La vertigine è la sensazione di movimento del corpo, spesso rotatorio, rispetto allo ambiente.

Le cause più frequentemente riconosciute sono la Sindrome di Meniere, la Labirintoliasi, la Neurite vestibolare, la Cefalea muscolo-tensiva.

Nella professione medica il riscontro di vertigine è frequente, mentre la causa resta spesso ignota.

In questo articolo propongo una metodica diagnostica e terapeutica di tipo osteopatico, riguardante l'osso temporale.

L'equilibrio è regolato dallo apparato vestibolare, collocato nell'osso temporale.

In Osteopatia cranio-sacrale l'esame dell'osso temporale permette di valutarne il movimento: di norma l'osso si sposta, seguendo il Meccanismo di Respirazione Primario, in avanti, in basso e medialmente.

Nella mia esperienza ho riscontrato nella totalità dei casi di vertigine una inversione del movimento in una delle ossa temporali. La correzione di tale alterazione, eseguita con mobilizzazione, ha permesso di risolvere il disturbo.

Metodo: il paziente è sdraiato in posizione supina. Il medico è seduto alle sue spalle. Le mani del terapeuta poggiano sulla testa del paziente: il 1° dito sopra, il 2° sotto l'osso zigomatico, il 3° dito sul meato acustico, il 4°e 5°sulla mastoide.

Si ricerca il movimento dell'osso temporale, riscontrando da un lato normalità (movimento in avanti-basso-mediale), dall'altro inversione del movimento: si procede alla correzione da questo lato con una spinta lieve esercitata dal 1° dito sullo zigomo, lungo l'asse della normalità. Si controlla quindi l'avvenuto recupero della escursione ossea.

E' opportuno procedere ad un controllo del sacro, collegato al cranio dal canale neurale: in caso di blocco del sacro in anteriorità o posteriorità si procede al suo trattamento con mobilizzazione.

La scomparsa della sintomatologia vertiginosa è spesso immediata.

Eventualmente si ripete la procedura dopo alcuni giorni.

La metodica è veloce, indolore, ed a costo zero in quanto non richiede strumentazione.