Angiopatia

Dr. Domenico Ricci
Ecografista Medico Chirurgo, specialista in Ematologia - Ecografia Creato il: 27/01/2025
Cause
Definendo una gamma di patologie estremamente variegata, le cause delle angiopatie possono essere molteplici, tra quelle più comuni, per esempio, rientrano:- malattie autoimmuni, come le vasculiti, in cui il sistema immunitario attacca i vasi sanguigni, causando un’infiammazione che può lesionarli;
- diabete, in quanto l’accumulo di glucosio nel sangue può danneggiare le cellule dell’endotelio (il rivestimento interno dei vasi sanguigni), causando zone in cui è più facile l’accumulo di placche aterosclerotiche che possono ridurre il passaggio di sangue;
- aterosclerosi, in quanto l’accumulo di placca sulle pareti delle arterie può portare a un restringimento o a un blocco del flusso sanguigno.
- depositi di amiloide, ossia l’accumulo di piccole proteine generalmente legate all’invecchiamento o ad alcune malattie ereditarie come l’angiopatia amiloide cerebrale;
- fumo, che costituisce un fattore di rischio importante per lo sviluppo di malattie vascolari.
Sintomi
L’espressione sintomatologica dell’angiopatia può variare in modo significativo in base alla localizzazione e all’entità del danno vascolare; infatti, sono presenti un gran numero di manifestazioni sintomatiche, tra cui:- dolore al torace, quando l’angiopatia interessa le arterie coronarie e quindi l’apporto di sangue al miocardio; nei casi più gravi il dolore può associarsi a un infarto miocardico;
- ictus, quando le arterie danneggiate sono quelle che riforniscono di sangue il cervello; in genere, questa è la manifestazione più grave dell’angiopatia amiloide cerebrale, che spesso porta alla rottura delle arterie che irrorano la corteccia e le leptomeningi;
- trombosi, quando si ha la formazione di un coagulo che ostruisce il vaso sanguigno; in questi casi, una rottura del coagulo può portare al suo ingresso nella circolazione sanguigna, con il rischio di embolie a carico degli organi vitali;
- cianosi della pelle, ossia una tendenza della pelle ad assumere un colore pallido o bluastro per via della ridotta perfusione di sangue ai tessuti; questo, in genere, riguarda principalmente le estremità di mani e piedi.
Diagnosi
La diagnosi precoce di un’angiopatia non è sempre immediata, in quanto, nelle forme iniziali, questa non presenta sintomi facilmente riconoscibili. Talvolta, anche i sintomi stessi possono non essere sufficienti per indirizzare una diagnosi, in quanto risultano anche aspecifici; come esami di riferimento, se si sospetta un’angiopatia, si può fare ricorso a: - esami di laboratorio, utili soprattutto nelle angiopatie diabetiche e basati su esami del sangue per valutare la funzione renale, il profilo lipidico e i valori della glicemia;
- imaging medico: questi possono includere ecografie, angiografie, TAC e risonanze magnetiche, che possono evidenziare una ridotta perfusione di sangue diretta verso alcuni organi;
- biopsia: in alcuni casi, potrebbe essere necessaria una biopsia per individuare la presenza di tessuti infiammatori, generalmente associati alle vasculiti.

Rischi
Causando un’ostruzione, parziale o totale, dei vasi sanguigni, le angiopatie possono dar luogo ad alcune complicanze rilevanti; tra le più comuni rientrano:- ulcerazioni cutanee, in quanto la scarsa circolazione sanguigna può rallentare il processo di guarigione delle lesioni cutanee, con un aumento del rischio di infezioni;
- ischemie, ossia la mancanza di perfusione sanguigna di alcuni tessuti, con il rischio di morte (necrosi) dei tessuti interessati; se l’ischemia colpisce le arterie coronarie, il rischio maggiore è legato alla comparsa di un infarto del miocardio, che può mettere a rischio la sopravvivenza del paziente;
- embolie, legate alla rottura di trombi all’interno dei vasi e che possono causare danni a livello degli organi vitali;
- emorragie cerebrali, tipiche dell’angiopatia amiloide cerebrale e legate alla rottura dei vasi sanguigni che riforniscono il cervello; le emorragie cerebrali costituiscono un rischio rilevante per la sopravvivenza del paziente;
- insufficienza renale, in quanto un afflusso inadeguato di sangue può provocare danni a carico dei reni, che può degenerare fino all’insufficienza renale terminale.
Cure e Trattamenti
In generale, le angiopatie possono essere parzialmente prevenute evitando di esporsi ai principali fattori di rischio. Gli accorgimenti principali includono: smettere di fumare, seguire una dieta sana e svolgere esercizio fisico regolare, in modo da ridurre il rischio di sviluppare diabete e aterosclerosi. Il trattamento delle angiopatie può variare sensibilmente in base alle cause scatenanti. Nei casi di angiopatia diabetica, per esempio, è fondamentale il controllo della glicemia, che si può ottenere seguendo una dieta adeguata ed eventualmente assumendo insulina per mantenerla entro valori fisiologici. Altri trattamenti possono essere di natura sintomatica e includere, per esempio, farmaci anticoagulanti per ridurre il rischio di trombosi e quindi di embolie o antipertensivi per mantenere la pressione arteriosa sotto controllo e ridurre i danni a carico dei reni.
Nelle forme di angiopatie autoimmuni, come le vasculiti, il trattamento può essere di natura farmacologica per ridurre l’infiammazione (es. corticosteroidi) o per ridurre la risposta immunitaria dell’organismo (es. ciclofosfamide).
Gli interventi chirurgici possono essere la strategia di riferimento in casi particolarmente gravi, come nelle ostruzioni delle arterie coronarie o in altre forme di angiopatie che non rispondono ai trattamenti farmacologici.
Bibliografia
- Calvert Rj, Nardell Sg, Raeburn C. Angiopathies in acrosclerosis. Angiology. 1955 Apr;6(2):129-37.
- MacSween RN. Diabetic angiopathy. Scott Med J. 1971 Jul;16(7):327-35.
- Lundbaek K. Diabetic angiopathy: a specific vascular disease. Lancet. 1954 Feb 20;266(6808):377-9.
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