione.

ENDOMETRIOSI

Patologia molto frequente nella donna in età fertile. Si manifesta quando la mucosa che riveste la cavità uterina (endometrio) si sviluppa al di fuori di questa sede, impiantandosi e sviluppandosi in altri organi e distretti (ovaie, salpingi, peritoneo, collo dell'utero, Douglas, ecc.). La forma che colpisce la parete muscolare dell'utero prende il nome di adenomiosi.

ENDOMETRITE

Infezione dell’endometrio.

ESAME CITOLOGICO

Esame per lo studio delle cellule provenienti da organi o distretti corporei (ad es. il pap test).

ESAME ISTOLOGICO

Esame per lo studio dei tessuti ottenuti attraverso biopsia o intervento chirugico.

ESTRADIOLO

Il più importante degli estrogeni naturali, sintetizzato dall’ovaio.

ESTROGENI

Sono gli ormoni femminili prodotti prevalentemente dalla ovaie. Gli estrogeni hanno una funzione essenziale nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della donna e nel ciclo riproduttivo.

ESTROPROGESTINICI

Farmaci composti da estrogeni e progestinici usati per la pillola anticoncezionale o per la terapia ormonale sostitutiva della menopausa.

ETEROSESSUALE

Soggetto orientato sessualmente verso il sesso opposto.

ETINILESTRADIOLO

Ormone di sintesi a potente attività estrogena, contenuto nella pillola anticoncezionale.

EUMENORREA

Ciclo mestruale normale per quantità, durata (3-5 giorni) ed intervallo (25-35 giorni).

FECONDAZIONE

Unione dei gameti femminile e maschile, con la formazione di un nuovo individuo. La fecondazione avviene nella tuba, dove si incontrano l’ovocita e lo spermatozoo.

FECONDAZIONE ASSISTITA

Insieme di tecniche usate nei casi di sterilità, per ottenere una fecondazione non possibile spontaneamente.

FELLATIO

Rapporto orogenitale, in cui si stimola il pene con la bocca.

FERTILIZZAZIONE IN VITRO

Fecondazione  che avviene facendo incontrare l’ovulo con lo spermatozoo in provetta.

FIBROMA UTERINO

Neoformazione benigna a partenza dal miometrio (parete muscolare dell'utero), chiamato pertanto anche mioma. Può avere dimensioni molto variabili con sviluppo esterno (sottosieroso), all'interno della parete (intramurale) o nella cavità dell'utero (sottomucoso).

FIBROADENOMA

Tumore benigno, soprattutto della mammella, a comparsa in età giovanile.

FIBROMIOMA

Vedi fibroma.

FINESTRA FERTILE

Si definisce finestra fertile il periodo di 6 giorni (i 5 giorni prima dell'ovulazione e il giorno dell'ovulazione) in cui è possibile rimanere incinta. Un recente studio ha messo in evidenza che tutti i giorni del ciclo, con maggiore o minore probabilità, possono ricadere nella finestra fertile.

FITOESTROGENI

Sostanze estratte da vari tipi di piante (soprattutto la soia), contenenti sostanze (isoflavoni) che posseggono un’azione debolmente estrogenica, e possono essere utilizzate nella terapia della sindrome menopausale.

FIV-ET

È la sigla di Fertilizzazione in Vitro con Embrio Transfer Questa tecnica comprende varie fasi: induzione multipla dell'ovulazione, prelievo degli ovociti, inseminazione degli ovociti in provetta con spermatozoi capacitati, transfer degli embrioni in utero. Questa tecnica è principalmente indicata nei casi di occlusione delle tube e di patologie dello sperma.

FLORA BATTERICA

Batteri normalmente presenti in un determinato distretto corporeo. La flora batterica vaginale comprende svariati microrganismi, fra cui predominano i lattobacilli, che mantengono acido il pH vaginale (tra 3,5 e 4,5).

FOLLICOLO

Formazione liquida dell'ovaio contenente l'ovocita. Normalmente per ogni ciclo, si forma un solo follicolo che, dopo circa 14 giorni dalla mestruazione, giunto a completa maturazione, scoppia liberando la cellula uovo (ovulazione) pronta per l'eventuale fecondazione.

FOSSA ILIACA

Regione laterale inferiore dell’addome.

FORNICE VAGINALE

Sfondato tra il collo dell’utero sporgente in vagina e la vagina.

FSH

F ollicle S timulating H ormone, ormone follicolostimolante. Ormone prodotto dall'ipofisi che stimola lo sviluppo del follicolo ovarico nella donna in età riproduttiva e la spermatogenesi nell'uomo. In menopausa il suo livello nel sangue aumenta.

FUNGHI

Vedi miceti.

GALATTORREA

Secrezione di latte dal capezzolo al di fuori del periodo dell’allattamento.

GAMETI

Cellule riproduttive maschili e femminili: spermatozoo e ovocita.

GARDNERELLA

Bacillo che causa una vaginite o vaginosi batterica, con presenza di perdite vaginali maleodoranti.

GENITALI

Organi deputati al rapporto sessuale ed alla riproduzione. Nell'uomo: testicoli, vescicole seminali, pene. Nella donna: vagina, utero, tube, ovaie, vulva.

GESTODENE

Progestinico di sintesi contenuto in alcune pillole anticoncezionali.

GHIANDOLE ENDOCRINE

Organi preposti alla secrezione degli ormoni. Le più importanti ghiandole endocrine femminili sono l'ipofisi (sita alla base del cervello) e le ovaie.

GONADI

Termine per definire scientificamente le ovaie nelle donne e i testicoli negli uomini.

GONADOTROPINA CORIONICA

Vedi HCG.

