Il tumore prostatico risulta essere il carcinoma di più frequente riscontro nell'uomo. Nel 90% dei casi la sua insorgenza è sporadica e tende a comparire dopo i 50 anni, mentre nel 10% presenta insorgenza ereditaria (in questo caso l'esordio tende ad essere più precoce: attorno ai 40-45 anni).

E' opportuno rimarcare fin da subito che il tumore prostatico il più delle volte non da sintomi di nessun tipo e quindi la sua diagnosi  avviene spesso nel paziente asintomatico. Per questo motivo dopo i 50 anni e fino ai 75 è indicata una visita urologica annuale portando in visione il PSA (prelievo ematico con dosaggio dell'Antigene Prostato Specifico) ed Esame Urine. In tale occasione l'Urologo eseguirà anche un'esplorazione rettale che permetterà il riconoscimento di circa il 70/75% delle lesioni tumorali. 

Nel sospetto di Tumore Prostatico lo specialista darà indicazione ad esami di secondo livello, in primis Risonanza Magnetica Multiparametrica ed eventuale Biopsia Prostatica. 

Se diagnosticato in fase precoce, vale a dire quando la malattia è confinata alla prostata, i tassi di guarigione di questo tipo di tumore sono ottimi (superiori al 95%). 

Il trattamento potrà consistere o nell' Asportazione della ghiandola prostatica (intervento noto come Prostatectomia Radicale) o nella Radioterapia della Loggia Prostatica.  

Indipendentemente dal trattamento il paziente dovrà eseguire negli anni successivi un follow up (controlli regolari) della durata di almeno 10 anni.