Cos’è l’infezione delle vegetazioni adenoidi?
Si tratta di un’ipertrofia del tessuto linfatico localizzato sulla parete posteriore del cavo rinofaringeo che si manifesta, progressivamente, dopo i 2 anni e raggiunge il massimo tra i 5 ed i 6. Dopo di allora, il volume del tessuto si riduce progressivamente fino a ridursi ad una sottile lamina verso i 12 anni.
Quali sono i sintomi?
I primi sintomi a comparire sono:
- la riduzione (fino alla scomparsa) della pervietà nasale
- il continuo scolo di mucopus dal naso.
Ad essi, spesso, si aggiungono:
- il russamento;
- le apnee notturne;
- alterazioni della funzione tubarica con ipoacusia e frequenti otiti medie.
Naturalmente, i bambini in queste condizioni perdono l'appetito e rallentano l'accrescimento ma, se vedono compromesso l'udito, ritardano anche l'acquisizione del patrimonio linguistico ed incontrano difficoltà anche nella vita scolastica.
Come si diagnostica?
La diagnosi generica è molto facile ma, per pianificare il trattamento, è necessario che sia approfondita. Le cure mediche sono certamente utili nei casi meno avanzati e, quindi, la loro efficacia va verificata prima di pensare al trattamento chirurgico. In questa fase, trovano indicazione:
- le instillazioni nasali di protargolo 1%;
- i lavaggi nasali con soluzione salina ipertonica tiepida;
- gli antibiotici per dominare le infezioni della mucosa nasale e dell'orecchio.
Se ritenuti utili, possono essere associati anche i vaccini e gli immunostimolanti.
Al tempo stesso, è necessario uno studio approfondito ORL integrato da:
- fibrorinoscopia;
- otoscopia;
- audiometria con impedenzometria.
A cosa serve la fibrorinoscopia?
L'importanza della fibrorinoscopia è connessa non solo alla possibilità che essa offre di confermare la presenza e le dimensioni delle adenoidi, ma anche di escludere altre patologie stenosanti quali l' atresia delle coane, la presenza di corpi estranei, di poliposi, di neoplasie, ecc.
Ulteriori esami
Nei piccoli con russamento e/o apnee si procederà anche alla fibrolaringoscopia e ad ogni altro esame volto a diagnosticare un eventuale riflusso. Le indagini radiografiche, data la tenera età dei piccoli, è bene siano evitate. In presenza di patologie della deglutizione o della masticazione sarà consigliata anche la visita odontoiatrica e stomatologica.Quando è necessario intervenire chirurgicamente?
Nei casi in cui le cure risultino inefficaci e/o gli accertamenti dimostrino alterazioni non dominabili con i farmaci, entra in discussione l'opzione chirurgica e, cioè, l'adenoidectomia, associata o meno alla tonsillectomia o alla miringotomia.
L'asportazione delle adenoidi diventa inevitabile quando la fibrorinoscopia dimostra la completa ostruzione delle coane anche dopo un corretto e protratto trattamento. La tonsillectomia risulta necessaria allorché il loro volume sia tale da non lasciare uno spazio di almeno 3 - 4 mm tra gli organi dei due lati. La miringotomia va effettuata nel caso che un tracciato piatto dell'impedenziometria resti immutato per oltre 40 giorni.
Controindicazioni dell’intervento
Esistono, poi, situazioni in cui l'intervento deve essere quanto meno rinviato. Si tratta di casi in cui vi sia un peso corporeo inferiore ai 15 Kg e di un'età inferiore ai tre anni. Nel primo caso i rischi anestesiologici sono sproporzionati ai benefici attesi mentre, nel secondo, sono troppo elevate le probabilità di recidiva. Dopo i 6 - 7 anni, la adenoidectomia potrebbe risultare inutile, essendo già iniziata la regressione spontanea del tessuto in causa.
Bibliografia
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