GONADOTROPINE

Ormoni prodotti dall’ipofisi, che nella donna regolano la secrezione degli ormoni sessuali e l’ovulazione. Vedi FSH e LH.

GONORREA

Malattia batterica a trasmissione sessuale causata dal gonococco. Detta anche blenorragia o, volgarmente, scolo. Nell’uomo causa uretrite, nella donna può dare perdite vaginali o anche essere asintomatica. Attualmente rara in Italia, è facilmente curabile con terapia antibiotica.

GRAVIDANZA EXTRAUTERINA

Gravidanza che s'impianta al di fuori della cavità uterina. Si definisce "tubarica" quando si localizza nella tuba, "ovarica" se si posiziona nell'ovaio, addominale se posizionata nella cavità addominale.

GRAVINDEX

Test per la diagnosi di gravidanza che si basa sul ritrovamento, nelle urine o nel sangue, della gonadotropina corionica (HCG).

HCG

Malattia virale a trasmissione sessuale che causa l’eruzione di vescicole sui genitali, con dolore e bruciore.

HERPES GENITALE

Malattia virale a trasmissione sessuale che causa l’eruzione di vescicole sui genitali, con dolore e bruciore.

HIV

H uman I mmunodeficiency V irus, vedi AIDS.

HPV

Vedi condilomi.

HSIL

High grade Squamous Intraepitelial Lesion, lesione intraepiteliale squamosa di alto grado, termine che secondo l’attuale classificazione del pap test indica una trasformazione precancerosa di alto grado delle cellule che rivestono la cervice uterina. Vedi CIN.

ICSI

Tecnica di fecondazione assistita con iniezione nel citoplasma dell’ovocita di uno spermatozoo o di uno spermatide. Si usa nelle sterilità maschili, quando la produzione di spermatozoi è molto scarsa o assente.

IDROSALPINGE

Raccolta di liquido sieroso o sierofibrinoso all'interno della tuba. Spesso si tratta di un fenomeno infiammatorio o infettivo. Quando si trasforma in pus, si parla di "piosalpinge".

IMENE

Membrana che restringe l’apertura della vagina e che si lacera al primo coito.

IMENE IMPERFORATO

Imene che ostruisce totalmente l’ingresso della vagina, causando ristagno di sangue mestruale. Deve essere perforato chirurgicamente.

IMPIANTO

Annidamento dell’ovocita fecondato nell’endometrio, che avviene circa 7 giorni dopo la fecondazione.

INCONTINENZA DA SFORZO

Perdita involontaria di urina provocata da un aumento della pressione addominale (colpo di tosse, sollevamento di pesi, ecc.). In molti casi è la conseguenza dell'abbassamento dell'utero(prolasso) e/o della vescica (cistocele), più frequente nelle donne che hanno avuto parti vaginali. Perdita involontaria di urina causata da iperattività del muscolo detrusore della vescica.

INCONTINENZA DA URGENZA

Perdita involontaria di urina provocata da un aumento della pressione addominale (colpo di tosse, sollevamento di pesi, ecc.).

INCONTINENZA DA STRESS

Vedi incontinenza da sforzo.

INFERTILITA'

Impossibilità da parte della donna di protrarre la gravidanza sino alla sopravvivenza del feto. Nonostante sia possibile un concepimento, la gravidanza esita sempre in un aborto.

INFIBULAZIONE

Mutilazione sessuale praticata alle bambine in certe zone (soprattutto in Africa Orientale), nella quale viene rimosso il clitoride e cucite tra loro le piccole labbra, allo scopo di impedire i rapporti prematrimoniali e il piacere sessuale

INSEMINAZIONE ARTIFICIALE

Si riferisce alla tecnica con la quale si depone il liquido seminale nell'apparato genitale femminile in prossimità dell'ovulazione.
L'inseminazione può essere: paracervicale (il liquido seminale viene deposto nel fornice vaginale posteriore), intracervicale (quando viene deposto nel canale cervicale), intrauterina (gli spermatozoi vengono deposti in cavità uterina), intratubarica (nelle tube), intraperitoneale (con una puntura del fornice vaginale posteriore gli spermatozoi vengono deposti nel cavo peritoneale dietro l'utero).

INSUFFLAZIONE TUBARICA

Insufflazione di anidride carbonica nelle tube per accertare se queste siano pervie, nell’ambito delle indagini per la sterilità.

INTERCEZIONE

Prevenzione della gravidanza dopo il rapporto sessuale. Può essere attuata con la pillola del giorno dopo o con l’inserimento della spirale.

INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA

Aborto cui si sottopone volontariamente la donna. In Italia l’IVG è regolata dalla legge 194, e può essere praticata nelle strutture ospedaliere entro la 12ª settimana di gravidanza (12 settimane e 6 giorni di amenorrea, contando dal primo giorno dell'ultima mestruazione).

INTROITO VAGINALE

Entrata della vagina.

IPERMENORREA

Eccessiva perdita di sangue con una mestruazione di durata normale.

IPERPOLIMENORREA

Mestruazioni di normale durata, ma di eccessiva quantità e ravvicinate nel tempo.

IPERPLASIA ENDOMETRIALE

Proliferazione eccessiva dell’endometrio, con potenziale evoluzione nel tempo verso la trasformazione tumorale.

IPERPROLATTINEMIA

Aumento della quantità di prolattina nel sangue, che può determinare sterilità, amenorrea, galattorrea.

IPERTRICOSI

Aumento della quantità di peli in zone compatibili con la distribuzione femminile dei peli.

IPOFISI

Ghiandola endocrina situata alla base del cervello che, fra gli altri, produce gli ormoni che regolano la secrezione degli ormoni sessuali, l’ovulazione e la spermatogenesi (gonadotropine) e la prolattina.

