La dermatoscopia è una metodica diagnostica non invasiva - che non ha cioè un effetto secondario dannoso (tipo ad esempio la radiografia) - introdotta negli anni ’90, allo scopo di potenziare e integrare la diagnosi clinica dei nei e di altre lesioni cutanee e di individuare i melanomi in una fase quanto più precoce possibile.

Attraverso l’osservazione della cute tramite un particolare strumento, il dermatoscopio, il dermatologo può valutare alcune caratteristiche morfologiche e strutturali (definite “pattern”) della lesione in esame altrimenti non visibili alla semplice visita clinica. Dalla combinazione di tali caratteristiche “dermatoscopiche” con quelle cliniche, si riesce a migliorare notevolmente - specie se tale tecnica è praticata da mani esperte - l’accuratezza diagnostica.

L’esame è assolutamente indolore; in genere non necessita di particolare preparazione da parte del paziente, si può fare anche nei neonati ed in gravidanza. Può essere praticato con dermatoscopi portatili o con strumentazione digitale e/o computerizzata, che consente di archiviare come immagine ciò che il dermatologo ritenga utile. Questo è di fondamentale importanza non solo per stabilire in quel momento con che tipo di lesione si ha a che fare, ma anche per seguirla nel suo naturale andamento clinico nei mesi o anni successivi, ed intervenire di conseguenza in caso di variazioni. Utile è spesso anche effettuare una vera e propria mappa dei nei, anche con l’ausilio di fotografie di tutto il corpo del paziente, specie se i nevi sono numerosi o se sono a rischio.

Il Dermatologo, quindi, praticamente disegna una vera e propria mappa corporea dei nei indicando la loro esatta posizione anatomica; ogni neo ritenuto importante viene indicato sulla foto con un numero cui può essere associata una descrizione sia delle caratteristiche cliniche che dermatoscopiche di quella lesione.

Questo esame innovativo consente di ridurre gli errori diagnostici e le asportazioni indesiderate o inutili di alcuni nei: è bene però sottolineare che esso da un aiuto in più al dermatologo, ma non sostituisce assolutamente l’esame istologico (la biopsia) del neo, che resta indifferibile in caso il medico abbia dubbi o sospetti su una determinata lesione cutanea.