Nel 30% degli uomini affetti da disfunzione erettile nonostante la terapia farmacologica non si riescono ad ottenere i risultati sperati in termini di qualità dell’erezione; in genere sui tratta di pazienti diabetici, con ipertensione, fumatori, con alti livelli di colesterolo o trigliceridi o uomini che sono stati sottoposti a chirurgia per tumore di prostata, vescica, ano-retto. Oggi infatti grazie alle protesi peniene si può affermare che praticamente il 100% dei problemi di erezione può avere una soluzione, e brillante. Purtroppo molti uomini non conoscono l’esistenza della protesi peniena e spesso anche medici non specialisti non ne parlano ai propri pazienti, privandoli della possibilità di un’opzione terapeutica, riconosciuta valida a livello mondiale. Le protesi peniene sono costituite da due cilindri che vengono inseriti nei due cilindri naturali del pene: i “corpi cavernosi”. Si distinguono due tipi di protesi: le “non idrauliche” e le “idrauliche”. Le prime sono le più semplici: costituite da due cilindri di consistenza costante che producono un’erezione di rigidità sufficiente alla penetrazione, ma tale da permettere la flessione del pene per essere riposto negli slip. I modelli idraulici sono invece costituiti da due cilindri, un dispositivo di controllo internamente allo scroto e un serbatoio di liquido posizionato internamente (solitamente dietro l’osso pubico). Si ha un sistema a circuito chiuso, dove il liquido viene trasferito ai due cilindri per ottenere l’erezione e, sempre a comando manuale, viene ritrasferito al serbatoio per ottenere la flaccidità. La protesi idraulica permette di ottenere un’erezione di consistenza e aspetto non distinguibile da un’erezione naturale. I modelli idraulici quindi permettono, a comando, erezioni di ottima rigidità, con la stessa sensibilità di prima dell’intervento, e con la stessa capacità di eiaculazione ed orgasmo, il tutto non notando nulla dall’esterno, infatti tutti gli elementi della protesi sono all’interno del corpo. Le protesi oggi hanno raggiunto una affidabilità elevata, con un successo chirurgico superiore al 95%. I materiali di cui le protesi sono costituite sono perfettamente biocompatibili, per cui non vi è il rischio di rigetto. Inoltre dati internazionali riportano un elevato grado di soddisfazione sia degli uomini che si sono sottoposti a questa chirurgia, che delle loro compagne.