I cinque o sei litri di sangue del corpo umano, spinti dal cuore, compiono un giro completo circa ogni minuto. In 24 ore il cuore riceve e pompa in circolo intorno a 9.000 litri di sangue. Nel corso di una vita di settant'anni, il cuore fa circa due miliardi e mezzo di battiti, senza arrestarsi neppure un momento e senza riposo..
Tuttavia, nessun muscolo può resistere senza riposo, e il cuore è appunto un muscolo. Le pause fra un battito e l'altro, per quanto brevi, rappresentano un riposo sufficiente. Il cuore normale in pratica occupa a riposarsi il doppio del tempo in cui lavora. Può usufruire di nutrimento supplementare: infatti nonostante pesa soltanto un duecentesimo del peso totale del corpo, richiede per sé un ventesimo del sangue circolante.
E' grande all'incirca come un pugno ed è rinchiuso in una resistente membrana protettiva che si chiama pericardio. Attaccato al corpo soltanto per mezzo dei grossi vasi sanguigni che si diramano dalla sua base, il cuore è sistemato nel torace e orientato diagonalmente in basso verso il lato sinistro. E' diviso in due parti, destra e sinistra, da una parete stagna: ciascuna di queste parti forma una pompa a sé.
Queste due pompe a loro volta hanno due camere ciascuna: l'atrio, che riceve il sangue delle vene, e il ventricolo, che lo spinge di nuovo nel corpo attraverso le arterie. I muscoli specifici del cuore sono disposti e intrecciati in modo che possono contrarsi, torcersi e spremere il loro contenuto a ogni battito, cioè a ogni contrazione della pompa.
1.700 anni or sono dall'anatomista Galeno si poneva la domanda di cosa faceva battere il cuore; ma non trovò risposta che verso il 1890, quando gli studiosi cominciarono a pensare che fosse in gioco un'energia elettrochimica. Infatti sappiamo attualmente che una specie di apparato elettrico cronometrico, chiamato nodo atrioventricolare, genera normalmente circa una settantina di volte il minuto una minuscola scarica elettrica, che si diffonde per tutte le fibre dei muscolo cardiaco, causandone la contrazione. Il cuore, dunque, è una specie di pompa elettro-muscolare,
perfezionata attraverso milioni d'anni di evoluzione, che ha lo scopo di mantenere il sangue in circolazione in due circuiti principali. Uno, che parte dalla camera sinistra del cuore, è il "grande circolo" che il sangue completa attraverso tutto il corpo per la nutrizione dei tessuti. Un altro circuito, indipendente e piú corto, va dalla camera destra del cuore ai polmoni, per consentire al sangue di scaricare l'anidride carbonica e di ricaricarsi d'ossigeno. Questo è noto come il "circolo polmonare".
Il sangue venoso scuro, carico di anidride carbonica e di materiale di rifiuto raccolto nel passaggio attraverso le vene, è aspirato nell'atrio destro nel momento in cui questo è temporaneamente rilasciato. Quando l'atrio si è riempito di sangue, la valvola che si trova nel fondo dell'atrio stesso si apre e il sangue fluisce nel ventricolo sottostante. Riempitosi il ventricolo, la pressione della pompa fa bloccare la valvola, che si rigonfia come un paracadute. La stessa pressione apre simultaneamente un'altra serie di valvole, sagomate a mezza luna, e spinge il sangue fuori del ventricolo immettendolo nell'arteria che conduce direttamente ai polmoni. Nella sottile trama dei polmoni il sangue venoso si depura, sostituendo il proprio carico di anidride carbonica con l'ossigeno tratto dall'aria respirata. Il sangue torna ossigenato al cuore con un colore rosso vivo e l'azione della circolazione polmonare si è compiuta in dieci secondi.
Nel frattempo, la camera sinistra del cuore, piú vigorosa della destra, porta avanti la fase successiva simultaneamente alla prima: giungendo fresco dai polmoni, il sangue entra nell'atrio sinistro. Quando questo è pieno, la valvola si apre de il ventricolo comincia a riempirsi. Una frazione di secondo dopo, il ventricolo si contrae, spingendo il suo contenuto di sangue nell'aorta, la grossa arteria che parte dalla base del cuore. Quando la pressione nell'aorta è piú forte che nel ventricolo, le valvole semilunari situate tra il ventricolo e l'aorta si chiudono. Il rumore secco che si sente è quello delle valvole semilunari che si chiudono di scatto. Dall'aorta, il piú grande vaso sanguigno del corpo, il sangue rosso si ramifica spingendosi, sempre piú lentamente, in arterie, in arteriole e in esili capillari, fino a raggiungere ogni cellula del corpo. Il cuore ripete questo processo di contrazione e di rilassamento, cioè di sistole e di diastole, giorno dopo giorno, anno dopo anno, durante le malattie, nel sonno, nella lotta, con perseveranza ed efficienza.
