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Cardiochirurghi in Italia | Pagina 2

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Rama Medical Center

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Centro medico
Cardiochirurgo
  • Consulenza Cardiochirurgica
    200 €
  •  Caserta - Centro Via Luigi Einaudi, 24
  • da ven 21 feb 15:30
  • Consulenza Cardiochirurgica
    150 €
  •  Aprilia (LT) Viale Europa, 1/3
  • da lun 24 feb 14:00
  • Consulenza Cardiochirurgica
    200 €
  •  Frosinone - Zona Industriale Via Armando Fabi, 41
  • da ven 21 feb 08:00
  • Consulenza Cardiochirurgica
    150 €
  •  Aprilia (LT) Viale Europa, 14/16
  • da lun 24 feb 18:00
Laboratorio Scarlatti

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Centro medico
Cardiochirurgo
  • Consulenza Cardiochirurgica
    200 €
  •  Napoli - Vomero Via A. Scarlatti, 209 G
  • da mer 19 feb 14:00
Affidea CDC Novara

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Centro medico
Cardiochirurgo
  • Consulenza Cardiochirurgica
    200 €
  •  Novara - Centro Via Guglielmo Marconi, 15/E
  • da ven 21 feb 15:00
Affidea CDC Biella

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Centro medico
Cardiochirurgo
  • Consulenza Cardiochirurgica
    200 €
  •  Biella - Centro Via A. Bertodano,11
  • da ven 21 feb 10:30
IRCCS Multimedica

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Centro medico
Chirurgo Vascolare Cardiochirurgo
  • Consulenza Cardiochirurgica
    200 €
  •  Sesto San Giovanni (MI) Via Milanese, 300
  • da mer 19 feb 14:30
  • Consulenza Cardiochirurgica
    100 €
  •  Bologna - Cirenaica Viale Quirico Filopanti, 12
  • da gio 20 feb 17:00
  • Consulenza Cardiochirurgica
    da 80 €
  •  Cotignola (RA) Via Corriera, 1
  • da gio 20 feb 15:00
  • Consulenza Cardiochirurgica
    130 €
  •  Capriolo (BS) Via Molinara, 32
  • da sab 22 feb 08:15

Cardiochirurghi in Italia | Pagina 2

Elenco dei medici specialisti in Cardiochirurgia in Italia o di altri specialisti con competenze in comune, attualmente disponibili per la prenotazione online di una Consulenza cardiochirurgica o di altro esame medico sempre nell'ambito della Cardiochirurgia.

Il cardiochirurgo è un medico chirurgo specializzato nella chirurgia cardiovascolare, dedicato alla diagnosi e al trattamento delle patologie del cuore e dei vasi sanguigni. Questa figura, fondamentale nella medicina moderna, si occupa di interventi chirurgici complessi, spesso salvavita, e lavora in sinergia con cardiologi e altri specialisti.

Le patologie trattate dai cardiochirurghi possono variare notevolmente, ma tutte hanno un generalmente impatto significativo sulla salute del cuore e dei vasi sanguigni. Tra le principali patologie ci sono:

  • valvulopatie: condizioni in cui le valvole cardiache non si chiudono o si aprono correttamente, causando problemi di circolazione;
  • cardiopatie congenite: malformazioni presenti dalla nascita che influenzano la struttura e la funzionalità del cuore;
  • aneurisma: dilatazione anomala di un vaso sanguigno, che generalmente può portare a rottura e gravi emorragie;
  • malattie coronariche: coinvolgono le coronarie e possono portare a ischemia miocardica, frequentemente causata da placche aterosclerotiche.
  • cardiomiopatia: una condizione in cui il muscolo cardiaco diventa anormale, compromettendo la capacità di pompare sangue;
  • insufficienza mitralica: una condizione in cui la valvola mitrale non si chiude correttamente, causando il riflusso di sangue nel cuore;
  • difetto interventricolare: una comunicazione anomala tra i due ventricoli del cuore, presente alla nascita;
  • fibrillazione atriale: un’aritmia che causa un battito cardiaco irregolare e rapido, aumentando il rischio di ictus;
  • aritmie: irregolarità nel ritmo cardiaco, che possono manifestarsi in diverse forme e gravità;
  • angina: dolore toracico causato da un insufficiente apporto di sangue al cuore, spesso legato a malattie coronariche.
Queste patologie richiedono un intervento tempestivo e appropriato, rendendo il ruolo del cardiochirurgo cruciale per il benessere del paziente.

