Tumore del testicolo
Tumore del pene e Tumore del testicolo

A cura del Dr. Donato Dente
Urologo Medico Chirurgo, specialista in UrologiaTumore del pene
Il tumore del pene una malattia rara e più frequente negli uomini al di sopra dei 60 anni. Non si conoscono precisamente le cause per cui insorge, rimane il fatto che è una malattia è molto meno frequente negli uomini sottoposti a circoncisione (rimozione del prepuzio) in età precoce o alla nascita, poichè gli uomini non circoncisi non sempre eseguono una ottimale pulizia del proprio pene. Il virus del papilloma umano (HPV) che causa le verruche genitali aumenta il rischio di insorgenza del tumore del pene. Vi sono inoltre alcune malattie cutanee che possono interessare il pene che, se non trattate, continuando a svilupparsi possono evolvere in tumore. Pertanto se si notano delle zone bianche, rossastre e eritematose sul proprio pene è importante consultare un medico. Il primo segno è spesso rappresentato dal cambiamento di colore e dall’ispessimento della pelle, possibile insorgenza di piccole ferite la comparsa di una ferita sul pene, particolarmente sul glande (la punta del pene) o sul prepuzio, ma a volte anche sulla parte centrale del pene, con possibile fuoriuscita di liquido o di pus. Come la maggior parte dei tumori è più facile da trattare se diagnosticato in uno stadio precoce, per cui se si nota qualche lesione sospetta sul proprio pene è bene consultare un urologo o un dermatologo. Per accertare la diagnosi è necessario il prelievo di un campione di tessuto (biopsia) da tutte le zone sospette. Una biopsia viene eseguita previa anestesia locale e il materiale prelevato viene successivamente esaminato al microscopio. Se la biopsia risulta positiva per la presenza di un tumore sarà necessario effettuare altre indagini diagnostiche per verificare la diffusione della malattia in altre parti del corpo. Dai risultati di queste indagini dipenderà la programmazione terapeutica. Lo stadio di un tumore indica la sua grandezza ed estensione. La determinazione della stadio è fondamentale per la programmazione della terapia e per dare informazioni sulla prognosi. Il tipo di trattamento dipende dal grado e dallo stadio del tumore e dalle condizioni generali del paziente. Le terapie previste per il tumore del pene sono chirurgia in prima istanze e successivamente, se necessario, radioterapia e chemioterapia.
Tumore del testicolo
I tumori del testicolo rappresentano circa l'1-1.5% di tutte le neoplasie del sesso maschile ed il 5% dei tumori urologici in generale. Nella società Occidentale si registrano ogni ann con circa 3-6 nuovi casi per 100.000 maschi. È il tumore maligno più comune nei maschi tra i 15 ed i 40 anni, si manifesta soprattutto tra i 20 ed i 40 anni con il picco di incidenza nella terza decade di vita. L'eziologia di questi tumori non è nota ma sono stati individuati alcuni fattori di rischio che possono influenzare l'insorgenza e la loro incidenza. Il criptorchidismo (testicolo ritenuto nell’addome) è indubbiamente il fattore di rischio maggiore associato ai tumori a cellule germinali. Generalmente un tumore testicolare si presenta come un nodulo o una tumefazione indolore. Questa alterazione testicolare potrebbe essere evidenziata casualmente dal paziente che riferisce la presenza di un testicolo aumentato di consistenza. Solo nel 20% dei casi il primo sintomo è caratterizzato da dolore scrotale. A volte in occasione di un trauma scrotale può essere rilevata incidentalmente una neoplasia testicolare. La valutazione clinica del testicolo viene eseguita mediante esame obiettivo consistente in una attenta palpazione del testicolo tra pollice e le prime due dita della mano. Qualsiasi area solida, di consistenza dura all'interno della tunica albuginea dovrebbe essere considerata sospetta fino a prova contraria. La presenza di idrocele (sacca a contenuto liquido intorno al testicolo) potrebbe interferire con una adeguata palpazione del testicolo. L'ecografia scrotale diviene a questo punto indispensabile ed affidabile al fine escludere un'orchiepididimite, un idrocele o la presenza di un tumore.
Tutti i pazienti con tumefazione testicolare sospetta devono essere sottoposti ad intervento chirurgico che può essere radicale o anche conservativo a seconda del caso (pazienti con un solo testicolo o con noduli piccole), fermo restando che l’obiettivo primario della terapia chirurgica è quella di avere il completo controllo oncologico della malattia. L'esame istologico deve definire l'isotipo, e in base a quello si decide il successivo follow-up della malattia.
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