IPOGASTRIO

Regione inferiore dell’addome.

IPOMENORREA

Mestruazione scarsa.

IPOPLASIA UTERINA

Utero di piccole dimensioni.

IPOTALAMO

Regione del cervello che tra le sue varie funzioni ha quella di regolare la secrezione ormonale dell’ipofisi.

IRSUTISMO

Eccessiva pelosità nella donna, con localizzazione anche in aree tipicamente maschili, come viso, torace, addome. E’ generalmente causata da disfunzioni ormonali con aumentata secrezione di androgeni.

ISOFLAVONI

Vedi fitoestrogeni.

ISTERECTOMIA

Asportazione dell'utero che può essere totale (corpo e collo) o subtotale (se si lascia il collo). Quest’ultima viene oggi raramente praticata.

ISTEROSALPINGOGRAFIA

Visualizzazione radiologica del canale cervicale, della cavità uterina e delle tube mediante l'introduzione attraverso il canale cervicale di un mezzo di contrasto radiologico. Con questo esame è possibile accertare la pervietà tubarica ed eventuali malformazioni uterine.

ISTEROSCOPIA

Tecnica che permette di visualizzare in modo ottimale il canale cervicale e la cavità uterina mediante una specifica strumentazione che viene introdotta attraverso la vagina.

ISTEROSCOPIO

Il set di strumenti utili ad eseguire l'isteroscopia. Si tratta di un tubo rigido costituito da un sistema di lenti e fibre ottiche per la trasmissione delle immagini che viene introdotto nella cavità uterina attraverso la vagina e il canale cervicale.

ISTEROSONOGRAFIA

Ecografia transvaginale eseguita dopo riempimento della cavità uterina con acqua, per visualizzare meglio i suoi profili. Particolarmente utile per la visualizzazione di polipi o miomi della cavità uterina.

IUD

I ntra U terine D evice, dispositivo intrauterino (spirale), un oggetto in plastica e rame o contenente del levonorgestrel, che si inserisce nell’utero a scopo contraccettivo.

IVG

Vedi interruzione volontaria di gravidanza.

LABBRA, GRANDI

Formazioni cutanee appiattite, ricche di tessuto adiposo e ricoperte di peli, delimitanti la vulva.

LABBRA, PICCOLE

Pieghe cutanee, ricche di ghiandole sebacee, che avvolgono il vestibolo della vagina e si riuniscono verso l’avanti attorno al clitoride.

LAPAROSCOPIA

Particolare tecnica chirurgica che, mediante una specifica strumentazione a fibre ottiche introdotta nella cavità addominale, permette di visualizzare gli organi in essa contenuti. Sotto visione diretta del laparoscopio si possono eseguire vari tipi di interventi, utilizzando appositi strumenti che vengono introdotti nell’addome attraverso speciali guide.

LAPAROSCOPIO

Il set di strumenti utili ad eseguire la laparoscopia. Si tratta di un tubo rigido costituito da un sistema di lenti e fibre ottiche per la trasmissione delle immagini che viene introdotto nella cavità addominale attraverso una piccola incisione della cicatrice ombelicale.

LAPAROTOMIA

Apertura della parete addominale e della cavità peritoneale per eseguire interventi chirurgici e ginecologici.

LEIOMIOMA

Vedi fibroma.

LEUCOPLACHIA

Lesione dell’epitelio della cervice o della vulva caratterizzata da ispessimento dello strato corneo (lo strato di cellule più superficiale contenente cheratina). È considerata una lesione precancerosa. Perdite bianche vaginali. Può essere fisiologica, come quella durante il periodo dell'ovulazione, oppure legata a processi infiammatori e/o infettivi.

LEUCORREA

Progestinico di sintesi usato in molte pillole anticoncezionali.

LEVONORGESTREL LH

Ormone luteinizzante (Luteinizing Hormone). Ormone prodotto dall'ipofisi che svolge una duplice funzione: provocare lo scoppio del follicolo ovarico maturo e stimolare la secrezione del progesterone da parte del corpo luteo.

LIBIDO

Desiderio sessuale.

LICHEN VULVARE

Malattia della vulva caratterizzata da lesioni di tipo atrofico e iperplastico, con intenso prurito, caratteristica dell’età anziana.

LSIL

L ow grade S quamous I ntraepitelial L esion, lesione intraepiteliale squamosa di basso grado, termine che secondo l’attuale classificazione del pap test indica una trasformazione precancerosa di basso grado delle cellule che rivestono la cervice uterina. Vedi CIN.

LUE

Vedi sifilide.

MAMMELLA

Organo costituito da tessuto ghiandolare, strie di tessuto connettivo e tessuto adiposo, con la funzione di secernere latte durante l’allattamento.

MAMMOGRAFIA

Esame radiologico della mammella per la diagnosi dei tumori.

MAP TEST

Test che si esegue somministrando 100 mg di medrossiprogesterone acetato (un progestinico) per provocare la mestruazione in caso di amenorrea. Se la mestruazione si verifica significa che vi è in circolo una sufficiente quantità di estrogeni.

MARKERS TUMORALI

Sostanze già presenti in piccola quantità nell’organismo, che vengono sintetizzate da neoplasie in crescita e il cui dosaggio nel sangue indica la presenza o l’accrescimento di tali neoplasie.

MARSUPIALIZZAZIONE

Intervento usato per la terapia chirurgica delle cisti della ghiandola del Bartolino, per ottenere lo svuotamento e il drenaggio della stessa

MASOCHISMO

Deviazione del comportamento sessuale nella quale il piacere viene ottenuto attraverso la sofferenza e la sottomissione fisica e/o psichica.

