Malattie autoimmuni e malattie allergiche

Sono due situazioni di abnorme risposta immunitaria che in un caso appare fuori posto, perché diretta contro antigeni interni all'organismo (malattie autoimmuni). Nell’altro appare superflua perché diretta contro antigeni esterni ma per lo più innocui (malattie allergiche). 

I fenomeni molecolari innescati da queste risposte immunitarie in entrambi i casi provocano infiammazione, di variabile tipo e intensità, che può diventare malattia e produrre disturbi di grado lieve, moderato o severo.

Illustrazione 1 - Allergologia
 

Malattie autoimmuni

Cosa sono?

La principale funzione del sistema immunitario (rappresentato da granulociti, macrofagi, linfociti T, linfociti B, mastociti, citochine, complemento, immunoglobuline e altre componenti) consiste nel riconoscere molecole estranee (antigeni). Il riconoscimento è la prima tappa che conduce alla neutralizzazione e all'eliminazione degli antigeni.

In particolare, l’attenzione del sistema immunitario è rivolta agli antigeni che compongono i microrganismi infettivi (es. virus, batteri), con lo scopo di proteggere l'organismo dalla colonizzazione da parte di agenti potenzialmente dannosi (malattie infettive).

Affinché la risposta immunitaria non si esprima contro componenti dell’organismo, di norma le cellule immunitarie, durante la maturazione, imparano a “tollerare” le molecole proprie dell’organismo (autoantigeni). Le molecole dell'organismo (self), dunque, non vengono riconosciute e pertanto non agiscono da autoantigeni. Fino a quando la tolleranza immunologica è attiva non vi è malattia autoimmune.

Quali sono le cause? 

Talvolta i linfociti T diventano auto-reattivi, in seguito all’azione verosimilmente combinata di fattori genetici e ambientali (infezioni da virus, batteri, tossine batteriche …), peraltro non sempre riconoscibili nel singolo caso. Divenuti auto-reattivi, i linfociti T stimolano i linfociti B alla produzione di autoanticorpi.

Le cellule immunitarie (T e B) divenute in questo modo auto-reattive, se quantitativamente rilevanti, innescano processi infiammatori che possono coinvolgere pochi organi (malattie autoimmuni organo-specifiche) o differenti distretti (malattie autoimmune sistemiche).

Tali processi infiammatori persistono nel tempo (l’auto-antigene è presente nell’organismo, in quantità elevata!) e possono produrre alterazioni permanenti nella struttura anatomica di vari organi, fino alla insufficienza funzionale. Si realizzano così i quadri clinici che conosciamo come malattie autoimmuni.

Tra le malattie tipicamente organo-specifiche (es.: tiroidite autoimmune) e le malattie tipicamente sistemiche (es.: lupus eritematoso sistemico), si colloca un ampio spettro di forme con caratteristiche intermedie (qualche esempio: artrite reumatoide, sclerodermia, sindrome di Sjogren, connettivite mista, connettivite indifferenziata, vasculiti).
 

Dalle malattie autoimmuni si guarisce?

Le malattie autoimmuni sono caratterizzate da fasi di riacutizzazione e fasi di remissione spontanea. Tuttavia, è spesso necessario intervenire con i farmaci. La terapia farmacologica attenua o spegne il processo infiammatorio e modula, riducendola, la risposta autoimmunitaria. Si agisce per lo più sui meccanismi che sostengono la malattia, dal momento che la causa iniziale dell’anomalia immunitaria solitamente non può essere rimossa perché spesso rimane ignota nel singolo malato, nonostante le conoscenze scientifiche in tale direzione siano in progressivo aumento. Con i farmaci si rallentano o si bloccano i processi che potrebbero esitare nel danno funzionale a carico degli organi colpiti dalla malattia.
In aggiunta ai farmaci, il trattamento globale della singola persona colpita da malattia autoimmune prevede l’applicazione di norme di prevenzione, nell’ambito di interventi multidisciplinari.
 

Allergia e malattie allergiche

Cosa sono?

Anche nei confronti di antigeni esterni innocui e non tossici (si considerino i pollini, la polvere di casa, gli epiteli, gli alimenti), può essere prodotta una risposta immunitaria. Se è una risposta usuale (produzione di anticorpi prevalentemente di classe IgG), l’incontro tra anticorpi e antigeni può persino passare inosservato, perché di solito non produce sintomi acuti di rilievo.

Ma in alcune persone vi è una tendenza (ereditata dai genitori) a produrre una risposta immunitaria inusuale, che conduce alla formazione di anticorpi di classe IgE (anziché anticorpi IgG) specifici per antigeni ambientali (che in questo caso vengono indicati come allergeni). Il successivo incontro tra gli anticorpi IgE e gli allergeni (es., molecole presenti nei pollini) provoca disturbi talvolta lievi, altre volte intensi, e in rari casi esplosivi tanto da divenire pericolosi per la vita del paziente. Questo tipo di risposta immunitaria è caratteristica degli individui allergici, che vengono anche indicati come soggetti atopici.

Quali sono le malattie allergiche più comuni? 

Le malattie allergiche più comuni sono la rinite allergica e la congiuntivite allergica, che spesso sono presenti contemporaneamente in un determinato soggetto atopico. Altri esempi di malattie sostenute dal medesimo meccanismo immunitario (IgE + allergene estrinseco) comprendono asma bronchiale allergico, alcune forme di orticaria, anafilassi, dermatite atopica, reazioni avverse a vari allergeni (alimenti, farmaci, insetti, lattice, sostanze per uso professionale ecc.). 

Quali sono i sintomi?

L’intensità dei disturbi che si realizzano sono differenti, di volta in volta, nei vari pazienti. Anche nella stessa persona allergica i sintomi e le complicanze della reazione allergica possono variare nel tempo, a parità di esposizione allergenica, essendo il quadro clinico condizionato da molti fattori pre-esistenti nell’organismo (es. condizioni cardiovascolari, terapia in corso, ecc.).

Vi sono anche malattie che sono definite allergiche pur non avendo un meccanismo IgE-mediato, ma comunque di tipo immunologico (ad esempio, eczema allergico da contatto, allergia alla tintura dei capelli, allergia al nichel). In queste condizioni è meno importante il peso della predisposizione genetica.

Bibliografia 

  • Poncet P, Sénéchal H, Charpin D. Update on pollen-food allergy syndrome. Expert Rev Clin Immunol. 2020 Jun;16(6):561-578. doi: 10.1080/1744666X.2020.1774366. PMID: 32691654.
  • Trier NH, Houen G. Antibody Cross-Reactivity in Auto-Immune Diseases. Int J Mol Sci. 2023 Sep 2;24(17):13609. doi: 10.3390/ijms241713609. PMID: 37686415; PMCID: PMC10487534.