L’eiaculazione precoce, risulta essere la disfunzione sessuale maschile più frequente, si calcola infatti che circa il 25% della popolazione mondiale ne soffra (un uomo su quattro). 

Si definisce precoce l’eiaculazione che, con frequenza ricorrente o persistente, viene raggiunta con minima stimolazione prima o poco dopo la penetrazione, in assenza di capacità di controllo volontario del paziente e che determina disagio nella persona affetta e nella partner. Lo IELT (tempo di latenza eiaculatoria intravaginale) è il lasso di tempo che intercorre tra l'introduzione in vagina del pene e l'eiaculazione. Quando lo IELT risulta inferiore ad 1 minuto siamo di fronte ad eiaculazione precoce, quando è compreso tra 1 minuto e 4 minuti siamo di fronte ad eiaculazione precoce border line (ai limiti di norma), quando infine è maggiore ai 4 minuti, il paziente non soffre di questo disturbo e non necessiterà di qualsivolgia terapia.

E’ opportuno da parte dell’andrologo andare anche a distinguere l’Eiaculazione Precoce Primaria (cioè presente da sempre fin dai primi rapporti) da quella Secondaria (insorta ad un certo punto della vita del paziente). Infatti nel secondo caso si dovranno ricercare delle specifiche cause concomitanti che hanno indotto il disturbo (problemi ormonali tiroidei, anomalie del pene, prostatite, astinenza da droghe).

Bisogna anche valutare se tale problema insorge esclusivamente in determinate occasioni o eventi , quindi in maniera più o meno sporadica (Eiaculazione Precoce Situazionale) o insorga costantemente su tutti i rapporti.

Una volta che l’Andrologo esperto  abbia effettivamente inquadrato in maniera idonea la tipologia di disfunzione, potrà proporre al paziente diverse terapie sia farmacologiche sia comportamentali che permetteranno oltre l'80/90% dei casi di prolungare il tempo eiaculatorio (risoluzione del problema)  con ovvio beneficio per la coppia.