MASTALGIA

Vedi mastodinia.

MASTECTOMIA

Amputazione della mammella.

MASTECTOMIA SOTTOCUTANEA

Intervento usato nel tumore della mammella per consentire la ricostruzione, nel quale si asporta la ghiandola mammaria lasciando la cute e il capezzolo.

MASTECTOMIA RIDUTTIVA

Intervento di chirurgia plastica per la riduzione di un seno troppo abbondante.

MASTITE

Infiammazione della ghiandola mammaria.

MASTODINIA

Dolore alla mammella.

MASTOPATIA FIBROCISTICA

Processo di trasformazione del tessuto mammario con aumento del tessuto fibroso e formazione di microcisti.

MASTURBAZIONE

Autosoddisfazione sessuale.

MENARCA

Comparsa del primo ciclo mestruale, che in genere avviene tra i 10 e i 14 anni. Altrimenti si parla di menarca precoce o tardivo.

MENOPAUSA

Cessazione definitiva delle mestruazioni dovuta ad esaurimento della funzione ovarica oppure alla asportazione chirurgica delle ovaie.

MENORRAGIA

Perdita mestruale più abbondante e/o di maggiore durata rispetto ad un flusso normale.

MESTRUAZIONE

Sfaldamento della mucosa che riveste la cavità uterina (endometrio) che si verifica in modo ciclico, normalmente una volta al mese durante il periodo riproduttivo della donna. Si manifesta con una perdita di tipo ematico dai genitali esterni.

METODI NATURALI

Termine generico che si riferisce ai metodi di pianificazione delle nascite che sfruttano la conoscenza e l’osservazione di fenomeni fisiologici che si modificano nel corso del ciclo (temperatura basale, muco cervicale), evitando i rapporti nei giorni ritenuti fertili.

METRORRAGIA

Emorragia uterina al di fuori della mestruazione.

MICOPLASMI

Microbi privi di parete cellulare che possono causare uretriti e infezioni genitali.

MICROCALCIFICAZIONI

Deposizioni di calcio nella mammella evidenziate con una mammografia. Possono indicare una trasformazione maligna.

MICROPOLICISTOSI OVARICA

Vedi ovaio policistico.

MIFEPRISTON

RU 486, potente antiprogestinico usato per provocare l’aborto nei primi 2 mesi di gravidanza.

MINERALOMETRIA OSSEA COMPUTERIZZATA

Esame radiologico attraverso il quale si valuta il contenuto minerale dell’osso. Può essere eseguito in vari distretti corporei (avambraccio, colonna vertebrale, femore) o anche a tutto il corpo (total body).

MINIPILLOLA

Pillola anticoncezionale con la sola componente progestinica, usata nelle donne con intolleranza agli estrogeni o durante l’allattamento.

MIOMA UTERINO

Vedi fibroma uterino.

MIOMETRIO

Parete muscolare dell’utero.

MICETI

Microrganismi parassitari, ai quali appartiene la Candida.

MICOSI

Infezioni causate da miceti.

MINZIONE

L’atto di urinare.

MIOMECTOMIA

Asportazione chirurgica del mioma (fibroma) uterino. Può essere eseguita in laparotomia, in laparoscopia e in isteroscopia. Quest'ultima è la via di elezione per i fibromi (sottomucosi) che si espandono nelle cavità uterina.

MOC

M ineralometria O ssea C omputerizzata.

MOLA VESCICOLARE

Degenerazione parziale o completa dei villi coriali della placenta con trasformazione in vescicole ripiene di liquido. Può degenerare nel coriocarcinoma.

MONTE DI VENERE

Pannicolo adiposo della regione pubica anteriore della donna, ricoperto di peli.

MST

M alattie S essualmente T rasmesse, di cui fanno parte l’AIDS, la gonorrea, la sifilide, i condilomi, l’herpes genitale, il trichomonas, la clamidia, i pidocchi del pube.

MUCO CERVICALE

Secrezione delle ghiandole del canale cervicale.

MYCOPLASMA HOMINIS

Vedi micoplasmi.

CISTI O OVULI DI NABOTH

Cisti che si formano sul collo dell’utero per l’ostruzione del dotto escretore delle ghiandole del canale cervicale. Non richiedono terapia.

NEOPLASIA

Tumore maligno.

NINFOMANIA

Ipersessualità femminile.

OGINO-KNAUS

Metodo naturale per la pianificazione delle nascite, basato sul fatto che il periodo fertile è probabilisticamente più frequente nei giorni centrali del ciclo (8°- 17° giorno dall’inizio della mestruazione). Detto anche metodo dei giorni, del ritmo o del calendario. Prende il nome dai due ginecologi che lo elaborarono.

OLIGOMENORREA

Ciclo mestruale normale come quantità e durata (3-5 giorni) ma con un intervallo tra due mestruazioni successive superiore a 35 giorni.

OMOSESSUALITA’

Orientamento sessuale verso il proprio sesso.

ONANISMO

Vedi masturbazione.

ORGANI BERSAGLIO

Organi che rispondono alla stimolazione causata da un ormone, perché le loro cellule possiedono dei recettori in grado di riconoscerlo e utilizzarlo.

ORGANI SESSUALI

Vedi genitali.

ORGASMO

Culmine dell’atto sessuale ottenuto con il rapporto sessuale o la masturbazione.

ORMONI SESSUALI

Ormoni che consentono la funzione riproduttiva e determinano la comparsa dei caratteri sessuali. Gli ormoni tipicamente femminili sono gli estrogeni e il progesterone, prodotti dalle ovaie.

ORIFIZIO UTERINO

Sbocco del canale cervicale verso la vagina (o. u. esterno) o verso la cavità uterina (o. u. interno).