Per affrontarle, il cardiochirurgo utilizza generalmente una serie di strumenti diagnostici sofisticati che non solo permettono di valutare lo stato di salute del cuore e dei vasi, ma guidano lo specialista nelle decisioni terapeutiche. Tra i principali strumenti diagnostici si annoverano:

  • ecocardiogramma: utilizza ultrasuoni per creare immagini del cuore, valutandone la struttura e la funzione;
  • elettrocardiogramma (ECG): registra l'attività elettrica del cuore, utile per identificare aritmie e anomalie del ritmo;
  • test da sforzo: valuta la risposta del cuore all'esercizio fisico, aiutando a diagnosticare malattie coronariche;
  • angiografia: impiega un colorante speciale e raggi X per visualizzare i vasi sanguigni, identificando eventuali ostruzioni;
  • Risonanza magnetica cardiaca (RMN): fornisce immagini dettagliate del cuore, utile per valutare patologie strutturali e funzionali;
  • Tomografia Computerizzata (TC): fornisce immagini tridimensionali dei vasi sanguigni, particolarmente utile per la valutazione degli aneurismi.
Questi strumenti diagnostici sono comunemente utili per elaborare il piano terapeutico più adeguato alle esigenze del paziente e per monitorare l'evoluzione della patologia.

Il trattamento delle malattie cardiovascolari, infatti, può richiedere solitamente interventi chirurgici complessi o procedure meno invasive, a seconda del caso. Tra le diverse tecniche e approcci cui un cardiochirurgo può ricorrere si segnalano:

  • bypass coronarico: intervento che crea un nuovo percorso per il flusso sanguigno, bypassando le arterie coronarie ostruite;
  • angioplastica: tecnica che utilizza un palloncino per dilatare un'arteria ristretta, spesso seguita dall'impianto di uno stent per mantenere l'arteria aperta;
  • sostituzione della valvola cardiaca: intervento che prevede la rimozione di una valvola malfunzionante e la sua sostituzione con una protesi meccanica o biologica;
  • trapianto di cuore: procedimento che sostituisce un cuore gravemente malato con uno sano proveniente da un donatore;
  • ablazione con radiofrequenza: tecnica utilizzata per trattare le aritmie, che distrugge le cellule responsabili del battito irregolare;
  • impianto di stent: posizionamento di un dispositivo metallico all'interno di un'arteria per mantenerla aperta dopo un'angioplastica;
  • pacemaker: dispositivo impiantabile che regola il battito cardiaco in caso di bradicardia o altre anomalie del ritmo.
In conclusione, la figura del cardiochirurgo è cruciale nel panorama della medicina moderna, poiché si occupa di salvaguardare la salute del cuore e dei vasi sanguigni.

Attraverso un’approfondita comprensione delle patologie cardiovascolari, l'uso di avanzati strumenti diagnostici e la padronanza di tecniche chirurgiche all'avanguardia, il cardiochirurgo affronta sfide enormi con competenza e dedizione. La sua formazione specialistica e la continua evoluzione delle tecniche chirurgiche e dei trattamenti disponibili pongono il cardiochirurgo in prima linea nella lotta contro le malattie cardiovascolari.

Chi è un cardiochirurgo?

Un cardiochirurgo è un medico specializzato nel trattamento chirurgico delle malattie e delle condizioni che colpiscono il cuore e i vasi sanguigni. Questa figura professionale ha completato un percorso formativo lungo e complesso, iniziando con una laurea in medicina, seguita da un periodo di specializzazione in cardiochirurgia. I cardiochirurghi sono esperti nel gestire interventi complessi che richiedono una profonda comprensione dell'anatomia cardiaca e delle tecniche chirurgiche avanzate.

Come si diventa cardiochirurgo?

Diventare cardiochirurgo richiede un impegno significativo in termini di formazione e studio. Dopo aver conseguito una laurea in Medicina e Chirurgia, un aspirante cardiochirurgo deve accedere a un programma di specializzazione in cardiochirurgia, che dura cinque anni. Durante questo periodo, i futuri cardiochirurghi acquisiscono competenze pratiche in un ambiente clinico, imparando a gestire casi complessi e a eseguire interventi chirurgici. La formazione continua è fondamentale in questo campo, poiché i cardiochirurghi devono rimanere aggiornati sulle ultime tecniche e innovazioni.

Quali patologie tratta un cardiochirurgo?