E' ovvio che un organo così importante ha bisogno di certi riguardi, perché numerose possono essere le cause atte a determinarne le disfunzioni. Una delle principali è probabilmente la febbre reumatica, che colpisce spesso i giovani e che può danneggiare il cuore, sebbene l'ammalato possa apparire del tutto guarito e perfino praticare uno sport. Inoltre ci sono le malattie cardiache indotte dall'esagerato ritmo della vita moderna a cui molti attribuiscono in gran parte l'aumento della mortalità per malattie cardiache verificatosi in questi ultimi anni. Oggi il cuore non è meno robusto di ieri; la differenza sta nelle condizioni diverse in cui deve funzionare. Lunghi anni di continua tensione possono determinare un'alta pressione sanguigna che può ingrossare il cuore ed accrescere materialmente il lavoro del cuore. Con il tempo ne deriva una menomazione permanente che, se non altro, limita in modo considerevole l'attività fisica di chi ha il cuore in questo stato.
* Un'alimentazione sbagliata, ipercalorica o troppo ricca di grassi, può portare a un eccesso dicolesteroloetrigliceridinel sangue. Colesterolo e trigliceridi viaggiano nel sangue inglobati in grosse molecole dette lipoproteine (HDL, LDL, VLDL sono le principali); queste possono, se sono troppe o in condizioni particolari, depositarsi sulle pareti arteriose anche a livello coronarico, restringendone il diametro. Ci sono persone con dislipidemie di origine familiare, che hanno questo problema su base genetica: anche in questi casi, una corretta alimentazione ed eventualmente una terapia farmacologica riequilibrano il quadro.
* La vita sedentaria influisce in più modi: per esempio favorisce l'accumulo dei grassi alterandone il metabolismo, non allena il muscolo cardiaco al lavoro fisiologico dato dallo stimolo dell'attività sportiva, aiuta l'accumulo di liquidi nelle gambe e quindi un'alterazione della dinamica dei liquidi corporei. Lo sport praticato con uno sforzo leggero ma costante, per 30-45 minuti, tre volte a settimana, stimola il muscolo cardiaco a pompare in modo fisiologico e naturale in quantità maggiore, più velocemente, con più efficacia; in questo modo, allena il cuore a una riserva di lavoro in caso di necessità. La pratica dello sport aiuta inoltre a bruciare i grassi in modo naturale, favorisce lo svuotamento delle vene delle gambe e una regolazione del metabolismo di vari organi.
* Il fumo
Secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) il fumo provoca ogni anno 4 milioni di morti nel mondo, 90.000 solo in Italia; per questa ragione viene considerato la prima causa prevenibile di malattie e decessi.
L'esistenza di una relazione diretta tra numero di sigarette giornaliere e cardiopatia ischemica è stata dimostrata per entrambi i sessi, per giovani e anziani e per tutte le razze. Il fumo di sigaretta aumenta il rischio di cardiopatia ischemica di 2-3 volte ed interagisce con gli altri fattori di rischio moltiplicandone gli effetti. Non è stato inoltre dimostrato che la presenza di filtri o l'uso di sigarette "leggere" o "sottili" riduca il rischio. Anche il fumo passivo, se in maniera continuativa, aumenta il rischio di cardiopatia ischemica, se pure in misura minore. Il fumo di pipa o di sigaro, se non aspirato, si associa ad un livello di rischio più basso ma ad un'elevata incidenza di recidive nei confronti del fumo di sigaretta. Quest'ultimo rimane quindi decisamente una delle principali cause di mortalità, in gran parte cardiovascolare.
" Il dottore al quale ne parlai mi disse d'iniziare il mio lavoro con un'analisi storica della mia propensione al fumo: - Scriva! Scriva! Vedrà come arriverà a vedersi intero -. Credo che del fumo posso scrivere qui al mio tavolo senz'andar a sognare su quella poltrona. Non so come cominciare e invoco l'assistenza delle sigarette tutte tanto somiglianti a quella che ho in mano."
BIBLIOGRAFIA
Anatomia umana di Esposito Vincenzo, Papa Michele, Passiatore Cosimo - Piccin-Nuova Libraria - 2009