OSTEOPOROSI

Riduzione quantitativa del tessuto osseo.

OVAIO

Organo simmetrico dell'apparato genitale interno. Ha la forma di mandorla (3x2 cm circa) ed è situato ai lati dell'utero. Produce gli ovociti e secerne gli ormoni sessuali femminili (estrogeni e progesterone).

OVAIO POLICISTICO

Ingrossamento delle ovaie, con formazione di microcisti. L’ovaio con queste caratteristiche può far parte delle manifestazioni della sindrome dell’ovaio policistico, caratterizzata da amenorrea o ciclo anovulatorio, acne, irsutismo,  sovrappeso, dovuta a una complessa alterazione ormonale con ipersecrezione di ormoni maschili (androgeni).

OVARIECTOMIA

Rimozione chirurgica dell’ovaio.

OVOCITA

Cellula riproduttiva femminile o gamete femminile, prodotto dall’ovaio.

OVULAZIONE

Serie di eventi ormonali, che portano allo scoppio del follicolo con liberazione dell’ovocita. Nelle donne con cicli regolari, mediamente avviene intorno al 14° giorno.

OVULO

Vedi ovocita.

PAP TEST

Striscio su vetrino per l’esame citologico del secreto prelevato con una spatola dalla parte esterna del collo dell'utero e con un tamponcino o brush dal canale cervicale. È principalmente utilizzato per l'individuazione precoce delle lesioni precancerose e del cancro del collo dell'utero. Prende il nome dal medico che ha elaborato questa tecnica (Papanicolau).

PAPILLOMAVIRUS

Vedi condilomi.

PAPOVAVIRUS

Vedi condilomi.

PAVIMENTO PELVICO

Struttura di sostegno tesa tra il pube e il coccige, formata dal muscolo elevatore dell’ano e da strutture fibrose e tendinee, con la funzione di sostenere gli organi pelvici (vescica, utero, retto) e di sfintere.

INDICE DI PEARL

È un indicatore dell’efficacia dei metodi contraccettivi. Si misura in numero di gravidanze per 100 donne che usano il metodo per un anno.

PELVI

Ossa del bacino, formate dall’osso sacro e dalla due ossa iliache.

PELVIPERITONITE

Comunemente si intende con pelvi la parte inferiore dell’addome contenente gli organi genitali interni.

PERINEO

Regione compresa tra l’ano e la vulva.

PERIODO FERTILE

Vedi finestra fertile.

PERITONEO

Infiammazione del peritoneo pelvico.

PERITONITE

Membrana che avvolge i visceri e tappezza l’interno della cavità addominale. Infiammazione del peritoneo.

PESSARIO

Anello in gomma che viene applicato in vagina per sostenere l’utero e la vescica nei casi di prolasso.

PETTING

Stimolazione reciproca dei genitali senza coito fino all’orgasmo.

PIATTOLE

Vedi pidocchi del pube.

PID

Malattia infiammatoria pelvica (P elvic I nflammatory D isease), che può coinvolgere l’utero (endometrite), le salpingi (salpingite), le salpingi e le ovaie (annessite), il peritoneo pelvico (pelviperitonite).

PIDOCCHI DEL PUBE

Phthirus pubis, insetti di colore grigio pallido, che si nutrono di sangue e si localizzano al pube; si trasmettono attraverso i rapporti sessuali.

PILLOLA ANTICONCEZIONALE

Composto ormonale contraccettivo, costituito dall’associazione di un estrogeno (di solito etinilestradiolo) e di un progestinico (pillola combinata), oppure dal solo progestinico (minipillola). La pillola estroprogestinica può essere monofasica (ogni compressa ha la stessa quantità di ormoni), bifasica (2 gruppi di compresse con diverso contenuto ormonale) o trifasica (3 gruppi di compresse). La pillola agisce inibendo l’ovulazione.

PILLOLA DEL GIORNO DOPO

Farmaco ormonale da assumere in 2 dosi refratte di 12 ore, di cui la prima deve essere presa entro 72 ore dal rapporto a rischio.

PIOMETRA

Raccolta di pus all’interno dell’utero.

PIOSALPINGE

Raccolta di pus all'interno della tuba. Spesso consegue all'idrosalpinge per la sovrapposizione di processi infettivi.

PLASTICA VAGINALE

Operazione ricostruttiva del pavimento pelvico per sollevare la vescica, la vagina (plastica vaginale anteriore) e/o il retto (plastica vaginale posteriore) in caso di prolasso.

PNEUMOPERITONEO

Per poter creare una "camera di lavoro" durante la laparoscopia è necessario distanziare la parete dagli organi sottostanti così da consentire la visione e il movimento degli strumenti operatori. Questa viene realizzata insufflando, all'interno della cavità addominale, una certa quantità di anidride carbonica, mediante un ago particolare detto "ago di Veress" infisso abitualmente a livello ombelicale.

POLIMENORREA

Ciclo mestruale normale come quantità e durata (3-5 giorni) ma con un intervallo tra due mestruazioni successive inferiore a 25 giorni.

POLIPO CERVICALE

Formazione ovalare, prevalentemente benigna, collegata con un peduncolo al canale cervicale, che protrude verso la vagina.

POLIPO ENDOMETRIALE

Formazione ovalare, prevalentemente benigna, collegata con un peduncolo alla parete uterina, che occupa la cavità uterina.

POLLUZIONE FEMMINILE

Secrezione delle ghiandole del Bartolino durante l’eccitazione sessuale, non corrisponde all’eiaculazione femminile.

PORTIO

È la parte del collo dell'utero che sporge in vagina.

PCOS

Vedi ovaio policistico.

PMS

Vedi sindrome premestruale.