I cardiochirurghi si occupano di una vasta gamma di patologie cardiovascolari, molte delle quali possono avere conseguenze gravi se non trattate. Tra le condizioni più comuni vi sono le valvulopatie, che coinvolgono il malfunzionamento delle valvole cardiache, le cardiopatie congenite, che sono anomalie presenti fin dalla nascita, e le malattie coronariche, che riducono il flusso di sangue al cuore. Altre patologie includono aneurismi, che sono dilatazioni pericolose di un vaso sanguigno, e la fibrillazione atriale. Inoltre, i cardiochirurghi trattano anche complicazioni come l'insufficienza mitralica, la cardiomiopatia e il difetto interventricolare.

Quali sono le procedure più comuni eseguite da un cardiochirurgo?

Le procedure più comuni eseguite da un cardiochirurgo includono il bypass coronarico, una tecnica che crea un nuovo percorso per il flusso di sangue attorno a arterie coronarie ostruite. Un'altra procedura frequente è la sostituzione della valvola cardiaca, in cui una valvola malfunzionante viene rimossa e sostituita con una protesi. Anche l'angioplastica, che dilata le arterie coronariche ristrette, è una pratica comune, spesso accompagnata dall'impianto di uno stent per mantenere l'arteria aperta. Inoltre, i cardiochirurghi eseguono trapianti di cuore, così come procedure di ablazione per trattare aritmie. Queste operazioni richiedono non solo abilità tecniche, ma anche un'attenta valutazione delle condizioni generali di salute dei pazienti.

Quando è necessario consultare un cardiochirurgo?

La consultazione con un cardiochirurgo è generalmente necessaria quando un cardiologo rileva condizioni che richiedono un intervento chirurgico per migliorare la salute del paziente. Segnali che indicano la necessità di un consulto includono in genere sintomi come dolore toracico persistente, mancanza di respiro durante attività quotidiane, affaticamento e palpitazioni. Inoltre, se si sospettano patologie strutturali del cuore, come valvulopatie o cardiopatie congenite, un cardiochirurgo è la figura da contattare per valutare le opzioni di trattamento. In alcuni casi, anche pazienti con malattie coronariche avanzate possono necessitare di una valutazione cardiochirurgica per pianificare un intervento che ripristini il flusso sanguigno al cuore.

Qual è la differenza tra un cardiologo e un cardiochirurgo?

La principale differenza tra un cardiologo e un cardiochirurgo risiede nel loro ambito di specializzazione e nelle competenze cliniche. I cardiologi sono medici che si occupano della diagnosi e del trattamento delle malattie cardiovascolari attraverso approcci non chirurgici, come di solito la prescrizione di farmaci e la gestione delle condizioni attraverso modifiche dello stile di vita. I cardiochirurghi, invece, sono specialisti che eseguono interventi chirurgici per correggere malformazioni o problemi strutturali del cuore e dei vasi sanguigni. Mentre i cardiologi possono gestire condizioni come l'ipertensione o le aritmie, i cardiochirurghi sono comunemente coinvolti nel trattamento di patologie che richiedono un intervento diretto, come bypass coronarici o sostituzioni valvolari.

Quali sono i rischi associati alla cardiochirurgia?

Come in ogni intervento chirurgico, ci sono generalmente rischi associati alla cardiochirurgia, sebbene questi possano variare in base alla complessità dell'operazione e alla salute generale del paziente. I rischi possono includere infezioni, emorragie, reazioni avverse all'anestesia e complicazioni cardiovascolari, come infarto o ictus. È fondamentale che i pazienti siano informati sui potenziali rischi e che vengano monitorati attentamente durante e dopo l'intervento per gestire eventuali complicazioni in modo tempestivo.

Quali sono le complicazioni post-operatorie comuni in cardiochirurgia?

Le complicazioni post-operatorie nella cardiochirurgia possono variare, ma alcune sono più comuni di altre. Infezioni della ferita chirurgica, emorragie e reazioni avverse all'anestesia possono talvolta verificarsi in qualsiasi intervento. Inoltre, in alcuni casi, alcuni pazienti possono sviluppare aritmie dopo l'intervento, richiedendo monitoraggio e talvolta ulteriori trattamenti. La chiave per affrontare queste complicazioni è di norma un attento monitoraggio post-operatorio e una comunicazione aperta tra pazienti e medici.

Quanto guadagna un cardiochirurgo?

