Cosa succede al cuore con il freddo?

Con l’arrivo dell’inverno e del grande freddo di questi giorni è necessario proteggere il nostro cuore. Si pensa che la stagione più insidiosa per i cardiopatici sia l’estate: nulla di più sbagliato!

Il freddo è il nemico principale del cuore e in particolare delle coronarie (che sono i vasi che portano il sangue e l’ossigeno a questo organo nobile).

 Illustrazione 1 - Cardiologia

Come cambia la pressione sanguigna?

Con l’abbassarsi della colonnina di mercurio si verifica un parallelo aumento dei valori di pressione arteriosa. Ciò comporta l’aumento del lavoro del cuore che deve pompare sangue con maggior fatica. L’aumento della pressione arteriosa è dovuto al fatto che il freddo determina una costrizione delle pareti delle arterie.
 

Aumentato rischio di infarto e aritmie

Il freddo può aumentare la viscosità del sangue: questa condizione incrementa non solo il rischio di infarto, ma anche quello di ictus. Uno studio fatto dai colleghi cardiologi austriaci ha infatti evidenziato come un inverno con temperature meno rigide si associ ad una minor incidenza di infarti.

Ricordate l’inverno del 2012? Fu una stagione freddissima e piena di neve. In quell’occasione, con l’abbassamento della temperatura, vi fu un significativo incremento di ricoveri per sindromi coronariche acute (attacchi cardiaci). In molte occasioni i pazienti ricoverati avevano avuto la pessima idea di spalare la neve: pratica da evitare per chi è cardiopatico. Spalare la neve è una di quelle attività che mette più sotto stress il cuore: esercitare sforzi cosiddetti isometrici causa un aumento molto più veloce della frequenza cardiaca (molto più che fare una lunga camminata a piedi, il tipico sforzo aerobico che invece è amico del cuore).

In più, quando questo sforzo viene eseguito con temperature molto rigide, aumenta esponenzialmente il rischio. Il sollevamento di carichi pesanti di neve, inoltre, causa ripetute manovre di Valsalva che fanno oscillare pericolosamente pressione arteriosa e frequenza cardiaca. Se poi tutto viene eseguito dopo una bella mangiata, ecco che la frittata è fatta! Anche lo stile di vita in inverno facilita i problemi cardiocircolatori, si è portati in questa stagione ad un consumo più abbondante di cibi grassi e zuccheri che aumentano la quantità di grasso nelle arterie. Ricordiamo, inoltre ,che il fumo e l’alcool modificano pericolosamente la normale dilatazione dei vasi sanguigni.
 

Come proteggersi?

Si deve evitare di fare assolutamente sforzi in presenza di temperature molto basse, specie dopo aver mangiato. Evitate di sottoporre il vostro fisico a bruschi sbalzi di temperatura, passando repentinamente da ambienti molto caldi all’esterno dove la temperatura di questi giorni è abbondantemente sotto lo zero. Bisogna preferire una dieta ricca di
  • frutta;
  • verdura di stagione;
  • pesce azzurro e carni bianche;
  • giusto consumo di carboidrati.

Infine, ricordatevi di controllare più spesso la pressione arteriosa: anche se si assumono regolarmente i farmaci antiipertensivi si possono verificare, in modo del tutto asintomatico, fluttuazioni pericolose che vanno riferite al vostro medico di fiducia.

 

Bibliografia

 
  • Egidio, Dis. "Roma per la prevenzione dei rischi correlati alle variazioni climatiche (caldo estivo e freddo invernale). Biennio 2007/2008."
  • Warm winter is associated with low incidence of ST elevation myocardial infarctions and less frequent acute coronary angiographies in an alpine country. Wanitschek M e altri. Herz. 2013 Mar;38(2):163-70.
  • Snow shoveling and the risk of acute coronary syndromes: literature review and clinical experience during the heavy snowfall in winter 2012. Di Pasquale G, Coutsoumbas GV. G Ital Cardiol (Rome). 2012 Oct;13(10):673-5.