Vomito e diarre: cosa fare?

Il vomito e la diarrea sono problemi che possono presentarsi in maniera anche violenta e causare preoccupazione. In queste righe vi spiegherò come comportarsi per evitare di condurre il bambino in Pronto Soccorso e quali sono i sintomi che invece richiedono un controllo medico. Infatti, sono eventi comuni e molto raramente gravi, ma se trascurati possono portare alla disidratazione.

Cosa sono?

Il vomito è l’eliminazione esplosiva di materiale proveniente dallo stomaco, mentre la diarrea è la produzione di feci molli o acquose. Essi non sono una malattia ma una conseguenza di una serie di malattie.

Il vomito “benigno” può avere il colore degli alimenti ingeriti, quando è costituito da materiale alimentare, o giallo, quando è costituito dai soli succhi gastrici perché il bambino è a digiuno. Il colore della diarrea può essere giallo, verde o marrone e può contenere striature di sangue o muco.

La presenza di abbondante quantità di sangue, feci nere, feci con colore “a gelatina di ribes”, vomito verde, non è mai normale e richiede sempre cure mediche.

Quando preoccuparsi?

Diarrea e vomito possono avere una durata di circa  una settimana. Un decorso prolungato oltre questo periodo può richiedere esami di approfondimento.

Illustrazione 1 - Pediatria

Quali sono le cause?

La causa più comune è un'infezione virale. Essa va incontro a guarigione spontanea, non richiede terapie particolari e non è preoccupante se non per il rischio di disidratazione nei più piccoli. Si caratterizza per la presenza di vomito, diarrea, febbre, crampi addominali (quindi dolori anche molto forti ma che dopo un po' scompaiono senza terapia), mancanza di appetito, mal di testa e dolori muscolari.

L'infezione batterica intestinale a volte è difficile da distinguere dall'infezione virale. Si caratterizza per febbre alta persistente (superiore a 40°C), diarrea con presenza di sangue e mal di pancia importante. La maggior parte dei bambini con infezione batterica non necessita di antibiotici e migliorerà con il tempo (vedi dopo).

Altre cause includono effetti collaterali degli antibiotici e infezioni non correlate all’intestino. Inoltre, ci sono molte cause meno comuni e rare.
 

Come evitare la disidratazione? 

Essendo causati generalmente da virus, i bambini vanno incontro a guarigione spontanea e non ci sono farmaci antivirali. La terapia è soltanto di supporto: si fornisce aiuto durante la malattia ma devono farcela da soli.

I bambini disidratati necessitano di reidratazione (sostituzione dei liquidi persi) e i prodotti migliori sono le soluzioni reidratanti orali (tipo Salireid, Dicodral, etc.). Esse contengono glucosio (uno zucchero) ed elettroliti (sodio, potassio, cloro) in una proporzione precisa per sostituire al meglio l'acqua e gli elettroliti persi nei bambini con vomito e diarrea. Avendo un retrogusto salato, ad alcuni bambini non piacciono e potrebbero non assumerle. In questo caso è possibile bere la semplice acqua. Se è presente il vomito, bisogna aspettare 15-20 minuti prima di bere così che l’intestino si tranquillizzi, altrimenti rivomiterà.

Successivamente il “trucco” è fornire il liquido a piccoli sorsi, con una siringa, 10 ml ogni 10-15 minuti. Con piccole quantità per tante volte al giorno si dovrebbe riuscire a trattenere senza vomitare. Se il vomito non si ripresenta, progressivamente si può aumentare le quantità fino a mangiare, altrimenti si ricomincia da capo.

Se, invece, non si trattiene nemmeno i piccoli sorsi, è necessario il Pronto Soccorso per fare la flebo. Per evitare la disidratazione, si dovrebbe assumere acqua o soluzione reidratante orale nella quantità di 500 ml ogni 10 kg di peso del bambino in 4 ore. Una lieve disidratazione è comune nei bambini con gastroenterite. Segni e sintomi di lieve disidratazione includono bocca leggermente secca, aumento della sete e produzione di urina leggermente ridotta (un pannolino bagnato ogni sei ore). Le caratteristiche comuni della disidratazione moderata o grave includono pipì marcatamente ridotta (meno di un pannolino bagnato ogni sei ore), mancanza di lacrime durante il pianto, bocca secca.
 

Cosa mangiare?

C'è stata molta confusione e credenze popolari sugli alimenti ottimali per i bambini con gastroenterite. Fortunatamente, numerosi studi hanno esaminato le raccomandazioni che si sono dimostrate efficaci a partire dagli anni '90. I bambini che non sono disidratati dovrebbero continuare a seguire una dieta regolare e gli infanti che allattano al seno dovrebbero continuare a farlo. La maggior parte dei bambini con gastroenterite tollera i prodotti a base di latte: non è necessario evitare i latticini, tranne nei bambini con allergie.

