Perché gli anziani perdono l'udito?

L'ipoacusia nell'anziano riconosce le stesse cause di quella delle altre età, ma con alcune significative aggravanti. In primo piano, tra queste:

  • la socioacusia e la presbiacusia;
  • i processi degenerativi tossici o di altra natura a carico del labirinto e del SNC;
  • gli effetti a lungo termine di diverse patologie generali circolatorie ed endocrino-metaboliche. 

Di impatto relativamente minore, ma non trascurabile, sulla funzione uditiva sono invece le disfunzioni e le flogosi tubo-timpaniche.
 

Illustrazione 1 - Otorinolaringoiatria

Come si diagnosticano le ipoacusie nell’anziano?

In tale situazione, i problemi diagnostici, terapeutici e riabilitativi richiedono l'approccio coordinato di molteplici professionalità. Infatti, la diagnosi delle ipoacusie dell'anziano deve comprendere, oltre alla definizione patologica e funzionale dello specialista ORL, anche la valutazione neuropsichiatrica, internistica ed audio-protesica per rendere possibile il trattamento più appropriato. Peraltro, nei soggetti in età avanzata, è sempre più necessario il ricorso a sofisticate applicazioni protesiche capaci di compensare il deficit uditivo e, soprattutto, di sottrarre il paziente all'isolamento ed alla depressione.

 

Cosa sono le protesi acustiche?

Come è ben noto, negli ultimi decenni sono stati realizzati grandi progressi nella "resa" di questi dispositivi, cosicché un numero crescente di soggetti può trarre un reale beneficio dalla loro applicazione. Il merito di tutto ciò spetta evidentemente alle conquiste della fisica acustica contemporanea, oggi in grado di:

  • fornire apparecchi capaci di limitare l'intensità dei suoni;
  • variare l'ampiezza del campo tonale;
  •  filtrare i rumori;
  • produrre una captazione selettiva direzionale dei segnali verbali.

Ad ogni modo, tutto ciò non deve indurre a dimenticare che esistono ancora situazioni (rare, per fortuna)  in cui l'applicazione della protesi è prevedibilmente impossibile come nei soggetti con adattamento patologico (più ascoltano e meno  sentono) ovvero in quelli affetti da cerebropatie degenerative per cui percepiscono i suoni, senza riconoscere il significato. Esistono, infine, numerosi casi in cui il successo può essere conseguito soltanto con la convergenza della attiva collaborazione del paziente ipoacusico e dell’abilità del protesista nella scelta e nell'adattamento dell'apparecchio.

 

Chi cura l’ipoacusia?

Lo specialista otorinolaringoiatra. Il compito dello Specialista ORL si riassume in:

  • diagnosi approfondita dei processi fisiopatologici responsabili dell'ipoacusia;
  • terapia delle condizioni potenzialmente capaci di peggiorare ulteriormente la funzione uditiva;
  • individuazione delle caratteristiche fondamentali della protesi (mono o bilaterale, per via aerea o via ossea, direzionale, con limitatore di intensità, con modulatore di ampiezza del campo tonale, ecc.).

 Il medico di base

Al medico di base spetta, invece, l'attento controllo del paziente anziano con particolare riguardo all'evitamento dei farmaci potenzialmente ototossici (chinino, salicilici, streptomicina  e gentamicina, furosemide ed acido etacrinico, betabloccanti, ecc,) così come alla salvaguardia e, se del caso, al potenziamento delle funzioni cerebrali e psicologiche.

 

Il rapporto tra medico e paziente

E' ovvio  che il successo delle applicazioni protesiche non dipende soltanto dalle capacità tecniche del medico di base, dello specialista ORL e dell'audioprotesista, quanto dalla loro armonica interazione con il paziente.  Pertanto, è  auspicabile che la protesizzazione acustica non sia considerata un mero procedimento "meccanico" quanto  un atto che coinvolge persone e che va ispirato a simpatia e comprensione.

A questi sentimenti è necessario attenersi già nella fase della proposta, tenendo presente che, se il paziente si sentirà forzato ad accettarla, inizierà a respingere la stessa idea della protesi, rifiuterà di partecipare in modo attivo all'adattamento e farà fallire l'intera operazione.
 

Bibliografia

  • Burdo, S. "Protesizzazione acustica ed impianto cocleare nell’anziano."
  • Castiglione, Alessandro. "Ipoacusia e declino cognitivo." La fragilità dell'anziano. Studi e prospettive in geriatria.. Il Poligrafo Casa Editrice srl, 2019. 87-110.
  • Test, T. E. N. "Dott. Alfonso Scarpa> Blog> articoli> Appropriatezza nella rimediazione protesica acustica nell’anziano."