Il ruolo del matrimonio

Nel 2010 su "Harvard Journal of Law and Public Policy" è stato pubblicato un saggio sul matrimonio che, pubblicato come libro, è diventato un punto di riferimento importante nel mondo delle scienze sociali. Gli autori ritengono che il matrimonio, "legando l'uomo alla donna come marito e moglie", sia un bene pubblico capace di garantire spazi di libertà ai cittadini.

Illustrazione 1 - Psicologia

Personalmente penso che l'unione di due persone sia un bene privato e il matrimonio sia un bene consigliabile perché presenta maggiori opportunità per la coppia e per la prole: infatti, è più ricco di garanzie giuridiche e sociali che inducono sicurezza, stabilità e continuità e non esclude l'eventuale separazione nel caso di gravi conflitti. Solo sotto quest'aspetto, ha un valore pubblico perché il contratto deve essere sciolto da una legge formulata dallo Stato.
 

Qual è l'origine del matrimonio?

La parola "matrimonio", infatti, derivando da mater (madre) e munus (dovere, compito), ne spiega chiaramente il significato. Secondo il diritto romano era dovere del marito partecipare all'educazione dei figli. Principi educativi più che giusti ma limitanti della libertà personale, perché inducono i contraenti a esigere reciproca obbedienza per contratto, mentre sarebbe molto più formativo e costruttivo se la reciproca obbedienza potesse nascere da un bisogno affettivo interiore piuttosto che da un negozio giuridico esteriore.

Di fatto, ciò che vale in amore non è il senso del dovere imposto per legge, ma la responsabilità personale reciprocamente autoimposta. Il rispetto delle regole, più che comandato, deve essere sentito da una coscienza interiore che preme sul senso del dovere morale, etico e sociale. Infatti, l'unione di coppia senza matrimonio prevede solamente una promessa d'amore che, priva di obbligazioni, ha maggiore valore di qualsiasi altro contratto se non l'impegno morale accettato per bisogno d'affetto e desiderio di prole. Nella libera unione di coppia prevale l'istinto privato che, per interessi collaterali e per opportunismo, alimenta il bene pubblico in nome dell'amore; unico legame che unisce tutti i popoli.

La libertà della coppia nella libera unione è racchiusa nella frase simbologia del "finché l'amore dura" ed è priva di effetti giuridici in caso di conflitti psicologici: la coppia decide da sola nel pieno rispetto di sé stessi e della prole. Come tutte le cose belle, anche questa scelta presenta qualche lato negativo: manca la garanzia del futuro per il partner più debole e viene meno la presenza del partner più forte per i minori. Dalla vita, però non si può avere tutto e l'uomo deve saper giocare con i propri interessi e con i propri sentimenti che alla fine, sono proprio quelli che decidono se il matrimonio è un bene pubblico o un privato.
 

Quando un matrimonio è un atto provato e quando pubblico?

Quando due persone che si amano, decidono di mettersi insieme per formare famiglia con prole compiono un atto privato perché mettono insieme due sentimenti di grande valore senza richiedere tutele giudiziarie.

Quando, invece, l'unione matrimoniale, mette insieme anche patrimoni oltre che affetti, il matrimonio diventa pubblico, dove le leggi morali interiori contano di meno di quelle pubbliche perché, in questo caso, prevale il profitto economico.