Cos’è l’epilazione laser?
L’epilazione laser è una moderna metodica capace di danneggiare in modo selettivo il follicolo pilifero, determinando risultati che vanno dal progressivo rallentamento della crescita, alla riduzione del numero e dello spessore, fino alla definitiva scomparsa dei peli.
L’epilazione laser è sempre efficace?
Gli esiti del trattamento sono diversi da persona a persona e dipendono da fattori quali:
- l’età;
- il colore e lo spessore del pelo;
- la zona da trattare;
- la situazione ormonale del soggetto;
- il colore della pelle e il sesso.
Alla luce di queste variabili, risulta difficile, se non impossibile, quantificare il numero di sedute di epilazione laser necessarie per ottenere un risultato soddisfacente.
Come funziona l’epilazione laser?
L’epilazione laser si basa sul principio della foto-termolisi selettiva, vale a dire un processo di riscaldamento selettivo del follicolo pilifero. Per effetto di questo processo, il raggio laser penetra in profondità attraverso la cute, ledendo in parte o distruggendo totalmente il follicolo stesso e mantenendo assolutamente intatti i tessuti circostanti.
All’interno del follicolo pilifero, infatti, il raggio laser si dirige solo sulla melanina concentrata a livello della papilla dermica e della regione dell’istmo (situata a circa 1,5-2 mm dall’ostio follicolare), che costituiscono due strutture essenziali alla crescita del pelo.
La fase del ciclo pilifero in cui i follicoli sono più vulnerabili al trattamento è la fase c.d. anagen (fase di crescita del pelo), ossia il momento in cui il pelo è metabolicamente attivo e possiede una maggiore quantità di melanina. Dato che la crescita dei peli è asincrona, ossia non è sincronizzata per tutti i peli, può accadere che in un dato momento siano presenti contemporaneamente sulla stessa zona da trattare sia dei follicoli ‘attivi’ che dei follicoli ‘dormienti’ (follicoli che si trovano in fasi diverse dalla fase anagen). Questi ultimi non subiranno l’effetto del trattamento laser, in quanto non provvisti di poca melanina: è questa la ragione per cui occorrono diverse sedute per eliminare la maggior parte dei peli.
Che tipo di laser si usa per l’epilazione?
Al fine di ottenere una foto-termolisi selettiva efficace e, quindi, un effetto biologico adeguato sul pelo, è necessario che il laser soddisfi alcuni requisiti in termini di lunghezza d’onda, durata dell’impulso, fluenza, diametro dello spot e sistema di raffreddamento della cute.
- lunghezza d’onda: il raggio deve essere tale da penetrare a sufficienza nella cute per raggiungere i follicoli piliferi e, al tempo stesso, da assicurare un assorbimento selettivo della melanina, che rappresenta il principale bersaglio. I laser dotati di questa capacità sono il laser ad alessandrite, il nd-yag e il laser a diodi.
- durata dell’impulso: è importante che il tempo in cui l’energia viene ceduta al bersaglio sia sufficiente per distruggere il pelo, ma abbastanza breve da non danneggiare la cute.
- fluenza (quantità di energia rilasciata per unità di area di tessuto irradiato, si misura in joule/cm quadrati): deve essere sufficiente a provocare un danno sensibile dei follicoli.
- diametro dello spot (dimensione dell’area di cute colpita da un singolo impulso del laser): si è verificato che il diametro minimo per ogni spot, al fine di ottenere dei risultati rilevanti, deve essere superiore ad 1 cm.
- sistema di raffreddamento: serve a raffreddare l’epidermide e a salvaguardarla dall’eccessivo calore prodotto dal raggio laser.
Cosa devo fare dopo il trattamento laser?
Una volta terminata la seduta, occorre applicare delle creme lenitive per uno o due giorni ed evitare l’esposizione al sole o a lampade abbronzanti per almeno tre o quattro settimane.
L’epilazione laser ha effetti collaterali?
Dopo una seduta di epilazione laser, inoltre, apparirà un lieve eritema e, in alcuni casi, anche edema e pomfi peri-follicolari (gonfiore transitorio della pelle attorno ai peli). Ad ogni modo, nessuna di queste manifestazioni si protrae per più di qualche ora dal trattamento.
Possono, invece, comparire ipo-cromie o iper-cromie (formazione di macchie bianche o macchie scure) se il trattamento viene svolto in modo non corretto, ad esempio a causa di un eccesso di energia, di un inadeguato raffreddamento della pelle, o ancora, nei casi di pelle troppo scura, ove non sia stato accuratamente valutato il possibile impatto del raggio laser sulla cute.
Bibliografia
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