Lo sport peggiora l’ernia?

I pazienti affetti da ernia inguinale non riescono a svolgere una normale attività fisica. Questo non solo per la presenza di una massa, presente nella regione inguinale che, di fatto, impedisce dei movimenti utili allo sportivo, ma anche e soprattutto perché lo sforzo fisico compiuto fa aumentare lo scivolamento delle anse intestinali nel difetto erniario.

In altre parole, durante lo sforzo fisico intenso, aumenta la pressione addominale e i visceri (quasi sempre l'intestino) "erniano" nel canale inguinale. In sostanza l'attività fisica fa aumentare il volume e il difetto dell'ernia. La cosa importante da sapere è che con il tempo, il difetto erniario può solo aumentare di volume.
 

L’ernia guarisce da sola?

L'ernia non guarisce da sola ma anzi peggiora. A nulla servono gli indumenti contenitivi, fasce o cose simili. L'unico trattamento efficace è l'intervento chirurgico. 

Cosa fare?

Per fortuna, le tecniche mininvasive, ovverosia il trattamento per via laparoscopica o con tecnica robotica, permettono oggi di riparare l'ernia in maniera semplice, rapida ed efficace, senza forti dolori. Il paziente viene dimesso in giornata senza necessità di rimanere una notte in ospedale; il dolore post-operatorio è quasi del tutto assente; si possono riprendere le normali attività fisiche nella seconda giornata post-operatoria.
 

Dopo quanto tempo si può riprendere a fare sport?

Dopo solo un paio di settimane si può riprendere l'attività fisica sportiva e gli allenamenti. È noto a tutti gli amanti del tennis, il caso di un famoso tennista operato di ernia per via laparoscopica e tornato competitivo sui campi dopo solo due settimane. Tutto questo è possibile perché con la tecnica laparoscopia o robotica, non si eseguono tagli sulle fasce muscolari, non si appongono punti di sutura in tensione e la rete che serve a coprire il difetto della parete addominale (il "buco" in sostanza), viene posizionata all'interno dell'addome.

Illustrazione 1 - Chirurgia Generale

Una volta all'interno, la rete viene "mantenuta" in posizione corretta anche dalla stessa pressione addominale che la spinge a coprire il difetto di parete. Ecco perché una ripresa delle attività fisiche anche impegnative, non modifica la posizione della rete posizionata con l'intervento chirurgico ed ecco perché questa tecnica è consigliata, non solo a tutti i pazienti, ma soprattutto agli sportivi sia dilettanti che professionisti. 

Personalmente ho operato numerosi sportivi e, tra questi, anche dei culturisti e istruttori di palestre. Con notevole soddisfazione, questi pazienti sono tornati alle loro attività di "Body Building” solo dopo 15 giorni senza riportare recidive o menomazioni delle loro attività di sollevamento pesi. Alcuni calciatori hanno ripreso degli allenamenti "leggeri" dopo una settimana e sono tornati in campo dopo un paio di settimane.

I vantaggi della tecnica laparoscopica o robotica si applicano ovviamente anche ai pazienti non atleti o meno sportivi e, personalmente, la consiglio ad ogni mio paziente che non abbia controindicazioni ad un intervento di chirurgia addominale minore.
 

Bibliografia

 
  • Pérez Lara FJ, del Rey Moreno A, Oliva Muñoz H. Do we really know the symptoms of inguinal hernia? Hernia. 2015;19(5):703-712. doi:10.1007/S10029-014-1319-4.
  • Towfigh S. Inguinal Hernia: Four Open Approaches. Surg Clin North Am. 2018;98(3):623-636. doi:10.1016/J.SUC.2018.02.004.