Pubblicato su 'PLoS One. 2013 Jun 13; 8 (6): e65238.'
Come avviene il trapianto di fegato?
Il trapianto di fegato è una metodica chirurgica che ha riscosso grande successo negli ultimi anni. Essa rappresenta la terapia ideale per tutte le patologie del fegato. Le percentuali di sopravvivenza sono in continuo miglioramento.
Quali complicanze si possono verificare dopo il trapianto?
Esistono, frequentemente, complicanze precoci e tardive.Tra quelle precoci vi sono;:
- il malfunzionamento immediato,
- il rigetto acuto
- complicanze tecnico-chirurgiche o infettive.
Tra quelle tardive, invece, vi sono le recidive dei tumori per i quali i pazienti sono stati trapiantati (per esempio epatocarcinomi), ma anche i cosiddetti tumori de novo. Questi ultimi sono tumori di nuova comparsa. I tumori dopo trapianto di fegato sono sempre di grande interesse.
Cosa sono i tumori de novo?
In questo articolo si sono studiati l’incidenza, il tipo, i fattori di rischio e la conseguente mortalità dei cosiddetti “tumori de novo” dopo trapianto di fegato. Si tratta non dei tumori di cui erano affetti i pazienti al momento del trapianto, che possono ricomparire dopo di esso, ma di altri, diversi, che possono insorgere.
Il caso studio
Lo studio è stato effettuato su 494 pazienti adulti trapiantati lungo un periodo di 26 anni (1983-2009). Si sono individuati i principali tumori nella popolazione trapiantata (confrontati a parità di sesso, età,...) tra i tumori raccolti dal registro italiano tumori, il cosiddetto AIRTUM.Risultati
In base a questo studio abbiamo osservato l’insorgenza di tumori de novo in 41 pazienti, cioè nell’8.3% dei pazienti. Il SIR (cioè il rapporto dell’incidenza standardizzata), cioè il rapporto con la popolazione “normale” è risultato dell’1.8.
L’incidenza è risultata maggiore negli uomini trapiantati, soprattutto con un maggior numero di sarcomi di Kaposi (un tumore ad eziologia virale) ed un maggior numero di tumori della vescica negli uomini. Dal punto di vista temporale, si è osservata una maggiore incidenza di tali tumori de novo quali i sarcomi di Kaposi nei primi due anni dopo il trapianto, mentre l’incidenza dei tumori della vescica è risultata elevata addirittura 10 anni dopo il trapianto.
L’analisi multivariata
Con analisi più fini, quali la cosiddetta analisi multivariata, l’incidenza di tumori è risultata maggiore per patologie quali le cirrosi alcoliche e le colangiti sclerosanti.
Conclusioni
In conclusione, si consiglia un controllo più stretto soprattutto nei pazienti sottoposti a trapianto di fegato per cirrosi alcolica e colangite sclerosante. Una particolare attenzione dovrebbe essere rivolta ad una precoce identificazione di patologie vescicali nei maschi, molti anni dopo il trapianto.
Bibliografia
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