PRECANCEROSI

Stadi preliminari di trasformazione delle cellule o dei tessuti che precedono l’evoluzione verso il carcinoma.

PREMENOPAUSA

Periodo del climaterio che precede la menopausa.

PREPUZIO

Cute che ricopre il pene o il clitoride.

PRESERVATIVO

Metodo anticoncezionale costituito da una membrana di lattice che viene infilata sul pene prima del rapporto sessuale, per impedire che lo sperma penetri nella vagina.

PROGESTERONE

Ormone sessuale femminile prodotto dopo l'ovulazione dal corpo luteo ovarico. Contribuisce a preparare l'utero all'impianto dell'embrione o, in caso di mancato concepimento, induce le modificazioni dell'endometrio che portano alla mestruazione.

PROGESTINICI

Classe di composti di sintesi che esplicano un’azione simile a quella del progesterone.

PROFILATTICO

Vedi preservativo.

PROLASSO UTERINO

Abbassamento dell'utero nel canale vaginale (I grado) sino alla fuoriuscita del collo all’esterno (II grado) o di tutto l'organo dai genitali esterni(III grado). È facilmente riscontrato nelle donne che hanno avuto parti vaginali faticosi, e si accompagna spesso a incontinenza urinaria da sforzo.

PROLASSO UTERO-VAGINALE

Protrusione verso l'esterno dell'utero e delle pareti della vagina.

PROLASSO VAGINALE

Protrusione della vagina verso l'esterno con "rivolgimento" delle sue pareti.

PROLASSO ANALE

Protrusione della mucosa anale verso l’esterno.

PROLATTINA

Ormone prodotto dall'ipofisi (una ghiandola situata alla base del cervello), che stimola la produzione del latte e favorisce la sua secrezione. Interferisce anche sui fenomeni dell'ovulazione e del flusso mestruale (vedi iperprolattinemia).

PUBARCA

Inizio della crescita dei peli pubici nel quadro delle modificazioni della pubertà.

PUBE

Regione anatomica che comprende la parte anteriore dell’osso iliaco e le strutture che la ricoprono (sottocute e cute).

PUBERTA’

Periodo di transizione dalla fanciullezza alla maturità sessuale, con aumento della statura e sviluppo degli organi e delle caratteristiche sessuali. Si divide in vari stadi, e va dagli 8 ai 17 anni circa. La comparsa dei caratteri sessuale prima degli 8 anni viene definita pubertà precoce, mentre la mancata comparsa dei vari stadi 2-3 anni dopo il previsto viene definita pubertà tardiva.

QUADRANTECTOMIA

Operazione radicale modificata secondo Veronesi per il trattamento chirurgico del carcinoma mammario, con rimozione del quadrante mammario in cui si è sviluppata la neoplasia.

RADIOTERAPIA

Impiego delle radiazioni ionizzanti per la cura dei tumori.

RAGADI ANALI

Lesioni superficiali della cute dell’ano, che decorrono radialmente dall’orifizio anale verso l’esterno, e che causano intenso dolore durante la defecazione.

RALOXIFENE

Farmaco antiestrogeno usato nella terapia dell’osteoporosi menopausale.

RAPPORTO ANALE

Rapporto sessuale con introduzione del pene nell’ano.

RAPPORTO SESSUALE

Interazione tra individui di sesso opposto (rapporto eterosessuale) o dello stesso sesso (rapporto omosessuale) che stimola e (di solito) soddisfa il piacere sessuale.

RASCHIAMENTO

Vedi curettage.

RECETTORI ORMONALI

Strutture localizzate nelle cellule degli organi bersaglio, attraverso le quali gli ormoni riescono a penetrare nelle cellule stesse e ad esercitare la loro funzione.

RELEASING HORMONES

RH, ormoni prodotti dall’ipotalamo che regolano la secrezione delle gonadotropine.

RETTO

Segmento lungo 15-20 cm dell’intestino terminale, che sbocca all’esterno tramite l’ano.

RETTOCELE

Scivolamento verso il basso della parete vaginale posteriore per indebolimento del setto retto-vaginale.

RU 486

Vedi mifepristone.

SACRO

Parte della colonna vertebrale costituita dalla fusione di 5 vertebre, che forma la parte posteriore del bacino.

SACTOSALPINGE

Rigonfiamento liquido della tuba, spesso come esito di processi infiammatori.

SADISMO

Deviazione del comportamento sessuale nella quale viene raggiunto il piacere con comportamenti che infliggono dolore (fisico o psichico) al partner.

SADOMASOCHISMO

Comportamento sessuale oscillante tra il sadismo e il masochismo, nel quale i partner consenzienti alternano i due ruoli.

SALPINGE

Organo simmetrico a forma di tubo, che mette in comunicazione l’utero con la cavità peritoneale. La sua porzione finale si allarga ad ampolla e con dei prolungamenti a frangia (fimbrie) abbraccia l’ovaio. Dopo l’ovulazione, l’ovocita viene captato dalla salpinge, nella quale può avvenire la fecondazione.

SALPINGECTOMIA

Rimozione chirugica della salpinge.

SALPINGITE

Infiammazione della salpinge.

SALPINGOPLASTICA

Intervento di microchirurgia sulla salpinge nei casi di sterilità causati da ostruzione delle salpingi.

SARCOMA

Tumore maligno del tessuto connettivo. Quando parte dal tessuto muscolare dell’utero viene denominato leiomiosarcoma.

SIFILIDE

Malattia batterica a trasmissione sessuale, le cui manifestazioni si suddividono in vari stadi. E’ oggi facilmente curabile con terapia antibiotica.

