Apnee notturne: cosa sono?
La sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS), è una condizione clinica patologica caratterizzata da episodi ricorrenti di ostruzione completa o parziale delle vie aeree superiori, causati da alterazioni anatomiche e/o funzionali, associati a desaturazioni emoglobiniche fasiche ed a sforzo ventilatorio toraco-addominale. Lo stato di ipossiemia intermittente e la frammentazione del sonno sono responsabili dei disturbi cardiovascolari, neurologici e metabolici che si manifestano nei soggetti affetti da OSAS.
L’OSAS è una patologia estremamente frequente nella popolazione mondiale con rilevanti conseguenze sanitarie, sociali ed economiche. Ha inoltre un significativo legame con numerose altre patologie delle quali costituisce un rilevante fattore di rischio.
Quanto sono diffuse?
Le stime dell’European Respiratory Society (ERS) evidenziano una prevalenza delle OSA nel mondo pari al 10%, con un rapporto uomo: donna che oscilla da 2:1 a 5:1, seppur tale disparità si riduce, pareggiandosi, in fase post-menopausale. La maggiore prevalenza nel sesso maschile potrebbe essere correlata a differenze di genere nell’anatomia e nella meccanica delle alte vie aeree, alla distribuzione del grasso corporeo, al controllo ventilatorio e allo stato ormonale. Inoltre nelle donne la presentazione clinica è meno severa, sintomi meno specifici e la coesistenza di co-morbidità può condurre i clinici verso diagnosi alternative.
Quali sono i sintomi?
Le OSA si manifestano con:
- astenia cronica;
- affaticamento;
- sonnolenza diurna;
- deficit dell’attenzione e della concentrazione;
- deficit cognitivi;
- disturbi del comportamento e una bassa qualità di vita (QOL).
Possono portare a invalidità?
Il declino di tali abilità diurne si traduce in un più alto tasso di errori, incidenti sul lavoro ed incidenti stradali. I soggetti inoltre presentano un rischio aumentato di sviluppare malattie cardiovascolari, inclusa l’ipertensione arteriosa resistente, coronaropatie, scompenso cardiaco congestizio, aritmie e ictus.
Chi è più a rischio?
Uno dei principali fattori di rischio è l’obesità. Il 40-60% dei casi di OSA sono attribuiti all’obesità, per numerosi motivi, tra questi vi è un’aumentata suscettibilità al collasso delle alte vie aeree a causa dell’aumentato sovraccarico meccanico e la riduzione del volume polmonare, risultante in una perdita di trazione delle strutture delle alte vie aeree.
Cos'è l'esame polisonnografico?
La diagnosi inizia con un corretto inquadramento anamnestico del paziente.
La ricerca dei segni e sintomi deve comprendere la presenza di russamento notturno, apnee, episodi di gasping/chocking notturni, eccessiva sonnolenza e astenia diurne, nicturia, cefalee mattutine, ridotta concentrazione, perdita di memoria, irritabilità, riduzione della libido.
Il gold standard per la diagnosi della sindrome delle apnee notturno è la polisonnografia o monitoraggio cardio-respiratorio, che permette la valutazione e il calcolo del numero di apnee per ora per un corretto iter diagnostico-terapeutico.
Bibliografia
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