Tumori della cute: quanti e quali sono

I tumori cutanei sono fra le neoplasie umane più frequenti.

I fattori di rischio sono rappresentati da: 

  • carnagione chiara e tendenza alle facili scottature solari;
  • ripetute esposizioni per motivi medici o industriali ai raggi X;
  • cicatrici derivanti da malattie o ustioni;
  • esposizione professionale a composti come catrami di carbon fossile e arsenico;
  • storia familiare positiva per tumori della pelle.

L’esposizione al sole è comunque considerata la principale causa di tutti i tumori cutanei compreso il melanoma.

Illustrazione 1 - Dermatologia e Venereologia


Cheratosi attinica

Cos’è la Cheratosi attinica (CA)?

Le CA o cheratosi solari sono considerate lo stadio più precoce di sviluppo del carcinoma spinocellulare. Si tratta di piccole chiazze arrossate e squamose solitamente localizzate al viso, alle orecchie, al collo, agli arti inferiori e sul dorso delle mani, che si sviluppano in soggetti di carnagione chiara che, negli anni, si sono esposti alla luce solare in maniera significativa.

Alcune CA possono progredire verso stadi avanzati che richiedono più trattamenti. L’uso costante di filtri solari risulta utile nella loro prevenzione anche se il danno solare si è già verificato.


Cos’è il Carcinoma basocellulare (CB)?

Il CB è il tumore cutaneo più comune.

Si manifesta come un piccolo rilievo (papula), un nodulo o una chiazza arrossata e si localizza più frequentemente su testa e collo, ma anche altre parti del corpo possono esserne colpite.

Chi è più a rischio CB?

È più frequente in soggetti con carnagione chiara ma, comunque, può colpire anche individui di carnagione scura. Questo tumore si sviluppa tanto lentamente che possono essere necessari molti mesi o anni perché una lesione raggiunga il diametro di alcuni centimetri. Se non trattato il CB tende ad ulcerarsi con sanguinamento e formazione di croste cui può seguire un’apparente guarigione alla quale faranno seguito nuove ulcerazioni.

È estremamente raro che questo carcinoma metastatizzi (cioè si diffonda ad altre parti del corpo), esso tuttavia può invadere i tessuti circostanti e sottostanti (cartilagine, osso o nervi) causando considerevoli danni locali.


Cos’è il Carcinoma squamocellulare (CS)?

Il CS è il secondo tumore cutaneo per frequenza; si sviluppa soprattutto in soggetti di carnagione chiara e meno frequentemente in quelli con carnagione scura. Si localizza tipicamente su bordo delle orecchie, viso, labbra o nella bocca e si presenta come una papula o come una chiazza rossa e squamosa. Può raggiungere grandi dimensioni e diventare invasivo e, diversamente dal carcinoma basocellulare, può metastatizzare (cioè diffondere ad altre parti del corpo); pertanto è importante iniziare il trattamento quanto più tempestivamente possibile.

E’ possibile curare il Carcinoma squamocellulare?

Quando individuati precocemente e trattati in maniera adeguata, il tasso di guarigione per il CB ed il CS è superiore al 95%.


Cos’è il Melanoma maligno (MM)?

Il MM è il più pericoloso dei tumori cutanei.

I casi di questo tumore sono andati aumentando negli ultimi anni ma il tasso di mortalità è in diminuzione grazie al fatto che la popolazione, sensibilizzata al problema, consulta il dermatologo quando il tumore è ancora in fase precoce e quindi ancora curabile.

La sua precoce eradicazione è assolutamente indispensabile perché si tratta di un tumore  può dare metastasi.

Quali sono i sintomi del Melanoma maligno?

Il MM può apparire improvvisamente o svilupparsi all’interno o nei pressi di un neo o di un’altra macchia cutanea scura.  È pertanto importante conoscere la localizzazione e l’aspetto dei nei (nevi) presenti sul proprio corpo al fine di individuare precocemente le eventuali modifiche. In tal caso è necessario farlo esaminare dal dermatologo. Ne consegue che più precoce è il riconoscimento del MM, più tempestiva ne sarà la rimozione e migliore sarà la prognosi.

Quali sono le cause del Melanoma maligno?

Uno dei fattori maggiormente in causa sembrerebbe essere rappresentato dalle eccessive esposizioni solari seguite da scottature. I soggetti di carnagione chiara sono quindi particolarmente a rischio.

Anche l’ereditarietà gioca un ruolo predisponente: il rischio aumenta se uno dei genitori o un parente stretto ha avuto un melanoma. I cosiddetti "nevi atipici" (nevi displastici) che possono essere familiari e/o la presenza di un elevato numero di nevi possono essere considerati ulteriori fattori di rischio.

La pelle scura non rappresenta una garanzia di sicurezza nei confronti del MM; anche individui di pelle scura possono sviluppare questo tumore.
 

Come difendersi dai tumori della cute?

La miglior difesa: evitare eccessive esposizioni al Sole.

La principale causa dell’insorgenza di tumori cutanei è, infatti, l’esposizione eccessiva alla luce ultravioletta (del Sole o delle lampade abbronzanti), soprattutto se questa provoca scottature e formazione di bolle. Prevenire significa proteggere la cute dai fattori noti che causano tumori cutanei e poiché i raggi ultravioletti solari sono i principali responsabili, il metodo di prevenzione più efficace consiste nel limitare le esposizioni al Sole.

Come posso prevenire il tumore alla cute?

È consigliabile:

  • restare all’ombra quando è necessario, ricordando che i raggi ultravioletti raggiungono la massima intensità tra le ore 10 e le ore 16.
  • indossare indumenti protettivi, di colore chiaro e con trama stretta, come cappelli a falda larga e occhiali da sole.
  • applicare uno schermo solare ad ampio spettro che protegga sia dagli UVA che dagli UVB, con un fattore di protezione elevato.
  • riapplicare il filtro solare ogni 2 ore sia nelle giornate soleggiate che in quelle nuvolose.

È necessario iniziare a proteggersi dal Sole fin dall’infanzia. I bambini con meno di 6 mesi d’età non dovrebbero essere esposti direttamente ai raggi solari e dovrebbero usare indumenti e filtri protettivi.

Tuttavia, l’uso di filtri solari non deve diventare un motivo per restare esposti per più tempo al Sole.

L’auto-ispezione è efficace?

L'Auto-ispezione periodica permette di individuare lesioni nuove o in via di sviluppo. Il consiglio è quello di prendere familiarità con la propria pelle e memorizzare i propri nei, lentiggini e altre macchie. Particolare attenzione va posta ad eventuali cambiamenti di numero, dimensione, forma e colore delle lesioni.

In particolare, bisognerebbe controllare l’intera superficie corporea ogni mese o due in questo modo:

  • esaminare la propria pelle cute, con l’aiuto di uno specchio, anteriormente, posteriormente e su entrambi i lati a braccia sollevate.
  • piegare i gomiti, controllare attentamente gli avambracci, la parte posteriore degli arti superiori e il palmo delle mani.
  • controllare la parte posteriore delle gambe, i piedi, gli spazi interdigitali e le piante dei piedi.
  • esaminare la parte posteriore del collo e il cuoio capelluto con uno specchietto. Separare i capelli in ciocche e sollevarle.


A chi rivolgersi?

È buona norma effettuare una visita dermatologica almeno una volta l’anno prima dell’estate, o comunque prima dell’esposizione solare.

Bisogna consultare il dermatologo appena si nota un cambiamento in una lesione preesistente o la comparsa di una nuova.
 

Bibliografia

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