Il guadagno di un cardiochirurgo può variare ampiamente in base a diversi fattori, tra cui la posizione geografica, l'esperienza e il tipo di struttura sanitaria in cui lavora. In generale, i cardiochirurghi tendono a guadagnare uno stipendio significativo, essendo una delle specializzazioni mediche in genere più remunerative. Tuttavia, il salario può differire tra ospedali pubblici e privati, e tra regioni con costi della vita diversi. Il salario, inoltre, può di solito aumentare ulteriormente con l'esperienza e una buona reputazione professionale.

Quali sono le tecniche più innovative in cardiochirurgia?

Negli ultimi anni, la cardiochirurgia ha visto l'emergere di tecniche innovative che hanno migliorato i risultati per i pazienti. Tra queste si trova la chirurgia minimamente invasiva, che utilizza incisioni più piccole rispetto alle procedure tradizionali, riducendo il trauma chirurgico e accelerando il recupero. Un'altra innovazione è l'uso di robot chirurgici, che permettono ai cardiochirurghi di eseguire operazioni con precisione maggiore. Inoltre, i progressi nelle tecnologie di imaging hanno migliorato la capacità di pianificazione preoperatoria, consentendo interventi più mirati e efficaci. Queste tecniche non solo migliorano l'efficacia degli interventi, ma contribuiscono in genere anche a un recupero più rapido e a un minor rischio di complicazioni.

Come si prepara un paziente per un intervento di cardiochirurgia?

La preparazione di un paziente per un intervento di cardiochirurgia è un processo importante, che inizia comunemente con una valutazione completa della salute dello stesso paziente. Prima dell'intervento, il cardiochirurgo e il team medico conducono, di solito, esami diagnostici per valutare le condizioni cardiache e identificare eventuali rischi. Il paziente potrebbe dover seguire indicazioni specifiche riguardanti la dieta, l'assunzione di farmaci e l'attività fisica. È comune che venga richiesto al paziente di smettere di assumere alcuni farmaci, per ridurre il rischio di eventuali complicazioni durante l'intervento. Inoltre, è fondamentale che il paziente riceva informazioni dettagliate sulla procedura, il recupero e le aspettative post-operatorie, affinché possa affrontare l'intervento con la massima serenità.

Qual è il tempo di recupero dopo un intervento di cardiochirurgia?

Il tempo di recupero dopo un intervento di cardiochirurgia può variare significativamente a seconda del tipo di procedura eseguita e della salute generale del paziente. In generale, i pazienti possono aspettarsi di rimanere in ospedale da alcuni giorni a una settimana. Dopo la dimissione, il recupero a casa può richiedere diverse settimane. Durante questo periodo, è di norma importante seguire le indicazioni del medico curante riguardanti l'attività fisica, la dieta e la gestione del dolore. I pazienti sono spesso incoraggiati a partecipare a programmi di riabilitazione cardiaca per favorire il recupero e migliorare la salute cardiovascolare a lungo termine. È fondamentale che il paziente comunichi eventuali sintomi anomali durante il processo di recupero, per gestire tempestivamente eventuali complicazioni.

Quali sono i sintomi che indicano la necessità di un intervento cardiochirurgico?

Alcuni sintomi possono indicare che un paziente ha bisogno di un intervento cardiochirurgico. Tra questi, ad esempio, rientano di solito il dolore toracico, soprattutto se persistente o accompagnato da altre manifestazioni come difficoltà respiratorie o sudorazione profusa, così come anche la mancanza di respiro, che si verifica durante attività quotidiane o a riposo. Altri sintomi da non sottovalutare includono in genere affaticamento e palpitazioni frequenti, che possono suggerire aritmie o altre patologie cardiache. È di norma importante che i pazienti riferiscano al proprio medico curante qualsiasi sintomo preoccupante, in modo da poter pianificare una valutazione approfondita e determinare la necessità di un intervento.

Quali sono le alternative non chirurgiche alla cardiochirurgia?

Esistono diverse alternative non chirurgiche alla cardiochirurgia, che possono essere considerate in base alla condizione del paziente. La terapia farmacologica è in genere una delle principali opzioni, che solitamente può includere farmaci per controllare la pressione sanguigna, ridurre il colesterolo o gestire le aritmie. In alcuni casi, modifiche dello stile di vita, come l'adozione di una dieta equilibrata, l'esercizio fisico regolare e l'abbandono del fumo, possono generalmente migliorare la salute cardiovascolare, prevenendo la necessità di un intervento chirurgico. È fondamentale discutere con un cardiologo le opzioni disponibili e valutare il piano di trattamento più adeguato a ogni situazione.