SERM

Modulatori selettivi dei recettori estrogenici (S elective E strogen R eceptor M odulators): farmaci con effetti antiestrogenici su alcuni organi bersaglio (mammella) e estrogenici su altri (osso). Vengono usati nelle terapia del carcinoma mammario (tamoxifen) o dell’osteoporosi menopausale (raloxifene).

SINDROME PREMESTRUALE

Complesso di sintomi (dolore pelvico e/o lombare, cefalea, ansia, irritabilità, depressione, ritenzione idrica) che possono manifestarsi, insieme o separatamente, nei giorni precedenti la comparsa della mestruazione. Le cause della PMS (P reM estrual S yndrome) non sono ben chiare e le terapie proposte sono molteplici.

SINDROME MENOPAUSALE

Complesso di sintomi causati dalla carenza di estrogeni (vampate, vertigini, insonnia, ansia, irritabilità, depressione, dolori articolari, dispareunia).

SINECHIE UTERINE

Formazione di tessuto cicatriziale (sotto forma di tralci singoli o multipli) che occupa la cavità uterina, prevalentemente conseguente a processi infiammatori o ripetuti raschiamenti. Possono essere causa di sterilità; nelle forme molto estese si associano a diminuzione (ipomenorrea) o scomparsa (amenorrea) del flusso mestruale.

SINFISI PUBICA

Congiunzione dei due rami pubici dell’osso iliaco tramite una cartilagine fibrosa.

SMEGMA

Nella donna, raccolta di secrezioni dense e giallastre nella zona del clitoride e delle piccole labbra, dovuta a scarsa igiene locale.

SONOISTEROGRAFIA

Vedi isterosonografia.

SFINTERE

Capacità di un muscolo di determinare in modo volontario o automatico un’azione di chiusura.

SPECULUM

Strumento in acciaio o in plastica che serve a dilatare la vagina per visualizzare le sue pareti e il collo dell’utero.

SPERMICIDI

Sostanze che uccidono gli spermatozoi, usati come supplemento ad altri metodi contraccettivi per potenziarne l’azione, ad es. insieme al diaframma.

SPIRALE

Vedi IUD.

SPOTTING

Piccola perdita di sangue intermestruale. Può avere diverse cause: squilibrio ormonale, presenza di polipi, ectropion, effetto collaterale di contraccettivi  (pillola, spirale), tumori.

STERILITA'

Incapacità di concepire da parte della coppia, dopo un periodo di 12/18 mesi di rapporti sessuali regolari non protetti. Può essere primitiva (se non c'è mai stata gravidanza precedentemente) o secondaria (se fa seguito ad un periodo di accertata fertilità).

STERILIZZAZIONE TUBARICA

Consiste nella chiusura delle tube, ottenuta con varie metodiche. La tecnica più attuale è eseguita in laparoscopia. Si applica una clip su ognuna delle tube. Viene così reso impossibile l'incontro tra l'ovulo e lo spermatozoo. La chiusura delle tube non ha effetti collaterali, né influenza il ciclo mestruale e la sessualità. Può, in alcuni casi, creare risvolti psicologici negativi. E' possibile ripristinare la fertilità in una buona parte dei casi, rimuovendo le clips sempre in laparoscopia..

STEROIDI SESSUALI

Vedi ormoni sessuali.

SURRENE

Ghiandole simmetriche poste sopra i reni, che hanno (tra le altre) la funzione di secernere ormoni androgeni (deidroepiandrosterone).

TAMOXIFEN

Sostanza ad azione antiestrogena usata nella terapia del carcinoma mammario.

TAMPONE VAGINALE

Prelievo (con un apposito tampone) del secreto vaginale al fine di rilevare la presenza di microrganismi di varia natura. Si distingue un esame diretto al microscopio (utile soprattutto per individuare il Trichomonas e la Candida) e l’esame colturale, che aiuta ad individuare l'agente infettivo e a testare l'antibiotico più efficace per la terapia (antibiogramma).

TELARCA

Sviluppo graduale del capezzolo e della ghiandola mammaria femminile nel quadro dei fenomeni della pubertà.

TEMPERATURA BASALE

Metodo naturale di controllo delle nascita che si basa sull’osservazione che la temperatura corporea in condizioni basali (cioè alla mattina al risveglio prima di iniziare qualsiasi attività) mostra delle oscillazioni caratteristiche legate al ciclo mestruale, con un aumento dopo l’ovulazione.

TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA

Trattamento farmacologico con ormoni estrogeni o con estrogeni e progestinici per la terapia dei disturbi della menopausa (vedi sindrome menopausale). La terapia può essere attuata per via orale o transdermica
(cerotti o gel) o transmucosa (preparati vaginali o spray nasale). I preparati a base di estrogeno e progestinico possono essere assunti in modo sequenziale (progestinico solo nella seconda fase del ciclo) o combinato (progestinico combinato all’estrogeno tutti i giorni del ciclo).

TERATOMA

Tumore, in genere dell’ovaio, che contiene tessuti di tipo misto. Può essere benigno (dermoide) o maligno.

TERMOGRAFIA

Esame della mammella attualmente in disuso, che sfrutta le differenze di calore dei vari tipi di tessuto (tra cui benigno e maligno) per la diagnosi del tumore mammario.

TESTOSTERONE

Ormone sessuale maschile prodotto dal testicolo responsabile delle caratteristiche psico-fisiche dell'uomo. E' presente in quantità molto basse anche nella donna; può essere aumentato nei casi di ipertricosi o acne.

TRANSESSUALITA’

Sviluppo di un’identità sessuale in contrasto con il sesso somatico.

