Il ruolo dell’abbraccio

L’esperienza dell’abbraccio che il bambino fa con le figure significative è un’esperienza semplice e potente. Condizione necessaria ed essenziale per lo sviluppo (fisico ed emotivo) è la presenza di un ambiente “buono”, costituito dalle cure materne, da cui non solo il bambino è dipendente, ma senza le quali non potrebbe esistere.

Anche se il bambino possiede un potenziale innato per svilupparsi, senza una madre sufficientemente buona, che si prodiga nella cura del figlio, egli non sarà in grado di divenire una persona “intera” e indipendente. Secondo l’autore, quindi, per studiare i processi psichici dell’infanzia, è essenziale considerarli in concomitanza con la funzione materna.

Illustrazione 1 - Psicologia

Con questa espressione Winnicott si riferisce alla condizione psicologica della madre, nelle settimane precedenti e successive alla nascita del bambino. Nella madre si sviluppa una particolare sensibilità che le permette di fare la cosa giusta al momento giusto. In questa fase la madre si chiude nella relazione con il suo bambino, in uno stato dissociativo. In un altro momento della vita questa potrebbe essere considerata come una condizione patologica, ma per la neomamma si tratta di una situazione del tutto normale, da cui ne uscirà solo quando il bambino le darà il via libera.
 

Quali sono le madri sufficientemente buone?

Secondo Winnicott le madri “sufficientemente buone” non sono perfette, ma semplicemente sono in grado di prendersi cura del loro bambino e di accudirlo. Questa mansione si tratta di un elemento del tutto naturale, che non può essere spiegata a parole e che permette alla madre di scoprire sé stessa.

Ciò non significa idealizzare la devozione materna: ogni madre può odiare il proprio bambino, ma il sentimentalismo nasce dalla rimozione dell’odio e dall’incapacità di ammettere la capacità di odiare. L’odio riconosciuto lascia spazio al godimento delle sensazioni di piacere date dal legame intimo, corporeo e spirituale tra madre e bambino.
 

Cosa succede quando c'è una carenza ambientale?

Quando c’è una precoce carenza ambientale (soprattutto nella fase della dipendenza assoluta), il bambino sviluppa un falso Sé, adattivo e compiacente. Ciò dipende principalmente dall’incapacità della madre di cogliere e rispondere ai bisogni del bambino, che inizierà ad accumulare un insieme falso di relazioni e crescerà a immagine e somiglianza di chi domina la scena (madre, nonna), non permettendo al suo vero Sé di emergere e di formare una persona vera e intera.
 

Cos'è il concetto di holding?

Winnicott ha introdotto il concetto di holding (letteralmente "sostegno") è un termine introdotto per definire la capacità della madre di fungere da contenitore delle angosce del bambino. L’holding è la capacità di contenimento della madre sufficientemente buona, la quale sa istintivamente quando intervenire dando amore al bambino e quando invece mettersi da parte nel momento in cui il bambino non ha bisogno di lei.

Il bambino all’interno dell’holding può sperimentare l’onnipotenza soggettiva, ovvero la sensazione di essere lui, con i suoi desideri, a creare ogni cosa. Questa esperienza è necessaria e indispensabile per il sano sviluppo dell'individuo, e può verificarsi soltanto all'interno di uno spazio fisico e psichico (un holding environment) che possa permettere la sua espressione.

Carenze nell’esperienza originaria di contenimento portano il bambino a diventare un adulto con fragilità e sofferenza psichica. Si possono sviluppare disturbi della personalità, disturbi dell’affettività. In questi scenari affettivi interviene la psicoterapia come esperienza attuale legata al qui e ora che ripercorre parti mancanti affettive collocate nel lì e allora.

Interiorizzata la relazione terapeutica, fortificata la costanza d’oggetto, riparata la matrice personale ecco che l’analizzando recupera o struttura la possibilità di poter essere protagonista della sua vita, di incidere attivamente nella propria vita. La possibilità di strutturare legami stabili e profondi, di creare una progettualità come segno di rinascita.
 

Bibliografia

  • Donald W. Winnicott “Sviluppo affettivo e ambiente”, Armando Ed, Roma, 1970