Come scegliere il miglior cardiochirurgo?

È in genere consigliato iniziare la ricerca consultando il proprio cardiologo, che può fornire raccomandazioni basate sull'esperienza e sulla competenza. È di solito utile considerare anche la formazione, l'esperienza e la specializzazione del cardiochirurgo, nonché il numero di interventi simili che ha effettuato. Leggere le recensioni online di altri pazienti e informarsi sulle strutture sanitarie in cui opera il cardiochirurgo può fornire ulteriori indicazioni sulla qualità delle cure. Infine, è comunemente utile sentirsi a proprio agio con il chirurgo scelto, poiché una buona comunicazione e fiducia reciproca sono fondamentali per affrontare al meglio il percorso di trattamento.

Quali sono i benefici a lungo termine della cardiochirurgia?

I benefici a lungo termine della cardiochirurgia possono essere significativi per i pazienti. Un intervento ben riuscito può portare a un miglioramento sostanziale della qualità della vita, solitamente con una riduzione dei sintomi e un ripristino della funzionalità cardiaca. Molti pazienti riferiscono un aumento dell'energia e una maggiore capacità di svolgere attività quotidiane senza difficoltà. Inoltre, la cardiochirurgia, in genere, può ridurre il rischio di complicazioni future, come infarti o ictus, migliorando le prospettive di salute a lungo termine. È di norma importante che i pazienti continuino a seguire un programma di monitoraggio e gestione della salute cardiovascolare anche dopo l'intervento per massimizzare questi benefici.

Quali sono le statistiche di successo degli interventi cardiochirurgici?

Le statistiche di successo degli interventi cardiochirurgici sono generalmente incoraggianti, con tassi di successo elevati per molte procedure. Le statistiche, di solito, possono variare in base a diversi fattori, tra cui l'età del paziente, la gravità della patologia e le comorbidità. È fondamentale che i pazienti discutano delle aspettative relative alla loro specifica condizione con il cardiochirurgo, per avere un quadro chiaro delle probabilità di successo e dei possibili rischi.

Quali sono le tecniche di imaging utilizzate in cardiochirurgia?

Le tecniche di imaging rivestono un ruolo cruciale nella preparazione e nella pianificazione degli interventi cardiochirurgici. Tra le più comuni, l'ecocardiogramma è fondamentale per ottenere immagini dettagliate del cuore e valutare le sue strutture. La risonanza magnetica cardiaca fornisce informazioni preziose sulla funzionalità cardiaca e sulla morfologia, mentre la tomografia computerizzata è utile per visualizzare le arterie e identificare eventuali ostruzioni. Tra queste, l'angiografia è una tecnica che permette di visualizzare il sistema vascolare attraverso l'iniezione di un colorante, facilitando la diagnosi di malattie coronariche. Questi strumenti diagnostici aiutano i cardiochirurghi a prendere decisioni informate riguardo al trattamento, contribuendo così a migliori risultati chirurgici.

Qual è il ruolo della telemedicina nella cardiochirurgia?

La telemedicina sta assumendo un ruolo sempre più importante nella cardiochirurgia, offrendo nuove opportunità per migliorare l'assistenza ai pazienti. Attraverso videoconsulti e strumenti di monitoraggio remoto, i cardiochirurghi possono seguire i pazienti dopo un intervento, monitorando i progressi e identificando eventuali complicazioni senza la necessità di visite in persona. Questo approccio non solo aumenta la comodità per i pazienti, ma consente anche ai medici di rispondere rapidamente a preoccupazioni o sintomi anomali. Inoltre, la telemedicina facilita la comunicazione tra diversi specialisti, migliorando in generale il coordinamento delle cure e la gestione globale della salute cardiovascolare.

Quali sono le misure preventive per evitare interventi cardiochirurgici?

Adottare misure preventive è generalmente utile per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari che possono richiedere interventi cardiochirurgici. Una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura e cereali integrali, è di solito indicata per mantenere il cuore sano. L'attività fisica regolare contribuisce a controllare il peso, ridurre la pressione sanguigna e migliorare i livelli di colesterolo. È importante anche evitare il fumo e limitare il consumo di alcol. Controlli medici regolari e la gestione di condizioni come il diabete e l'ipertensione possono in genere aiutare a prevenire la progressione delle malattie cardiache. Infine, educare se stessi sui fattori di rischio e adottare uno stile di vita sano sono comunemente passi chiave, per mantenere il cuore in salute e minimizzare la necessità di interventi cardiochirurgici.

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