Solitudine e disorientamento: l'importanza del vissuto
Nella mia esperienza clinica sono intervenuta spesso in situazioni di sofferenza legate al ciclo di vita. Per ciclo di vita intendo non solo le fasi di passaggio da un punto di vista fisiologico sociale culturale ma anche legate allo svincolo, vale a dire al passaggio da una condizione affettiva di dipendenza dalla famiglia originaria alla mancata acquisizione della fase di separazione individuazione.
Come affrontare il momento dello svincolo?
La difficoltà di svincolo crea nel figlio una serie di problematiche di disagi emotivi che possono portare ad un blocco evolutivo, riscontrabile attraverso una difficoltà nel proseguire gli studi ad esempio. La difficoltà di svincolo ha origine nella famiglia e nelle dinamiche familiari di dipendenza che passano dai genitori (almeno uno in modo evidente) ai figli e sono trans generazionali, vale a dire si possono riscontrare in più generazioni.
Come affrontare la dipendenza affettiva?
La dipendenza affettiva incastra e blocca il figlio che sente di non avere gli strumenti di autonomia, così come una madre (con più frequenza del padre), giunta alla fase di fine adolescenza dei figli si trova a vivere una condizione di vuoto (sindrome del nido vuoto) e ad andare in crisi personale e/o coniugale. Quanto spazio del Sé il ruolo materno ha occupato?
Sintomi di narcisimo?
Altro è il vissuto di solitudine e di mancanza di senso legato al ciclo di vita che possono attraversare le personalità narcisistiche. Personalità che hanno sempre contato sulla visibilità fisica, sul potere.
Il corpo, l’aspetto fisico non richiama più l’altro così il nutrimento viene meno facendo emergere tutto il vuoto interno presente in questa personalità dis-funzionale che ha continuamente bisogno di essere vista ammirata. Essa di fatto si vede attraverso lo sguardo dell’altro altrimenti si impoverisce di energie vitali, si spegne e resta al buio.
Curare la fame d'amore
La personalità dipendente ha bisogno di essere vista affettivamente, ha bisogno di essere amata ma l’incastro che si crea, a causa del modello interno disfunzionale, la farà tendere verso chi non la vede e l’affama. Un rincorrere il tiranno per ripetere il suo vissuto di invisibilità.
Come gestire il senso di inadeguatezza?
Il senso di inadeguatezza diventa il compagno del vissuto di solitudine e spesso emerge uno stato d’ansia che unitamente ad un umore depresso porta verso una sindrome ansioso-depressiva. Un precipitato di malessere che necessita di intervento specialistico. L’indagine psicologica apre scenari di ingorghi emotivi, nodi antichi riattualizzati ma diventa un’opportunità di evoluzione attraverso il cambiamento. La possibilità di liberarsi di ciò che condiziona e solo allora il fiore potrà aprirsi completamente, fiore tra i fiori, ma questa è un’altra storia*.
Bibliografia
- Mesman E, Vreeker A, Hillegers M. Resilience and mental health in children and adolescents: an update of the recent literature and future directions. Curr Opin Psychiatry. 2021 Nov 1;34(6):586-592. doi: 10.1097/YCO.0000000000000741. PMID: 34433193; PMCID: PMC8500371.
*Antoine De Saint-Exupery, “Il piccolo principe”Gaia, 2015