Cos’è l’omeopatia unicista?

Con questa branca della medicina si possono prevenire e curare molte malattie; in linea teorica tutte, in pratica, limitatamente alla mia modesta esperienza clinica, posso affermare che è sempre meglio di appoggio alla medicina tradizionale e non in sostituzione, cioè nell’ambito di una medicina integrata.

Illustrazione 1 - Omeopatia e Agopuntura

Quali benefici apporta?

In questo modo, vari studi riportano un significativo allungamento della sopravvivenza e un netto incremento della qualità di vita, anche nelle malattie croniche, sia del giovane che dell’anziano. Ogni età della vita può beneficiare di una terapia omeopatica.
 
  • Nell’infanzia può addirittura sostituire per interi anni la medicina tradizionale, evitando l’uso ricorrente a FANS e antibiotici che sappiano essere nocivi a lungo termine e non privi di effetti collaterali, ma pur sempre necessari dove fallisca ogni rimedio non convenzionale;
  • nell’età adulta spesso è solo di affiancamento poiché il carattere oramai manifesto del soggetto è tale per cui si manifestano i primi segni di malattia o comunque di disturbi ricorrenti che spesso richiedono un intervento primario della medicina tradizionale. Ma anche in questo caso, non è da sottovalutare l’omeopatia. Ad esempio, sono riportate in letteratura casi di disturbi psichici molto gravi resistenti ai farmaci tradizionali guariti con rimedi omeopatici sapientemente scelti. O ancora quadri settici di addome acuto che hanno evitato la mutilazione d’organo e l’operazione chirurgica;
  • nella terza età spesso si ritorna come bambini e le malattie croniche fanno la loro insorgenza, quasi inevitabilmente. Stesso discorso: con l’omeopatia in una visione olistica del soggetto, ma sempre nell’ambito di una medicina integrata si possono ottenere comunque miglioramenti, se non più possibile una restitutio ad integrim, data l’età avanzata.


Come si svolge la terapia omeopatica unicista?

La terapia omeopatica unicista, l’omeopatia in senso stretto, prevede una prima visita dove il medico cerca di capire che tipo di persona è il suo paziente e perché ha determinati disturbi, soprattutto in base alle richieste dello stesso. E avviene una prima prescrizione cosidetta ‘costituzionale’ che dovrebbe sollevare se non guarire. Ciò è veramente possibile. Il fatto è che per malattie come neoplasie, disturbi psichici severi, malattie croniche spesso è richiesto un trattamento continuativo per alcuni anni, a cadenza all’incirca mensile. Non ci si vede troppo spesso poiché c’è bisogno di lasciar agire il rimedio e di vedere i suoi effetti nel tempo.

Nei casi acuti, invece, è richiesta una pronta guarigione, diversamente, il medico, deve essere in grado di fornire una valida alternativa. Possono essere necessari due o tre incontri per la prima prescrizione, di solito ravvicinati. Il follow-up è di solito più breve, ma pur sempre necessario.