Cosa sono le otiti?
Le infezioni dell'orecchio, chiamate anche otiti, sono un problema comune nei bambini. Circa un quarto dei bambini nei paesi ricchi ha almeno un'infezione all'orecchio entro il loro primo compleanno. Le infezioni dell'orecchio possono causare dolore, febbre e perdita temporanea dell'udito, oltre a segni generali come perdita di appetito e irritabilità.
La maggior parte dei bambini migliora senza un trattamento antibiotico specifico, mentre in altri casi l'uso di un agente antimicrobico spesso accorcia la durata della malattia. In queste righe vi parlerò di cause, sintomi, diagnosi, trattamento e potenziali complicanze delle infezioni dell'orecchio nei neonati e nei bambini.
Che cos'è un'infezione dell'orecchio?
L’orecchio è costituito da:
- condotto uditivo esterno, la parte che va dal padiglione auricolare esterno al timpano;
- orecchio medio, situato tra timpano e orecchio interno, dove è presente la catena degli ossicini incudine, martello e staffa;
- orecchio interno, parte del cervello che contiene la coclea e converte lo stimolo sonoro in elettrico.
Quali sono le cause?
L'infezione all'orecchio è anche nota come otite. L'otite esterna è una condizione che si verifica quando il condotto uditivo esterno si irrita. Essa può svilupparsi a seguito di un'infezione da batteri o funghi, un'allergia o un problema della pelle, ed è nota anche come "orecchio del nuotatore", in quanto si verifica in una persona che nuota frequentemente. L'otite media è un'infezione dell'orecchio medio, il più delle volte associata a un'infezione virale del tratto respiratorio, come un raffreddore o un'influenza, più raramente ad una infezione batterica.
Quali sono i sintomi?
I sintomi di un'infezione all'orecchio nei bambini più grandi di solito includono dolore e diminuzione temporanea dell'udito. Questi sintomi di solito si manifestano improvvisamente.
Nell’otite esterna sono presenti:
- dolore all'orecchio esterno, specialmente quando l'orecchio viene tirato o spostato;
- prurito;
- nuoto al mare o in piscina.
Nell’otite media, invece, sono ritrovabili:
- febbre;
- irritabilità o sonno agitato;
- mancanza di appetito o difficoltà a mangiare;
- tosse o raffreddore;
- fuoriuscita di liquidi dall'orecchio (chiamata otorrea).
Come si cura?
Nell’otite media, gli antibiotici vengono somministrati di routine ai bambini di età inferiore ai 24 mesi, età in cui non è trascurabile il rischio che l’infezione, anche se generalmente di tipo virale a guarigione spontanea, possa essere invece batterica e diffondersi rapidamente ad orecchio interno e cervello.
Invece, le linee guida nazionali e internazionali, nei bambini di età superiore a 24 mesi e con sospetta otite media (quindi associata al raffreddore e non al nuoto) senza otorrea, suggeriscono di osservare i bambini per vedere se migliorano rapidamente senza antibiotici. Questi, infatti, possono avere effetti collaterali come diarrea ed eruzioni cutanee e l'uso eccessivo di antibiotici può portare a batteri più difficili da trattare (perché resistenti). Dovrebbero essere somministrati farmaci antidolorifici, come Paracetamolo o Ibuprofene, per alleviare il dolore ad orario (ogni 6 ore circa la prima, ogni 8 ore circa il secondo) per 2-3 giorni.
Se il dolore o la febbre continuano o peggiorano dopo 24 ore di terapia antidolorifica, è necessaria la visita (quindi non richiesta nella maggior parte dei casi) e di solito sono raccomandati gli antibiotici per bocca, così come in caso di otorrea. Le gocce sono sconsigliate perché, oltre che non essere efficaci, in caso di perforazione del timpano possono raggiungere direttamente la parte più interna dell’organo. Invece l'osservazione può continuare con sicurezza a casa se il bambino sta migliorando anche se non è tornato completamente in condizioni di benessere.