Gli alimenti consigliati includono una combinazione di carboidrati complessi (riso, frumento, patate, pane), carni magre, yogurt, frutta e verdura. I cibi ricchi di grassi sono più difficili da assorbire e dovrebbero essere evitati. Fornire solo pasti “in bianco” si traduce in un apporto inadeguato di nutrienti (calorie e/o proteine), prolungando eventualmente e paradossalmente la diarrea (chiamata "feci da fame"). Le bevande sportive (esempio Gatorade) e i succhi di frutta dovrebbero essere evitati perché contengono troppo zucchero e hanno livelli di elettroliti inappropriati per il bambino con gastroenterite.
 

Quali farmaci prescrivere?

Farmaci come antibiotici, bloccanti di vomito e diarrea generalmente non sono necessari e possono essere dannosi. Anche nelle gastroenteriti batteriche gli antibiotici sono utilizzati raramente: solo le gravi infezioni con grave malessere generale (come avviene nel Tifo) richiedono questa tipologia di farmaco. Infatti, nelle forme più lievi-moderate, gli antibiotici possono causare effetti collaterali, portare allo sviluppo di resistenza agli antibiotici, e peggiorare i sintomi: essi uccidono non solo i batteri “cattivi”, ma anche quelli “buoni” della normale flora intestinale. In questo modo il virus o il batterio cattivo trova spazio, prima occupato dalla flora, da aggredire e in cui replicarsi, peggiorando la malattia.

I farmaci che bloccano il vomito (antiemetici) generalmente non sono necessari, mentre si possono utilizzare, anche per alleviare la semplice nausea, i prodotti naturali a base di zenzero (come Nauzen o Nausil).

I farmaci che bloccano la diarrea non devono essere utilizzati nei bambini perché possono peggiorare alcuni tipi di diarrea, mascherare il peggioramento dei sintomi e ritardare il trattamento.

E i fermenti lattici?

Alcuni studi suggeriscono che i batteri "sani" (o probiotici) possono ridurre la durata dei sintomi di circa 12-24 ore (quindi non fanno miracoli). Gli studi più rigorosi indicano che non tutti i prodotti sono uguali, ma sono un minimo utili quelli che contengono il ceppo L. rhamonus GG (come Dicoflor, Kaleidon, Reuterin GG), mentre non sono efficaci altri (come Enterogermina, Enterolactis, Reuterin, Reuflor).
 

Come evitare la diffusione dell'infezione?

Coloro che si prendono cura dei bambini che hanno la diarrea dovrebbero essere cauti per evitare di diffondere l'infezione a se stessi, alla loro famiglia e agli amici. I bambini malati non dovrebbero andare a scuola fino all’assenza di vomito o diarrea per almeno 48 ore.

Il lavaggio delle mani è un modo essenziale e molto efficace per prevenire la diffusione dell'infezione. Le mani dovrebbero idealmente essere bagnate con acqua e sapone e strofinate insieme per 15-30 secondi. Particolare attenzione dovrebbe essere prestata alle unghie, tra le dita e ai polsi. Le mani devono essere risciacquate accuratamente e asciugate con un asciugamano monouso. La frizione delle mani a base alcolica è una buona alternativa per disinfettare le mani; tuttavia, il gel alcolico non previene tutti i tipi di diarrea (es. Norovirus, Clostridioides difficile).

Le mani devono essere pulite dopo aver cambiato un pannolino o aver toccato qualsiasi oggetto sporco. Dovrebbero essere lavate anche prima e dopo aver preparato il cibo e mangiato, dopo essere andati in bagno, dopo aver maneggiato spazzatura o biancheria sporca, dopo aver toccato animali, dopo essersi soffiati il naso o aver starnutito.

I bambini che hanno la diarrea non dovrebbero nuotare nelle piscine per una settimana dopo la sua scomparsa.
 

Quando preoccuparsi?

La maggior parte dei genitori opportunamente non richiede una visita medica per una semplice gastroenterite, mentre altri ricevono consigli per telefono/mail. È necessario, invece, un controllo in caso di incapacità a bere, forte mal di pancia continuo e non intermittente, febbre alta che non si associa a benessere dopo la Tachipirina, sangue abbondante nel vomito o nella diarrea, vomito verde, feci nere, segni di disidratazione, vomito verde in un bambino di circa 90 giorni, mal di pancia in un bambino di 6 mesi con feci a gelatina di ribes, vomito senza altri segni di infezione. Infatti, se non ci sono segni infettivi come febbre, diarrea e mal di pancia, il vomito deve essere considerato un segno di una malattia del cervello e non dell’intestino.

 

Bibliografia

  • Shields TM, Lightdale JR. Vomiting in Children. Pediatr Rev. 2018 Jul;39(7):342-358. doi: 10.1542/pir.2017-0053. PMID: 29967079.