Premetto che è consultabile il sito "PROGETTO VERTIGO": tale sito fornisce informazioni dettagliate ed aggiornate sulle VERTIGINI.
Nella valutazione del paziente vertiginoso, il primo elemento è la raccolta dell'anamnesi: è una vertigine soggettiva (falsa sensazione di rotazione degli oggetti: mi sento girare la testa) oppure è una vertigine oggettiva (vedo girare gli oggetti, mi sento cadere di lato, mi giro nel letto e vedo girare gli oggetti). La vertigine centrale è soggettiva ed è spesso associata a lipotimia, ha carattere occasionale imprevedibile. La vertigine oggettiva è periferica cd. armonica: presenta caratteri precisi, associata e/o ad acufeni, e/o a ipoacusia, lateropulsione, mai associata a lipotimia.
Entrambe le vertigini possono associarsi a sintomatologia neurovegetativa (nausea o vomito), le periferiche prediligono il riposo al letto e al buio, durano ore o giorni (labirintiti acute associate a sintomi cocleari, neuroniti non associate a sintomi cocleari).
All'esame obiettivo, si ricerca il Ny (nistagmo), movimento coniugato dei bulbi oculari sul piano orizzontale (vert. periferiche), verticale (vert. centrali). Il Ny è il primo segno che compare nella vertigine e l'ultimo a scomparire. Successivamente, ricerca del Romberg: paziente in piedi ad occhi chiusi: polidirezionale ad ampie scosse (vert. centrali), lateropulsione (vert. periferiche); prova delle braccia tese (deviazione laterale delle braccia nelle v. perif.); Babinsky o cammino a stella: far camminare avanti e indietro il paziente ad occhi chiusi: patologia vestibolare con iporeflessia vestibolare destra, quando il paziente procede in avanti, devia a destra, quando retrocede, apparentemente devia a sinistra, fino ad incrociare a 90° il percorso iniziale (ricerca dei segni vestibolari spontanei abnormi in atto).
Ricerca del Ny con prove o manovre di posizionamento: HEAD SHAKING TEST (afferrare la testa del paziente e muoverla rapidamente in senso latero-laterale per 20 volte), evidenzia un Ny latente, cioè una pregressa, recente patologia periferica vestibolare; manovra diagnostica di SEMONT: paziente seduto sul lettino da visita, gambe penzoloni, braccia incrociate, l'esaminatore afferra la testa del paziente e, in maniera consensuale con il collo e il tronco, accompagna il paziente sul decubito dove viena riferita la vertigine posizionale (vertigine di breve durata con latenza di 10 sec. e durata complessiva compresa tra 20 e 40 sec.), attendendo almeno 10 sec. (contando con il paziente 1001, 1002,...) e passando alla posizione seduta iniziale e successivamente al decubito controlaterale: se il paziente non ha alcuna vertigine, si può passare alle indagini strumentali, altrimenti se la vertigine è presente con sintomi neurovegetativi intensi (sudorazione profusa e/o nausea e/o vomito), passare, dopo che la vertigine è terminata, al decubito controlaterale in maniera rapida e decisa (MANOVRA LIBERATORIA DI SEMONT). Molte VERTIGINI POSIZIONALI PAROSSISTICHE BENIGNE, "guariscono" nella prima seduta, altrimenti si ripete dopo 10 giorni, con ginnastica vestibolare domiciliare (stessi esercizi al mattino a digiuno, come TUTTE LE MANOVRE VESTIBOLARI!).
Nella valutazione specialistica, secondo i centri, si eseguono PROVE TERMICHE VESTIBOLARI, TEST DI INSEGUIMENTO VISIVO (PURSUIT SINUSOIDALE, SACCADICO), VEMPS (POTENZIALI VESTIBOLARI) e per completamento diagnostico, ESAME AUDIO-IMPEDENZOMETRICO (VALUTAZIONE COCLEARE) E RM ENCEFALO + ORECCHIO INTERNO, CONDOTTI UDITIVI INTERNI E ANGOLO PONTO-CEREBELLARE CON M.D.C..