TRICHOMONAS

Microrganismi parassiti appartenenti alla classe dei protozoi, in grado di causare un’infezione vaginale a trasmissione sessuale caratterizzata da bruciore, prurito e perdite giallo-verdastre. Si cura con una terapia antibiotica specifica che deve essere estesa al partner anche se asintomatico.

TROMBOSI

Formazione di un coagulo di sangue all’interno di un vaso, da cui possono staccarsi dei frammenti con il determinarsi di un’embolia.

TUBA

Vedi salpinge.

ULTRASUONI

Vedi ecografia.

UOVO

Vedi ovocita.

URETRA

È un piccolo canale del calibro di 5-7 mm e lungo 3-5 cm che consente la fuoriuscita dell'urina dalla vescica. Il suo sbocco esterno è situato tra il clitoride e l’apertura della vagina.

URETRITE

Infiammazione dell’uretra, che causa minzione frequente e dolorosa.

URGENZA

Sensazione impellente di dover urinare, causata da iperattività del muscolo detrusore della vescica. Nell’impossibilità di urinare, si ha incontinenza da urgenza.

UTERO

Organo dell'apparato genitale interno. Occupa la parte centrale del bacino tra le due tube e le ovaie. Ha la forma e le dimensioni di una pera capovolta, con a parte più grossa in alto (corpo) e quella più piccola (collo) in basso verso la vagina. All'interno dell'utero (cavità uterina) avviene l'annidamento e lo sviluppo dell'embrione. Lo sfaldamento ciclico della sua mucosa (endometrio) dà origine al fenomeno della mestruazione.

UTERO ANTIVERSO

Posizione normale dell’utero, in cui quest’organo forma con la vagina un angolo di circa 90 gradi aperto verso l’avanti.

UTERO BICORNE

Malformazione dell'utero in cui il collo e la parte inferiore della cavità sono unici. Superiormente l'utero si presenta diviso in due corni più o meno separati.

UTERO DIDELFO

Malformazione dell'utero con due corni nettamente separati che continuano in due colli che sboccano in una vagina unica.

UTERO RETROFLESSO

Normalmente il corpo dell'utero forma con il collo un angolo di 120 gradi aperto in avanti. Si parla di utero retroflesso quando l'asse del corpo forma un angolo con il collo aperto posteriormente verso il sacro.

UTERO RETROVERSO

Si parla di utero retroverso quando l'asse dell'utero forma un angolo di circa 90 gradi aperto posteriormente; pertanto in questo caso il fondo dell'utero è rivolto verso il sacro.

UTERO RETROVERSO-FLESSO

Quando si associano le caratteristiche dell’utero retroverso e dell’utero retroflesso.

UTERO SETTO

Malformazione dell'utero caratterizzata dalla presenza di un "setto" nella cavità uterina che la divide parzialmente (subsetto) o totalmente (setto completo). Il setto parte dal fondo e si espande verso il collo dell'utero.

UTERO UNICORNE

Malformazione in cui c'è un solo corno dell'utero, una sola tuba e un solo ovaio. Manca l'altra metà dell'apparato genitale interno.

VABRA

Metodica per ottenere un campione di endometrio per l’esame istologico. Si esegue ambulatorialmente senza anestesia, inserendo una cannula all’interno dell’utero collegata con un sistema aspirante.

VAGINA

Organo muscolo-connettivale, importante nell'accoppiamento e come canale del parto. Esso mette in comunicazione la cavità uterina con l’esterno.

VAGINA DOPPIA

Malformazione caratterizzata dalla presenza di un setto longitudinale che divide la vagina in due canali paralleli. Si associa spesso all'utero didelfo.

VAGINISMO

Impossibilità o difficoltà alla penetrazione del pene nella vagina per spasmo del muscolo elevatore dell’ano, di solito causato da resistenze psicologiche.

VAGINITE

Infiammazione o infezione della vagina.

VAGINITE ATROFICA

Condizione che si verifica frequentemente nella postmenopausa, caratterizzata da facilità a contrarre infezioni, secchezza vaginale e dolore durante i rapporti, causata dalla carenza di estrogeni.

VAGINOSI BATTERICA

Infezione della vagina causata da batteri, in particolare da Gardnerella.

VAMPATE

Sensazione fastidiosa di calore, spesso accompagnata da sudorazione e arrossamento della pelle, caratteristica della sindrome menopausale.

VERGINITA’

Condizione in cui l’imene è ancora integro, che si verifica quando non è mai stato praticato il coito.

VESCICA

Organo cavo per l’immagazzinamento dell’urina, situato nella pelvi anteriormente all’utero. Sbocca all’esterno tramite l’uretra.

VESTIBOLO

Zona delimitata dalle piccole labbra in cui sboccano la vagina e l’uretra.

VIRILIZZAZIONE

Sintomi di mascolinizzazione nella femmina, dovuti ad aumentata secrezione di ormoni maschili (androgeni).

VULVA

Genitali esterni femminili. Imene, monte di Venere, clitoride, piccole e grandi labbra.

VULVECTOMIA

Intervento chirurgico di eliminazione delle grandi e piccole labbra, di solito a causa di tumori.

VULVITE

Infezione della vulva.

VULVOVAGINITE

Infezione della vulva e della vagina.

XEROMAMMOGRAFIA

Procedura diagnostica aggiuntiva alla mammografia, con effetto di intensificazione del contorno.

ZIGOTE

Ovocita fecondato; primissima fase dello sviluppo embrionario.

ZONA DI TRASFORMAZIONE

Confine tra l’epitelio del collo dell’utero e la mucosa ghiandolare del canale cervicale. E’ in questa zona che solitamente si verifica la trasformazione tumorale.

ZONE EROGENE

Zone localizzate sulla superficie corporee la cui stimolazione produce eccitazione e piacere sessuale.