Nell’otite esterna, quindi associata generalmente al nuoto e caratterizzata dall’assenza di tosse e raffreddore, non sono utili gli antibiotici per bocca ma le gocce auricolari. In caso di otiti esterne ricorrenti è possibile procedere alla terapia in autonomia, ma nel primo episodio è consigliata la visita per verificare l’integrità del timpano prima di applicare le gocce. È importante applicare correttamente le gocce auricolari in modo che raggiungano il condotto uditivo:
- sdraiarsi su un fianco o inclinare la testa verso la spalla opposta;
- posizionare le gocce auricolari nel condotto uditivo;
- rimanere sdraiati su un fianco per 20 minuti o inserire un batuffolo di cotone nel condotto uditivo per 20 minuti.
Esiste un'ampia varietà di trattamenti medici complementari e alternativi pubblicizzati per le infezioni dell'orecchio. Questi possono includere trattamenti omeopatici, naturopatici, chiropratici e di agopuntura, ma non sono presenti studi validi che ne dimostrano l'efficacia, di conseguenza non sono raccomandati. Non è stato dimostrato che farmaci decongestionanti o antistaminici accelerino la guarigione o riducano le complicanze. Inoltre, questi trattamenti hanno effetti collaterali che possono essere pericolosi.
I bambini di età inferiore ai due anni e coloro che hanno problemi di linguaggio o di apprendimento dovrebbero sottoporsi a un esame dell'orecchio di follow-up 2 o 3 mesi dopo essere stati curati per un'infezione all'orecchio. Questi bambini sono a rischio di ritardi nell'imparare a parlare: si garantisce, quindi, che la raccolta di liquidi (che può influire sull'udito) si sia risolta.
Quali sono le complicanze dell'infezione all'orecchio?
Una delle complicanze comuni di un'infezione all'orecchio è la rottura (o perforazione) del timpano. Il timpano può rompersi quando il fluido preme sulla membrana, riducendo il flusso sanguigno e provocando l'indebolimento del tessuto. Si caratterizza perché il dolore, prima molto forte, scompare e molti bambini si sentono effettivamente meglio perché la pressione viene alleviata, ma compare invece l’otorrea prima assente. Fortunatamente, la membrana timpanica di solito guarisce rapidamente dopo la rottura, entro poche ore o giorni. La rottura del timpano è un'indicazione per il trattamento antibiotico di un'infezione all'orecchio.
Altra complicanza è la perdita dell'udito: il fluido che si raccoglie dietro il timpano (chiamato versamento) può persistere per settimane o mesi dopo che il dolore di un'infezione all'orecchio si è risolto. Un versamento causa problemi di udito, che di solito sono da lievi a moderati e temporanei. Se il fluido persiste, tuttavia, può interferire con l'apprendimento e/o la parola. I versamenti di solito si risolvono nel tempo senza alcun trattamento.
Tuttavia, se il versamento persiste per più di tre mesi, il bambino potrebbe aver bisogno di un trattamento chirurgico. La decisione di trattare si basa su quanto il versamento influisce sull'udito del bambino e sul rischio del bambino di problemi di apprendimento o di linguaggio. Dovrebbero essere valutati prima del periodo di tre mesi i bambini con problemi del linguaggio, mentre per quelli sani il controllo specialistico dovrebbe essere riservato in caso di persistenza oltre tale periodo, a causa dell’elevata probabilità di guarigione spontanea.
Come prevenire le infezioni all'orecchio?
Alcuni bambini sviluppano frequentemente infezioni alle orecchie. Le infezioni ricorrenti dell'orecchio sono definite come tre o più infezioni in sei mesi o quattro o più infezioni entro dodici mesi. Oltre a ricevere il vaccino pneumococcico e i vaccini antinfluenzali, come raccomandato dall'American Academy of Pediatrics e dall'American Academy of Family Practice, diversi interventi possono aiutare a ridurre il rischio di infezioni ricorrenti. Questi includono:
- l'evitamento del fumo di tabacco;
- l'allattamento al seno;
- il posizionamento chirurgico di tubi nelle orecchie.
In caso di otite, l’orecchio dovrebbe essere mantenuto il più asciutto possibile: è consigliato astenersi dal nuoto per 7-10 giorni e utilizzare dei tappi sotto la doccia.
Bibliografia
- Lieberthal AS, Carroll AE, Chonmaitree T, et al. The diagnosis and management of acute otitis media. Pediatrics 2013; 131:e964.